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« I diritti dei deboli sono diritti forti » ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ Medici Volontari Italiani Onlus ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ < Assistenza agli esclusi dalle
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Focus / In evidenza:
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■ Poliambulatorio medico in Via Padova
104, Milano >>> ■ Attività delle Unità Mobili >>> - ■ Progetto Alzheimer >>> - ■ “Operazione Freddo” >>> ■ L'assistenza medica vs rifugiati e vs
profughi >>> ■ “Anziani più informati, e più sicuri”
= “il telefonino il tuo salvavita”
>>> ■ progetto Rwanda >>> - ■ progetto Madagascar >>> |
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Medici Volontari Italiani
– Onlus Attività
2013 Estratto - Da: Relazione al Bilancio Consuntivo 2013 -
Medici Volontari Italiani Onlus Durante praticamente tutto l’anno abbiamo lavorato
per avviare il Poliambulatorio medico in via Padova 104, in una zona
di Milano dove sono rappresentate oltre 100 etnie, zona paradigmatica
per i problemi di integrazione e convivenza interetnici: l’ambulatorio è di
nostra proprietà e costituirà il fondo di dotazione della costituenda
Fondazione. L’iter burocratico è stato complesso e lungo, ma finalmente
il Poliambulatorio è pronto, ed è possibile avviare l’attività e servirà sia
per attività primarie (a bassa soglia) che come punto di supporto e
approfondimento specialistico per l’attività di strada. Come noto, le spese
per l’acquisizione e la ristrutturazione della nuova sede sono state
sostenute in gran parte direttamente dall’Associazione, con un contributo
significativo delle Fondazioni Cariplo ed Enelcuore. È continuata la nostra attività di “medicina di strada”, rivolta ai
soggetti marginali della città di Milano; è un po’ la nostra specialità in
quanto siamo l’unica Associazione che opera con regolarità in questo settore
delicato: utilizziamo due unità mobili (una a dire il vero è di fatto stabile
presso la sede del Pane Quotidiano), fornendo assistenza (visite ed eventuale
distribuzione di farmaci di prima necessità) a coloro che sono esclusi o
autoesclusi dalle cure. È un’attività a soglia zero. Unità Mobile 1: opera tutte le sere dei giorni feriali, dalle 21 alle 23,30
nell’area della Stazione Centrale. L’Unità Mobile collabora col Centro di
Aiuto del Comune di Milano. Nel 2013 sono state eseguite complessivamente
1602 visite (1660 nell’anno precedente): 1416 sono stati gli uomini, e 186 le
donne (11,5%). Gli Italiani sono i più anziani, con un’età media superiore ai
45 anni, e sono il 7,9% degli utenti, tornando a valori analoghi a quelli del
2011, che erano l’8% (13,5% nel 2012); l’etnia più rappresentata è quella
rumena (19,5%); i Marocchini sono il 15%, i provenienti dal Bangladesh
l’11,7%, gli Egiziani l’8%. L’U.M. è stata utilizzata anche nell’ambito di “Operazione freddo”
(vedi sotto >>). La Unità Mobile 2 ha continuato la sua opera
con l’associazione di volontariato “Pane Quotidiano” (che distribuisce
alimenti, ogni giorno, a 1500/2000 persone). La nostra attività si svolge su
una unità mobile, adibita ad ambulatorio attrezzato, posizionata all’interno
dell’area del Pane Quotidiano. Nel 2013 sono state eseguite 1090 visite
(1056 nello scorso anno); gli Italiani sono stati 131, il 12% (il
116 e 11% nel 2012). La struttura nella quale operiamo, un’ex unità
mobile per prelievi dell’Avis, nel tempo si è considerevolmente degradata ed
è urgente la sua sostituzione. L’attività delle U.Mobili è totalmente a carico di
M.V.I., non essendoci finanziamenti né pubblici né privati. Nel 2013 sono
quindi complessivamente state effettuate 2692 visite. Progetto Alzheimer: è una piccola iniziativa sperimentale. Consiste
in prestazioni medico-specialistiche a domicilio: questi pazienti
hanno difficoltà a ricorrere a prestazioni specialistiche (trasporto spesso
con ambulanza; inoltre il paziente, fuori dal suo ambiente, è ancor meno
collaborante e rende inutile la trasferta, che spesso comporta costi per la
famiglia). Il numero delle prestazioni è esiguo, ma l’impegno per i medici è
considerevole. Sono pazienti di famiglie in disagio socioeconomico,
schiacciate dalla malattia del congiunto. Le patologie più impegnative sono
rappresentate dalle piaghe da decubito e dai problemi odontoiatrici, ma forse
l’effetto più significativo è il sostegno psicologico dato alle famiglie. Milano amica “Operazione Freddo”: il Comune di Milano ospita i “senza casa” per il
periodo invernale nei Centri comunali d’Accoglienza; la nostra attività si
svolge in convenzione col Comune di Milano; nell’inverno recente, 2013/2014,
sono state eseguite 1627 visite di idoneità alla vita in comunità (1665
l’anno precedente); 17,5% gli Italiani (16% l’anno precedente). Le visite sono effettuate sull’U.M., posizionata
davanti alla sede del Centro di Aiuto del Comune di Milano, in via Ferrante
