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“SALTO IN LUNGO”

Storie di donne e uomini del nostro tempo

ADRIANO PETTA

                                  

 

 

In questa sezione:

 

“È ancora tempo di «Eresie»?”

e

«Ipazia, scienziata alessandrina», di Adriano Petta e Antonino Colavito”

 

 

 

Bibliografia di Adriano Petta

Adriano Petta è nato a Carpinone (IS) nel 1945. Romanziere, studioso di storia della scienza e medievalista, ha dedicato parte degli ultimi vent'anni alle ricerche per i suoi romanzi storici.

Nel 1995 ha tradotto dal castigliano il racconto di Clarín La duchessa del trionfo (EDIS, La Collanina-Classici in breve, 1995), facendolo precedere da un piccolo saggio sull'Arte del romanzo («Nel rogo del calamaio») (ISBN 88-86316-08-9).

Oltre alla produzione di romanzi, negli ultimi anni è stato collaboratore del quotidiano Il Manifesto con articoli d'interesse storico legati soprattutto al Medioevo e all'Inquisizione. Collabora con l'inserto letterario del settimanale Rinascita. Suoi racconti ed interventi di carattere storico sono stati pubblicati su svariate riviste e webzine (Carmilla-on-line etc.).

 

   Al 2007 e segg. - Selezione >

Adriano Petta - Romanzi pubblicati:

 

Eresia pura: dissidenza e sterminio dei catari (Stampa Alternativa, Viterbo, 2001), romanzo storico (*). A dicembre 2005 la stessa casa editrice ha pubblicato una nuova edizione di Eresia pura (che sta per essere pubblicata in Francia e Spagna). (ISBN 88-7226-904-0). A maggio 2006 è stata pubblicata l'edizione inglese con il titolo "The path of the sun" (*) (Lulu.com, ISBN 978-1-4116-9187-2).

 

Roghi fatui: dai Catari a Giordano Bruno (Stampa Alternativa, Viterbo, 2002), romanzo storico. (ISBN 88-7226-700-5)

Ipazia, scienziata alessandrina
(*) (Lampi di stampa, collana LibriAlice.it, Milano, 2004), (ISBN 88-488-0284-2), terzo romanzo storico scritto a quattro mani con Antonino Colavito che porta la prefazione di Margherita Hack, opera con cui si conclude la trilogia sulla lotta tra Ragione e Religione. Nel giugno 2005 (sempre per i tipi di "Lampi di stampa" nella collana LibriAlice.it") è stata pubblicata l'edizione inglese ("Hypatia, scientist of Alexandria") (*) (ISBN 88-488-0420-9).

La libertà di Marusja (Gitti Europa, Milano, 1992). L'opera completa (con il titolo Il romanzo di Marusja) è apparsa nel settembre 2005 per i tipi della casa editrice digitale americana Lulu.com (ISBN 1-4116-5056-5).

La guerra dei fiori (EDIS, Brescia, 1993), con una prefazione di Roberto Roversi (ISBN 88-86316-00-3).

La via del sole (EDIS, Brescia, 1996), romanzo storico (ISBN 88-86316-13-5).

La cattedrale dei pagliacci (ROBIN, Roma, 2000), sua prima opera di genere noir, con lo pseudonimo James Adler (ISBN-86312-18-0).

L'ascensore della IV via (U.S.A./Lulu.com, ottobre 2005), secondo romanzo noir che vede ancora protagonista il commissario della questura capitolina Daniele Vilardo (ISBN 1-4116-5209-6).

La sinfonia maledetta (U.S.A./Lulu.com, febbraio 2006), il romanzo in cui l'autore corona il sogno della sua vita: dirigere un'orchestra sinfonica (ISBN 978-1-4116-8566-6).

A-mors (U.S.A./Lulu.com, febbraio 2006) - raccolta di racconti (ISBN 1-4116-7366-2).

 

 

 

Al 2007 >

Adriano Petta - Romanzi inediti:

La Colometa (primo romanzo erotico)

Casablanca e oltre (raccolta di racconti)

 

Al 2007 >

Adriano Petta - Romanzi in preparazione:

Quarto romanzo storico ambientato nell’Atene di Platone e Aristotele

Il mondo di Marusja (il seguito de Il romanzo di Marusja)

Erinne (terzo episodio della serie noir del commissario Daniele Vilardo)

Aroa (prima opera di fantascienza)

Lenti cieli e paradisi (secondo romanzo erotico della serie La Colometa)

Gli sciamani (primo thriller umoristico)

 

 

  ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ 

 

continua qui di seguito su Adriano Petta

#  libri, interviste, commenti critici, copertine  #

#  comprende note su «Ipazia, scienziata alessandrina», di Adriano Petta e Antonino Colavito, prefazione di Margherita Hack  #

↓↓↓

 

 

 

 

È ancora tempo di «Eresie»?

