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LA LOGICA DEL SISTEMA IMMUNITARIO
di Franco Libero Manco
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Tre sono i fattori immunodepressivi: quelli correlati all’età; quelli
ereditari e quelli acquisiti. Oltre i 75 anni di età si verifica un naturale
calo del numero dei macrofagi ed un rallentamento dell’azione fagocitarla dei
globuli bianchi. Anche la secrezione di alcune immunoglobuline subisce un
notevole rallentamento nelle persone anziane. Il sistema immunitario (prodotto dal sangue, dal sistema linfatico,
polmoni, milza, fegato…) elabora un sistema difensivo specifico per ciascun
“nemico” che può essere nell’atmosfera (anidride solforosa, carbonica, ossidi
di azoto, fumi industriali…); nell’acqua (scarichi industriali, di industrie
chimiche, concerie, metalli pesanti, detersivi, fertilizzanti, pesticidi…);
alcol che ha un effetto tossico su tutte le cellule dell’organismo umano ma
soprattutto sul fegato, sul sistema nervoso e sulla psiche; il tabacco; la
droga; le radiazioni elettromagnetiche, le sorgenti radioattive, i raggi
ultravioletti A e B che possono esercitare una potente azione
immunodepressiva, le radiazioni solari che possono alterare il DNA provocando
la formazione di agenti mutageni e cancerogeni e quindi tumori cutanei, i
raggi infrarossi che possono perturbare il sistema immunitario; i fattori
nutrizionali responsabili di essere la causa anche del 50% dei tumori,
additivi alimentari, eccesso di lipidi nella dieta che genera obesità
ipertrofica o iperplasica spesso determinata da predisposizione genetica;
stress in cui l’ipotalamo, stimolando la produzione dell’ormone ACTH, attiva
la produzione di cortisolo e di adrenalina (responsabile dell’ipertensione arteriosa)
con conseguente aumento di battiti cardiaci e di zuccheri nel sangue; il
trattamento prolungato di farmaci immunodepressori come i cortisonici ecc. Le sostanze estranee sono definite immunogene perché in grado di
scatenare una risposta immunitaria di tipo cellulare, mentre le sostanze
antigene sono capaci di determinare la formazione di anticorpi specifici,
quali le immunoglobuline. Prima di entrare nell’organismo l’antigene deve superare le nostre
difese naturali: la pelle, le mucose interne, le secrezioni lacrimali,
nasali, bronchiali, gastriche, salivari e gli acidi della mucosa gastrica che
neutralizzano un gran numero di germi; poi c’è il lisozima, una proteina
capace di annientare alcuni batteri e virus e infine la flora batterica.
Appena un antigene entra nel corpo umano i macrofagi entrano in azione
costituendo la risposta immunitaria. In realtà il sistema immunitario dispone
di due principali mezzi di difesa: l’immunità umorale e quella cellulare.
Anche la risposta immunitaria è di due tipi: genetico e fisiologico. La seconda linea difensiva del nostro organismo è costituita, oltre
dai fattori umorali come l’interferone (avente proprietà antitumorali), dai
macrofagi, cellule capaci come i globuli bianchi (o linfociti che originano
da midollo osseo, fegato, timo, linfonodi) di fagocitare le sostanze
estranee. La febbre è il mezzo più efficace a difesa dell’organismo: a 37°
c’è una moltiplicazione dei virus, ma al di sopra di 39° l’attività dei
macriofagi e dei globuli bianchi risulta molto potenziata. Per immunodeficienza si intende uno stato patologico, permanente o
temporaneo del sistema immunitario che espone l’organismo al rischio di
contrarre infezioni gravi e recidivanti, ereditarie, congenite o acquisite. Anche il carattere delle persone può indebolire le difese immunitarie
ed essere la causa di molte malattie: orgoglio, che
genera rigidità mentale, fisica e tensione; crudeltà, che genera
dolore diffuso; ignoranza, che genera incapacità di capire le cause
del proprio male; avidità, per cui si diventa prigionieri di se
stessi; instabilità di carattere, che genera scoordinamento nei
movimenti corporei; odio, che genera solitudine, rabbia, isterismo; egoismo,
che genera malattie che tolgono la gioia di vivere. Quindi anche un pensiero
negativo, una delusione, una sconfitta, la perdita di una persona cara,
l’invidia, il rancore, problemi finanziari, familiari, lavorativi, ma anche
la denutrizione, la mancanza di igiene, il poco sonno e non sufficiente
riposo, lo stress che ammala 2 volte di più e sviluppa tumori latenti, ecc.,
impegnano le nostre difese immunitarie e abbassano la possibilità di essere
difesi mentre aumenta la probabilità di contrarre patologie. È come se ad
ogni violazione delle leggi naturali si colpisse con un martello una lastra
di vetro: a mano a mano che diminuisce la trasparenza fino al colpo finale
che causa la rottura. Anche la
mente influenza il corpo attraverso i neurotrasmettitori (acetilcolina,
dopamina, serotonina, istamina, adrenalina e noradrenalina). I pensieri e le
emozioni sono uno dei fattori centrali della salute. I processi psicologici
possono influenzare le strutture neuroemotive che regolano funzioni
organiche, ed in particolare il sistema immunitario. L’ansia per es. colpisce
lo stomaco, la rabbia il fegato, la paura i reni e i polmoni. Ne deriva che
quando si abbassano le difese immunitarie restano compromessi anche i
processi mentali. I
segnali di allarme possono essere: sensazione di permanente
stanchezza o fatica; vertigini, malessere; frequenti amnesie; aggressività
immotivata; nervosismo, irritabilità; diminuzione del desiderio sessuale;
disturbi del sonno; tensione muscolare. Le
difese immunitarie sono quindi come un piccolo esercito preposto alla difesa