Aporti, per facilitare l’accesso degli utenti e ridurre la dispersione
derivante dal dover recarsi in sedi diverse per completare l’iter per
l’accoglienza. Le etnie più rappresentate sono la Marocchina (13%)
la Rumena (10%), l’Egiziana (6%) e la Tunisina (4%); sono state accettate
persone di 60 etnie. Abbiamo inoltre assistito le persone accolte (nel
periodo più freddo dell’inverno) nel mezzanino della metro alla Stazione
Centrale, un’accoglienza, a soglia zero, quindi senza nessun filtro e
controllo. Il mezzanino è un’area molto problematica, data l’umanità che vi
fa riferimento, sia dal punto di vista della gestione che delle situazioni
igienico sanitarie. Da metà novembre al 31 aprile 2014 (periodo di
durata del programma di accoglienza) sono state eseguite 728 visite di sera
utilizzando l’U.M. (10% gli Italiani). La convenzione è terminata il 30 novembre. Si tratta di un’attività non obbligatoria per il
Comune: i rifugiati e i richiedenti asilo hanno diritto al S.S.N.: ma per
motivi culturali e problemi di inserimento di fatto il diritto spesso non
viene esercitato, e pertanto il Comune aveva attivato la convenzione per
aiutarli. In tempi di tagli dei finanziamenti agli enti locali il Comune ha
dovuto ovviamente tagliare le spese non obbligatorie, e non ha riproposto la
convenzione. La fine della convenzione comunale ha praticamente
coinciso con l’arrivo della prima ondata di profughi siriani a Milano. I primi Siriani sono arrivati il 17/18 ottobre e
il Comune è stato colto di sorpresa dall’inaspettato arrivo dei profughi, ma
ha rapidamente allestito centri di raccolta, nei quali ci è sembrato logico
seguire i profughi: un lavoro difficile per l’elevato numero di profughi, il
turnover accelerato, la presenza di molti bambini piccoli, anche di pochi
mesi. Ma abbiamo retto: gli arrivi improvvisi di decine di persone per volta,
la scelta dei profughi di non declinare le proprie generalità, le conseguenti
difficoltà di rapporto coi Pronto Soccorso sono stati ostacoli superati
dall’impegno dei nostri volontari: cito in particolare la dottoressa Daniela
Gastaldi che è stata determinante per la tenuta della nostra attività, e che
ancora oggi è impegnata su questo complesso fronte. In tutte le attività sono state distribuiti farmaci
di prima necessità. Come
sempre nelle nostre attività particolare attenzione è stata data al
counselling igienico sanitario: i nostri pazienti sono più fragili da questo
punto di vista dei normali cittadini. I nostri progetti all’estero non sono “chiusi“, ma
hanno come componente basilare comune la formazione di personale
locale, presupposto fondamentale per far fruttare la nostra iniziativa al di
là di una attività che altrimenti corre il rischio di essere contingente. In Rwanda: il Dispensario di Murambi (Centre
de Santé) rivolto prevalentemente alla cura di donne e bambini costruito in
collaborazione col Ministero della Salute nel distretto di Rwamagana è in
piena attività. Il Dispensario è stato il punto di appoggio per il
progetto di Family Planning, sviluppato in accordo coi responsabili
sanitari del distretto: in novembre una missione di tre nostri medici ha
proceduto alla formazione intensiva di 15 infermieri professionali nelle
tecniche di contraccezione più avanzate; ogni infermiere rappresentava uno
dei Centre de Santé del distretto, che così ha avuto una copertura completa;
da dicembre l’attività è cominciata regolarmente. L’incremento della popolazione in Rwanda è un
dramma: le risorse alimentari sono già ai limiti, e con il trend attuale la
popolazione nei prossimi 25 anni raddoppierà! Attualmente la densità è già di
380 abitanti x km quadrato e diventerà di oltre 700 (Italia 210). Si effettuano due/tre missioni all’anno. Nel
2013 sono state eseguite 750 visite e 116 interventi. Il progetto Madagascar si avvale della preziosa
collaborazione con le Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù, piemontesi
(Torino), che ci ospitano presso il loro centro, dove hanno predisposto lo
spazio necessario per le nostre attività. Un medico locale si è specializzato in oculistica
grazie a una nostra borsa di studio, e collabora con la nostra equipe, in
attesa di sviluppare una professionalità che lo renda autonomo. Tutti i progetti sono sostenuti dal servizio di
farmacia, retrovia strategica per le nostre attività. Per il 2014 abbiamo, come sempre, bisogno del
contributo di tutti, soci e volontari, per vincere la sfida del
Poliambulatorio, di suggerimenti e idee da sviluppare e ovviamente di
critiche che ci permettano di migliorare le nostre attività. Dott.
Faustino Boioli Medici
Volontari Italiani - Onlus Milano,
9 maggio 2014 ───────────────────────────────────────────────────── Medici Volontari Italiani – Onlus > Attività 2013 ▲ Estratto - Da: Relazione al Bilancio Consuntivo 2013 -
Medici Volontari Italiani Onlus ───────────────────────────────────────────────────── |
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