 

-  di Antonino Colavito  -

 

>>  collegamento  <<

 

 

 

 

Immagine: la copertina del libro "ERESIA PURA" - La dissidenza e lo sterminio dei Catari - Romanzo storico. Autore: Adriano Petta  //  Rif.: ADRIANO PETTA (romanziere, studioso di storia della scienza e medievalista) - Presentazione su www.COMUNICARECOME.it / "SALTO IN LUNGO" - Storie di donne e uomini del nostro tempo.

 

La copertina del libro

«ERESIA PURA»

 

Autore:

ADRIANO PETTA

 

 

 

 

 

Abbiamo incontrato

 

ADRIANO PETTA

 

alla libreria Odradek

 

alla fine della presentazione del

 

suo ultimo libro

 

« ERESIA PURA »

 

 

(Stampa Alternativa – 300 pagg. € 12 – ISBN 88-7226-609-2)

 

 

>>>   Leggi Intervista   >>>

 

 

 

Adriano, perché una nuova edizione del tuo saggio-romanzo storico?

Quando venne pubblicato cinque anni fa, una recensione acuta e profonda avvertì che il romanzo non era di facile lettura perché ponderoso, lento nel ritmo, e che non si portava con agio in tram. Ora, con la sferzante ma illuminante guida di Anna Saleppichi di STAMPA ALTERNATIVA, ho limato il romanzo… togliendo le asperità e qualche predica di troppo. E dato che il nuovo formato entra fisicamente in una tasca… penso che la nuova Eresia pura adesso si possa leggere se non in tram, almeno in treno…

 

L’hai scritta quasi vent’anni fa: sono ancora attuali i temi di quest’opera?

Sempre di più…purtroppo. Il tema fondamentale di Eresia pura è la lotta di un uomo per la libertà di pensiero, la battaglia di uno scienziato medievale per diffondere le chiavi del sapere (l’arte della stampa, i numeri indo-arabici, il sistema astronomico eliocentrico), la Conoscenza come strumento di emancipazione, di libertà. E per questi motivi allora si veniva bruciati vivi. Oggi che è praticamente impossibile tener nascosto il Sapere ai popoli… si crea un mezzo di più facile diffusione e consumo del libro, la televisione: la si manipola, la si ammorbidisce, la si addomestica… e così facendo si addomestica la gente, la sua ansia di verità. Non a caso in Europa il popolo che possiede una giustizia sociale più diffusa è quello francese… il primo che legge libri e l’ultimo che vede la TV, esattamente in antitesi col nostro: siamo gli ultimi a leggere libri ed i primi a vedere la TV. E non è un caso che la trasmissione televisiva più seguita in Francia negli ultimi 25 anni sia stata Apostrophes (una trasmissione sui libri!)… mentre negli ultimi 21 anni in Italia è stata (e rimane ancora oggi!) il Processo del Lunedì di Biscardi…

 

Adriano, credi proprio che libri come «Eresia pura» possano in qualche modo contrastare l’operazione di annichilimento di una certa TV?

Per popoli come il nostro, credo che rappresentino un’esile speranza, esile sì… ma vitale per autori come il sottoscritto e soprattutto per editori coraggiosi come Marcello Baraghini di STAMPA ALTERNATIVA che pubblicano libri di peso (di peso: non facili, non piacevoli, che trattano la libertà di pensiero, la falsità o quanto meno la relatività della storia, la natura e la vita del potere, la giustizia… e non la solidarietà o la carità!), libri da usare come un’ascia per il mare ghiacciato ch’è dentro di noi… e che devono sferzare la gente per riappropriarsi del bene più grande che Madre Natura ci ha fornito: l’uso della Ragione. Il mio editore ha deciso di pubblicare Eresia pura proprio nella collana «eretica»… creata «contro il comune senso del pudore, contro la morale codificata, controcorrente e che vuole abbattere i muri editoriali che ancora separano e nascondono coloro che non hanno voce: siano i muri di un carcere o quelli, ancora più invalicabili e resistenti, della vergogna e del conformismo.»

 

Quando scoccò la scintilla di «Eresia pura»?

Un giorno visitai il museo di Gutenberg a Mainz, in Germania, e scoprii che l’arte della stampa – invece che nel 1450 – era stata inventata 300 anni prima di Cristo, in Corea. Capii che qualcuno – ai popoli di tutto il mondo – aveva rubato 1800 anni di cammino, di progresso, di nuove speranze. Mi promisi che avrei scoperto chi, come e dove…

 

Il “perché” era quello d’impedire che l’uomo si nutrisse di Sapere e di Conoscenza… per poterlo facilmente dominare?