piena e armonica di tutte le funzioni del nostro organismo. Gli agenti
aggressori esterni, che possono essere di varia natura, sono in grado di
minare le funzioni vitali, di indebolire l’organismo, di compromettere alcune
funzioni importanti fisiche, mentali od emotive. Come
si è detto gli agenti nocivi esterni possono essere l’aria inquinata che
tende ad avvelenare le cellule e quindi il sangue rendendolo carico di
tossine compromettendo anche la mente; l’alimentazione acidificante dei
prodotti animali e cibi industriali, la cattiva alimentazione in genere che
genera carenze enzimatiche, stato di ossidazione, radicali liberi; gli
zuccheri semplici industriali che sottraggono vitamine del gruppo B necessari
al buon funzionamento del nostro cervello; l’acqua non biologica e quindi i
minerali inorganici; tutte le droghe, il fumo, il caffè e tutte le sostanze
dopanti. Tutti questi componenti, essendo incompatibili con la natura
specifica dell’essere vivente, si configurano come aggressori che impegnano
parte o tutte le difese immunitarie dell’organismo. Il sistema immunitario,
quindi, come un piccolo esercito preposto a difesa della salute, cerca di
neutralizzare gli agenti/aggressori esterni che entrano nell’organismo
attraverso la bocca, il naso, la mente, ma se gli aggressori superano in
numero e capacità offensiva i “soldati” preposti alla difesa penetrano
all’interno dell’organismo danneggiando l’organo più debole dove si sviluppa
un’infezione e quindi una patologia. Poche malattie vuol dire pochi “nemici” in circolo, molte malattie
molti “nemici”. Assenza di malattie vuol dire che il soggetto vive secondo le
leggi naturali e che l’organismo è in salute, in piena efficienza ed in grado
di neutralizzare gli agenti aggressori, chimici, meccanici, psicologici,
emozionali ecc. Quando gli agenti aggressori impegnano tutte le difese immunitarie,
l’organismo non ha più la possibilità di difendersi. Se 100 soldati difendono
la fortezza ma gli aggressori sono 101 quel nemico in più penetra all’interno
del presidio e inizia a generare disordini specifici in relazione alla parte
caduta. Se gli agenti aggressori sono superiori di 10 unità il danno che
riescono a causare è maggiore. Quando per numero e capacità offensive sono in
grado di neutralizzare tutte le difese il nemico ha il sopravvento ed è in
grado di causare anche la morte dell’organismo. Ogni carburante incompatibile con la nostra macchina organica
progettata dalla natura per essere alimentata con cibi vegetali, freschi,
biologici e di stagione; ogni cosa acidificante, eccitante, dopante,
inquinante impegna parte delle nostre difese e ci rende più deboli e facili
prede degli aggressori-nemici che neutralizzano uno specifico difensore
generando un danno specifico. Ma attenzione quando si verifica una qualunque
malattia (dal raffreddore di stagione alla febbre, dall’influenza al morbo di
Crohn, dal mal di testa all’AIDS ecc.) la causa va individuata non negli
aggressori esterni ma nel calo delle difese immunitarie non più in gradi di
difenderci: il terreno è tutto, l’agente esterno è sostanzialmente ininfluente:
i germi patogeni, i batteri, i virus non possono nulla contro un organismo
sano datato di ottimo apparato difensivo; su una lastra di granito nessun
seme può germogliare, mentre su un terreno fertile cresce ogni forma di vita.
In noi vivono “tutti” i virus e batteri dell’universo ma diventano virulenti
solo quando a causa di errati stili di vita, traumi o incidenti di percorso
la loro attività non è bilanciata dalle difese immunitarie dell’organismo. La perfetta salute è possibile solo a condizione che l’individuo viva
secondo le leggi biologiche stabilite per il suo organismo, cioè se si
alimenta in modo vegano, respira aria pulita, beve acqua biologica
incontaminata, fa attività fisica, è emotivamente sereno, psicologicamente
equilibrato e spiritualmente aperto all’evoluzione della coscienza. Se solo
una di queste componenti viene a mancare o ad essere carente, si aprono delle
“falle nell’esercito” improntato a difesa del nostro organismo con le
inevitabili conseguenze di attacchi che alla fine portano a malattie a volte
anche mortali. La componente che maggiormente determina la salute o della
malattia dell’individuo è quella alimentare: siamo fatti da ciò che
ingeriamo: se quello che mangiamo è incompatibile con i meccanismi
chimico-biologici-energetici del nostro essere fruttariani la sostanza
introdotta viene considerata dall’organismo un veleno, un aggressore, un
nemico. La conferma che la carne e derivatati animali hanno queste pericolose
caratteristiche viene dimostrata fin dal 1930 dal dr. Kautchakoff a
conclusione di migliaia di esperimenti condotti su molti soggetti e su se
stesso. Anche Gilbert e Dominicé, ricercatori belgi, arrivano agli stessi
risultati dimostrando che l’assunzione di carne provoca nel tubo intestinale
un inquietante aumento di germi patogeni che passano da 2.000 unità a 70.000
mila per mmc. Anche i cibi cotti sono interpretati come aggressori: la
cottura infatti provoca la moltiplicazione quasi immediata dei globuli
bianchi: la stessa reazione che si verifica quando è in atto un’infezione o
una qualunque malattia. |
Dr. Franco Libero Manco / Associazione Vegetariana Animalista / via Cesena 14 Roma 00182 tel. 06 7022863 - 3339633050 / www.vegetariani-roma.it - www.universalismo.it |
Rif.: Franco Libero Manco, “LA
LOGICA DEL SISTEMA IMMUNITARIO” |
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