Da Arvangia -
Notizie Arcobaleno
Una
carovana di masche lungo le strade di polvere di Langa e Roero
È stata un successo la presentazione del video
“In viaggio con le masche tra Langhe e Roero” ospitata venerdì 15 dicembre 2006 dal Centro Congressi Expo Roero di Montà
d’Alba. Il dvd, ora in distribuzione, nasce da una collaborazione tra
Associazione Culturale Arvangia e Fondazione Roeroattiva e conclude un
percorso di ricerca etnografica sulle colline di Langa e Roero durato tre
anni.
Firmato da
Luciano e Beppe Bertero per le riprese e il montaggio, da Beppe Rosso e Paolo
Valsania per le musiche, da Remo Salcio per l’immagine di copertina, il video
ha avuto tre registi che sono anche, per certi aspetti, i tre moschettieri
della rivincita di quella che l’Associazione Culturale Arvangia ha indicato
come la cultura nascosta del mondo contadino
piemontese. In primo luogo Oscar Barile, da 25 anni protagonista di
primo piano del teatro dialettale, ideatore della straordinaria stagione
culturale che ha reso la comunità di Sinio capitale virtuale del folclore,
della tradizione e del teatro popolare. Al suo fianco Donato Bosca,
scrittore di vaglia delle marginalità e dell’immaginario popolare, artefice
con l’Arvangia di un’esperienza davvero rara di libri di territorio che
camminano di collina in collina e di mistero in mistero, il primo a sdoganare
i racconti di masche come risorsa culturale a denominazione d’origine.
Terzo moschettiere Romano Salvetti, Presidente dell’Associazione Masche di
Paroldo, anfitrione di quel turismo magico che continua a fare notizia
ovunque, di recente scoperto anche dalle trasmissioni televisive Italia che
vai e Geo&Geo su Rai 1 e Rai 3.
Grazie a tre
guide di questa levatura, il discorso sulle masche che prende forma nel video
si snoda a serpentina da un paese all’altro. A Barbaresco è stato Francesco
Vacca, classe 1913, a sondare il mistero, ma poco più in là, a Treiso, il
racconto ha voce di donna con le storie di Giovanna Castellengo, classe 1925.
Mango e San Donato danno vigore alla riscoperta con le testimonianze di
Luigia Stella, classe 1905, di Maria Bera, classe 1910, di Carolina
Filippino, classe 1913, di Gemma Albertino, classe 1920, e di Giovanni
Carmine, classe 1926. Un amarcord intenso e vibrante racchiuso in poco più
di venti anni d’inizio Novecento. Si prosegue, poi, ad Arguello dove
hanno voce Ferdinando Mossio, 1909, e Giovanni Secco, 1913, a Saliceto che
affida il suo bagaglio di storie a Elvira Manfredi, 1921, alla frazione
Pievetta di Priola dove è protagonista di antiche memorie la maestra Maria
Tarditi, classe 1928, per arrivare, infine, a Paroldo che evoca paure
ancestrali con le confessioni di Albina Viora, classe 1910, e Consolina
Oscarino, classe 1917. In terra roerina il viaggio con le masche non è meno
suggestivo. A Cherasco svela segreti Italo Arnulfo, classe 1919, mentre a
Pocapaglia il filo della memoria è srotolato da Teresa Falco, 1922, e da
Clara Rocco, 1925. Da Montaldo Roero, che ha come testimoni Angela Raviola,
1920, e Cesare Saglia, 1936, agli esperti di masche di Montà (Luigi Casetta,
1911, Teresa Franco, 1921, e Annamaria Casetta, 1930), alle sorprendenti
narrazioni di Angelo Aloi, classe 1926, per Canale, Cecilia Boano e Giuseppe
Solaro per Govone, anche il Roero, attraverso le sue borgate più
inquietanti come la Valle del Morto, concorre a proporre figure di streghe
contadine ogni volta diverse, come se vivessero con pienezza solo quando
escono dallo stato di indifferenza in cui l’oblio le ha confinate. La
traduzione dalla lingua piemontese curata da Giulia Marengo e Andrea Merlo e
l’elevato numero di mediatori che si sono messi in gioco per dipanare la
matassa della memoria corta (Liliana Biglio, Natale Rubino, Mariuccia Panero,
Claudia Cantarella, Nuccia Saglietti, Agnese Pio, Beppe Fenocchio, Olga
Dongiovanni, Liliana Fontana, Cinzia Ruella, Dino Vigna, Michele Casetta,
Patrizia Malenzani e Antonella Sandri) trasforma il viaggio con le masche in una sorta di carovana delle meraviglie, capace
di miscelare in modo equilibrato costume, memoria e spettacolo.
Entrando nel cerchio magico delle imboscate culturali organizzate
dall’Associazione Arvangia il video è ora a disposizione di biblioteche,
associazioni, centri anziani, università della terza età per proiezioni e
incontri.
I primi
appuntamenti già in calendario riguardano l’Associazione Contessa di
Castiglione a fine gennaio, il Rotary Club di Alba nella sala Fuori Porta di
Cinzano martedì 13 febbraio e il Centro Anziani di Montaldo Roero ad inizio
marzo. Per altre prenotazioni si può fare riferimento agli indirizzi di posta
elettronica dell’Arvangia (info@casamemorie.it) e della Fondazione
Roeroattiva oppure al numero di Segreteria Telefonica del progetto
Cultura Insieme cell.338-1761673.
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