Proprio così. All’inizio del libro ho citato un pensiero di Erich Fromm che mi porto stampato nella mente… e che spero resti marchiato a fuoco in quella dei miei lettori: tutti i martiri delle fedi religiose, della libertà e della scienza hanno dovuto disobbedire alla propria coscienza, alle leggi dell’umanità e della ragione. «L’essere umano capace solo di obbedire e non di disobbedire, è uno schiavo.»

A me, invece, è rimasto impresso un pensiero del tuo Giordano Nemorario: «Mentre la mia mente indaga e apprende, ho vinto la schiavitù». Adriano, per concludere: non credi che concetti quali la libertà che cresce con la conoscenza… suonino un po’ a vecchiume in questo mondo globalizzato, internetizzato e massificato?

Ho attinto questa storia nella polvere luminosa delle biblioteche di mezza Europa, ho raschiato il sangue raggrumato sulle lapidi di innocenti massacrati per il loro credo, ho scavato nella cenere dei roghi di filosofi e scienziati che si sono immolati per non rinnegare il respiro della loro Ragione. Ed ho scelto di scrivere la biografia di Giordano Nemorario a mo’ di romanzo, in prima persona, non solo perché mi è più congeniale… ma anche perché il rogo del mio calamaio divampi nel sangue della gente semplice. Credo che – oggi più che mai – l’uomo abbia soprattutto bisogno di giustizia: quando l’avrà conquistata, tutto ciò che v’è in lui di religiosità e di forza, di felicità e di genio, esulterà al sole…

 

 

 

 

Immagine: la copertina del libro "THE PATH OF THE SUN" (edizione inglese di "Eresia Pura" - La dissidenza e lo sterminio dei Catari) - Autore: Adriano Petta.  //  Rif.: ADRIANO PETTA (romanziere, studioso di storia della scienza e medievalista) - Presentazione su www.COMUNICARECOME.it / "SALTO IN LUNGO" - Storie di donne e uomini del nostro tempo.

 

La copertina del libro:

« THE PATH OF THE SUN »

Autore:

ADRIANO PETTA

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Edizione inglese di:

« ERESIA PURA »

Autore:

ADRIANO PETTA

 

 

 

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Immagine: la copertina del libro "IPAZIA, SCIENZIATA ALESSANDRINA" - Autori: Antonino Colavito - Adriano Petta; prefazione di Margherita Hack.  //  Rif.: ADRIANO PETTA (romanziere, studioso di storia della scienza e medievalista) - Presentazione su www.COMUNICARECOME.it / "SALTO IN LUNGO" - Storie di donne e uomini del nostro tempo.

 

La copertina dell’edizione italiana di

« IPAZIA, SCIENZIATA ALESSANDRINA »

 

Autori:

ADRIANO PETTA e ANTONINO COLAVITO

 

<  prefazione di Margherita Hack  >

 

 

>>  Leggi commento critico  <<

 

 

 

 

« IPAZIA, SCIENZIATA ALESSANDRINA »

di

Adriano PETTA e Antonino COLAVITO

 

-  Con prefazione di Margherita Hack  -

 

(Lampi di stampa, Milano 2004)

 

 

«Davvero si vorrebbe credere che tutto il libro sia soltanto un brutto sogno, un incubo della ragione – ma non è un sogno, non è l’allucinata fantasia di un romanziere noir a dipanare la vita della “filosofa” Ipazia, non è un appassionato amante, costretto a rivivere i drammatici momenti della fine di un amore, a cantare la bella e sfortunata e vanamente amata Ipazia. Purtroppo, questa di Ipazia, scienziata alessandrina è una storia vera e, contrariamente a quel che si dice sempre in questi casi, “riferimenti a persone e fatti” sono per nulla casuali, anzi. Così ricco di storia (le date, gli eventi, i nomi sono quelli che sappiamo dagli studi classici), questo libro è una storia che sa di incredibile ma è verisimile e veritiera anche quando sembra che la fantasia dell’autore prenda il sopravvento. E c’è una denuncia terribile, a conclusione, che lascia interdetti i profani e sgomenti gli stessi conoscitori che almeno credevano di sapere come fossero andate le cose, in quegli anni confusi in cui l’Impero di Roma si sfasciava meno sotto i colpi dei barbari e molto più nelle reti melliflue della sorgente e già potente Chiesa.

Nel magmatico fluire delle vicende di quell’epoca tormentata, quando i contrasti accademici tra scienza e fede si fecero aspra contesa politica e subdolo alibi per mascherare la conquista del potere, Adriano Petta immagina e racconta una serie di vicende parallele, una sequenza di fatti apparentemente marginali ma che per nulla lo sono, se non altro perché Alessandria d’Egitto allora era uno dei centri del mondo. Nel suo racconto, che ha spesso i toni passionali in cui si esprime l’io narrante, le fasi cruciali dell’esistenza di Ipazia sono le stesse fasi ormai calanti di una potenza che sta perdendo il controllo. Roma è lontana, Roma è vicina – verrebbe da sentenziare: ormai caduta la Roma dei cesari, sta per affermarsi quella dei papi. Alla scienziata alessandrina, che si ostina a definirsi “ellena”, infischiandosene di qualsiasi coinvolgimento della religione, poiché si ostina a ritenere la ricerca del sapere l’unica vera fede che caratterizzi la libertà dell’uomo, a Ipazia importa poco del potere, purché le sia lasciata la facoltà di studiare e soprattutto l’autonomia di pensiero.

