MARIO
CRAVO NETO
“L’Eterno
presente”
a cura
di Giuliana Scimé
Talvolta
mi chiedo se il mondo reale sia effettivamente così lontano da quello
dell'immaginario. Durante l’infanzia gli adulti ci forzano a tarpare la
fantasia e i sogni ad occhi aperti per guidarci verso quella che loro
chiamano realtà. Ci viene insegnato che il regno dell’immaginazione è falso
e pericoloso. Ma c’è una parte del nostro essere, talvolta minima, talvolta
più grande - dipende dall’individuo - che si cela in quella sfera dell’
immaginario e che ci aiuta a sopravvivere. Gli artisti sono quegli esseri
fortunati che non percepiscono la linea di demarcazione tra realtà e
immaginazione. Essi hanno la straordinaria facoltà di superarla in completa
libertà. La fantasia è intrisa di realtà e la realtà è la sorgente da cui
scaturisce la loro creatività. Mario Cravo Neto ha il dono di essere
perfettamente consapevole del mondo che lo circonda ed al tempo stesso di
interiorizzarlo e interpretarlo trasformando la sua realtà/immaginazione in
arte. Egli ha avuto una formazione da scultore - suo padre Mario Cravo è
stato uno dei maggiori scultori latino americani - ed ha studiato alla fine
degli anni ’60 all’ Art Students League a Manhattan, dove si è concentrato
sulla street photography. Tornato a Bahia ha lavorato come scultore fino al
1975, quando un grave incidente automobilistico lo ha costretto in un letto
per circa un anno. Qualche tempo prima Mario aveva trovato un vecchio
telone da camion e lo aveva conservato, ne apprezzava il materiale e la
consistenza, la texture provata dalle intemperie e le caratteristiche
visive e tattili. Così, quasi per gioco, per ammazzare il tempo durante le
lunghe ore di convalescenza a letto, iniziò a chiedere a coloro che lo
andavano a visitare di posarvi di fronte, iniziò a
fotografare…Un’esperienza triste che si trasformò in una nuova vita
artistica.. Un nuovo modo di fare arte. La casualità è veramente casuale? O
c'è un disegno recondito che guida verso una meta precisa e predestinata?
Da quella insolita esperienza, Cravo Neto si avvicinò alla fotografia servendosi
anche di alcuni elementi accessori come piccoli oggetti, animali, icone
bizzarre pensate per dare ai suoi ritratti un significato più pregnante.
Non quindi semplici ritratti, ma metafore di pensieri e voli interiori. Il
suo lavoro in bianco e nero è un tributo ad una cultura assolutamente unica
a Bahia dove Mario Cravo Neto è nato e vive. Egli dice: “"O baiano é
uma família à parte do resto do Brasil” (la gente di Bahia è un popolo a sé
in Brasile) In effetti l'atmosfera culturale di Bahia è una singolare
alchimia di credenze religiose e filosofiche che Cravo Neto riesce a
svelare attraverso le sue meravigliose immagini. Egli è uno dei pochissimi
maestri della luce che riesce a conferire quel rilievo tridimensionale alle
sue opere che richiama i bassorilievi rinascimentali, un artificio
acquisito grazie alla sua formazione da scultore. Toni scuri squarciati da
sprazzi di bianco costruiscono un'immagine che è tanto semplice nella
percezione visiva, quanto complessa nel suo significato intrinseco. Tuttavia
il significato delle sue opere è chiarissimo per chi abbia un animo puro in
grado di leggere la trama segerta dei suoi racconti più intimi. Un perfetto
connubio di forme eleganti e equilibrio simmetrico comunica spiritualità e
sensualità intense, come nei capolavori dei grandi maestri italiani, da
Raffaello a Tiziano, da Michelangelo a Bernini. Il parallelo potrebbe
sembrare azzardato, ma in realtà anche questi artisti erano ispirati da una
profonda sensibilità religiosa e al tempo stesso dipingevano la sensualità
più terrena. Le due sfere dell'essere umano più contrapposte e
complementari. E le opere di Cravo Neto rappresentano l'essenza della
natura umana nelle sue virtù più belle e peculiari. Ciò che è più
sorprendente ed affascinante è la pace, il silenzio, che si diffonde dalle
sue opere. Sedete di fronte ad un'immagine di Mario Cravo Neto e lasciate
che la vostra mente e la vostra anima volino via verso parole sconosciute,
in completa quiete e relax ... scoprirete quel misticismo vibrante che stavate
cercando.
Location:
Palazzo Guinigi – secondo piano
Orari:
lun-ven 13,30 – 19,30
Sabato
e domenica e lunedì 8 dicembre 10,30 – 19,30
BIOGRAFIA
Nasce a
Salvador, Bahia, nel 1947. Cresciuto in una famiglia di artisti, il padre
Mario Cravo Junior è considerato il più importante scultore brasiliano e
uno dei preminenti artisti dell'America Latina, il giovane Cravo Neto ha
iniziato a interessarsi di scultura e fotografia all'età di diciassette
anni. Adolescente, viaggia con la famiglia in Europa dove scopre musei e
luoghi storici e incontra numerosi artisti. In particolare, Emilie Vedova e
Max Jakob dischiudono nuovi orizzonti creativi al giovane Mario Cravo Neto.
Rientrato
in Brasile nel 1965 termina gli studi e nel 1968 si iscrive al "Art
Student League" di New York, diretta da Jack Krueger, uno dei
precursori del movimento concettuale. Due anni di studio che sono stati
fondamentali per la sua formazione di uomo e di artista.
A New
York, produce la serie di fotografie a colori "On thè Subway" e
fotografie b/n sugli aspetti dell'abbandono e desolazione dell'essere umano
in una grande metropoli. Nel suo studio di Soho, sviluppa anche una ricerca
tridimensionale sul 'terrarium': la cultura delle piante in uno spazio
chiuso. Rientra in Brasile nel 1970, sull'orlo di una crisi nervosa da
stress. Espone per la prima volta alla XII Biennale di San Paolo. L'opera è
una grande installazione delle 'sculture viventi' create a New York.
A
questa prima esperienza, seguiranno numerose mostre personali e collettive
in Brasile e all'estero. Nel 1975 è vittima di uno spaventoso incidente
automobilistico che lo costringe a letto immobilizzato per quasi un anno.
In quel periodo di inattività, appunta l'attenzione sulla fotografia 'messa
in scena', avvalendosi della collaborazione degli amici che lo vanno a
trovare (i soggetti delle sue immagini) e di oggetti di uso comune.
Dall'esperienza di allora Mario Cravo Neto si dedica alla fotografìa,
sviluppando il suo stile inconfondibile che ha raffinato negli anni
successivi, fino ai recentissimi lavori. Mario Cravo Neto si dedica anche
alla produzione di film a corto metraggio e video.
Vive e
lavora a Salvador de Bahia.
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