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TOPO AL MOUSE: la ricerca senza animali Palermo - Congresso 15 Nov. 2006 |
Dal
topo al mouse: la ricerca senza animali 15/11/2006 - Il 27 Ottobre
2006 si è tenuto a Palermo, presso la sala ”Domenico Lanza”, il congresso sui metodi alternativi alla
sperimentazione animale “Dal topo al mouse”, organizzato dalla LAV Palermo,
in collaborazione col Coordinamento Regionale LAV Sicilia e col Settore
Vivisezione nazionale. Per la prima volta la LAV si
è cimentata nell’organizzazione di un meeting di carattere scientifico, col
patrocinio dell’Università di Palermo. L’origine di questa
iniziativa è stata la fortunata combinazione di intenti, idee ed obiettivi
cha ha fatto incanalare contemporaneamente le energie della Sede Territoriale
LAV di Palermo, del Coordinamento LAV Sicilia e del Settore Vivisezione in
un’unica direzione comune. Gli obiettivi prefissati quando sono state poste
le basi di questo laborioso, ma fruttuosissimo cammino sono stati la
divulgazione, verso gli studenti universitari e la comunità scientifica,
delle motivazioni etico-scientifiche alla base dell’antivivisezionismo e la presentazione di lavori
assolutamente all’avanguardia nell’ambito delle tecnologie biomediche, in
grado di assistere la ricerca medica e farmacologia in maniera rapida ed
attendibile, al contrario della sperimentazione animale. Svolgimento dei lavori Il congresso è stato
strutturato in tre parti: una introduzione alla tematica, concernente lo
stato dell’arte e la critica etica e scientifica alla sperimentazione
animale, una parte tecnica di descrizione di alcune delle nuove tecnologie a
disposizione della ricerca biomedica ed, infine, uno spazio dedicato al punto
di vista delle aziende impegnate contro l’uso degli animali nei test
cosmetici. I lavori sono stati aperti
intorno alle 9,45, con l’aula gremita di studenti e ricercatori, col discorso
del Prof. De Leo, Vicepreside della Facoltà di Medicina, che ha plaudito
all’iniziativa, mostrando l’apertura verso tutti i metodi che possano evitare
inutili sofferenze ad esseri senzienti, seguito dal Prof. Spadaro, Presidente
del Consiglio di Corso di Laurea in Ingegneria Chimica, il quale ha ribadito
l’importanza della manifestazione ed ha sottolineato la pertinenza della
rappresentanza della Facoltà di Ingegneria, in quanto le nuove tecnologie
necessitano di ingegnerizzazione nella fase di ideazione, sviluppo e
produzione. Il primo intervento della
giornata è stato quello di Roberta Bartocci che ha relazionato sullo stato
dell’arte in Italia in materia di sperimentazione animale, ponendo le basi
per la successiva discussione degli aspetti etici, scientifici e legislativi. Successivamente ha preso la
parola il Prof. Tamino dell’Università di Padova, il quale ha esaustivamente
spiegato l’inattendibilità dei dati ottenuti da esperimenti condotti su
animali ed estrapolati all’uomo, per via della non scientificità del termine
“simile”. Il tutto descritto con rigore ed esempi pratici. La Dr Zucco del CNR di Roma
ha concluso la prima parte del congresso, soffermandosi sulla bio-etica e sul
principio delle 3 R (Reduction, Refinement, Replacement), evidenziando come
una scienza che tenga debitamente conto dell’etica sia anche una scienza più
incisiva ed efficace. La parte tecnica della
conferenza ha visto come primo relatore il Prof. Ing. Catapano
dell’Università della Calabria, il quale ha brillantemente illustrato il suo
lavoro di ricerca ed i suoi risultati sulla realizzazione di un fegato umano
bioartificiale ottenuto da uno speciale contenitore (bioreattore) contenente
cellule di fegato umano. Scopo del lavoro è lo studio del metabolismo dei
farmaci, nel cui processo il fegato svolge un ruolo di primaria importanza. In seguito, il Prof.