Forse l’autore di un libro simile nemmeno si preoccupa molto dello stile (magistrale comunque nello scorrere e carezzare i personaggi, facendone sbalzare umori e atteggiamenti; sincopato nelle scene più cupe, quando la concitazione delle vicende prende il ritmo vorticoso del dramma e infine della tragedia): quel che conta in un libro simile è l’aderenza della forma alla volontà espressiva – e Petta vuole gridare la sua rabbia per l’accecamento della ragione, per coloro che troncarono il volo della mente proprio quando stava per raggiungere la luce, l’illuminazione della conoscenza che avrebbe guidato l’uomo libero di decidere per sé. Non è una novità assoluta questa denuncia, ma qui è testimoniata con dovizia di particolari, cercati e proposti (pur nella necessaria rielaborazione, dovuta alla perdita di parecchi documenti fondamentali) con attenta cura e si direbbe onesta laicità, lontana da qualsiasi tentativo o tentazione di mercato: ci sono talmente tanti codici in queste pagine, ma nessuno trasformerà l’autore in milionario.

In realtà gli autori di Ipazia, scienziata alessandrina sono due: Antonino Colavito (come è scritto nella nota di copertina del libro) ha “narrato – o forse sognato – discorsi intorno alla filosofia e alla scienza”. Anch’egli è affascinato dalla forza della ragione, tanto da trasformare l’esame della realtà in un viaggio nel possibile, tanto da sfiorare l’inosabile: alla parola scientifica è dato il peso dell’aria, alla fredda elucubrazione si dà il calore dell’anima, poiché appunto l’uomo è intero nella sua dignità di essere vivente, e la sua anima (sulla quale protendeva strisciante e feroce il suo dominio l’ambizione del potere ecclesiastico) è la capacità di scorgere nella propria piccolezza la misura dell’universo, ma insieme il desiderio di andare oltre questa piccolezza con la volontà del sapere e l’amore per il prossimo, che soltanto dal saperlo simile nella nostra stessa piccolezza lo trasforma in comunione.»

Giuseppe NAPOLITANO

 

 

 

"HYPATIA, SCIENTIST OF ALEXANDRIA" - edizione inglese di "Ipazia, scienziata alessandrina" - Autori: Antonino Colavito e Adriano Petta; prefazione di Margherita Hack.  //  Rif.: ADRIANO PETTA (romanziere, studioso di storia della scienza e medievalista) - Presentazione su www.COMUNICARECOME.it / "SALTO IN LUNGO" - Storie di donne e uomini del nostro tempo.

 

La copertina del libro:

« HYPATIA, SCIENTIST OF ALEXANDRIA »

Autori:

ADRIANO PETTA e ANTONINO COLAVITO

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Edizione inglese di:

« IPAZIA, SCIENZIATA ALESSANDRINA »

Autori:

ADRIANO PETTA e ANTONINO COLAVITO

 

<  prefazione di Margherita Hack  >

 

 

 

 

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Immagine - Rif.: "Non Località e l'Osservatore" - DVD (vecchia edizione) - Autore: Mike Wright

 

>  “NON LOCALITÀ E L'OSSERVATORE”  <

 

DVD

(vecchia edizione)

 

Autore: Mike Wright

 

«Alcuni decenni fa Albert Einstein ci ha detto che spazio e tempo non sono condizioni in cui viviamo, bensì modi in cui pensiamo.

Einstein ci ha anche detto che ciò che vediamo dipende dalle teorie che utilizziamo per interpretare le nostre osservazioni.

 

In questo video, Mike Wright spiega come la teoria quantlstica e gli esperimenti di laboratorio dimostrino che abbiamo una connessione con qualsiasi persona o cosa con cui interagiamo.

 

Grazie a questo video sarà possibile apprendere i concetti che permetteranno di modificare non soltanto il futuro, ma anche il nostro passato personale. Wright illustra inoltre in che modo ognuno di noi, in qualità di Osservatore, influenza la realtà. Come facciamo esperienza della vita dipende dalle informazioni che abbiamo per interpretare le nostre interazioni.

 

Le informazioni contenute in questo video permetteranno di aggiornare il nostro modello personale della realtà e quindi di cambiare il modo in cui vedere il mondo e le proprie esperienze al suo interno.»

 

 

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Resp.: Marina Palmieri

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