Buscema, direttore del centro d’eccellenza Semeion di Roma, ha stupito gli
intervenuti mostrando in diretta il funzionamento delle reti
neurali artificiali ed i risultati ottenuti dal Semeion in ambito
biomedico. Si tratta di software in grado di utilizzare complessi modelli
matematici per simulare un qualsivoglia fenomeno. I risultati
presentati dal Prof. Buscema sull’applicazione delle reti neurali artificiali
alla diagnosi precoce del morbo di Alzheimer hanno entusiasmato gli astanti:
in un anno di ricerca, senza uso di animali e senza metodi invasivi
sull’uomo, è stato possibile validare un metodo per prevedere quanti tra i
soggetti sotto osservazione svilupperanno la malattia, con un margine
d’errore inferiore al 4%. A questo punto ha preso la
parola la Dr. Moncalvo della Helan, Genova,
portando la testimonianza di un’azienda che dal 1998 è a fianco della LAV
nella sua campagna storica contro i test su animali per fini cosmetici. Il Prof. Ing. Nicolella
dell’Università di Pisa ha presentato le problematiche relative alla
progettazione ed alla realizzazione di un intestino artificiale, atto a
simulare il funzionamento di un intestino umano reale. Modelli come questo
possono significativamente contribuire a ridurre o eliminare l’uso di
sperimentazione animale per la validazione di nuovi prodotti o trattamenti
terapeutici. Durante la presentazione sono stati descritti lo sviluppo e le
prestazioni di un modello sperimentale dell’intestino umano, costituito da
tre comparti ciascuno caratterizzato da condizioni (pH, temperatura, tempo di
permanenza) caratteristici di specifici tratti dell’intestino crasso. Infine, il Prof. Rizzuti
dell’Università di Palermo ha spiegato il funzionamento dei modelli
matematici, illustrando alcuni tra gli innumerevoli dati di letteratura
pubblicati a riguardo in ambito biomedico. L’intervento ha sottolineato,
inoltre, i limiti dei modelli matematici, costituiti fondamentalmente dalla
difficoltà di validazione sperimentale, ricordando però che, una volta
validato, un modello matematico presenta l’enorme
vantaggio di poter simulare in tempi rapidissimi ed accurati gli effetti
dell’oggetto di studio. Per superare il limite della validazione
sperimentale è stato proposto un approccio pseudo-sperimentale, basato sul
metodo “Montecarlo”, metodologia già ampiamente impiegata nell’ambito della
prevenzione dei disastri ambientali, nell’industria chimica e in ambito
nucleare. Conclusioni La chiave dell’evento è
stata l’interdisciplinarietà: ricercatori di fama internazionale provenienti
da diversi settori, si sono messi a confronto, trovando come comune
denominatore lo sviluppo di nuovi metodi atti a superare, per dirla con le
parole del Prof. Buscema: “una volta per tutte, la metafora animale”. La LAV si è resa
protagonista di un evento scientifico probabilmente unico in Italia fino ad
ora, facendo da ponte tra ricerca e istanze etico – animaliste, proponendo al
mondo scientifico, per una volta, l’istanza etica di non utilizzare animali
come strumenti di ricerca, non come un limite, bensì come spunto per una
ricerca in cui non si debba scegliere tra scienza ed etica. I ricercatori che hanno
presentato le proprie ricerche non erano impegnati nella lotta alla
sperimentazione animale, ed hanno anzi appreso per la prima volta le
problematiche relative a questo tema proprio grazie al congresso,
dichiarandosi peraltro di essere lieti di avere avuto l’opportunità di
analizzare il proprio lavoro di ricerca sotto una nuova prospettiva e di
avere tratto spunti e punti di contatto con gli altri relatori per il futuro
lavoro di ricerca. Prospettive future L’esperienza del congresso
“Dal topo al mouse” è maturata come progetto pilota di un più ampio progetto
formativo rivolto alle università italiane cui la Sede Territoriale di
Palermo ha immediatamente risposto. Ora, dato il bilancio più che positivo,
si vuole esportare il pacchetto in altre realtà, possibilmente con il
supporto delle Sedi Territoriali coinvolte. Il prof Catapano, con
esperienza internazionale in ambito di organi bioartificiali, si è reso
disposto a co - promuovere e sostenere un progetto di accesso a tessuti umani
di scarto. Il convegno è stata
l’occasione di scoprire realtà italiane di ricerca biomedica con metodi non
animali e quindi di “fare rete” , creando fruttuosi contatti utili per
l’associazione. Alcuni relatori si sono spontaneamente dichiarati disponibili
a partecipare ad altri eventi del genere. Caterina Lo Presti Roberta Bartocci Per approfondimenti sul web: LAV > Vivisezione della sezione Le Nostre campagne |
Fonte: LAV
> http://www.infolav.org/home/3.htm |
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