COMUNICARECOME
Portale di comunicazione
e d’informazione
indipendente
postmaster@comunicarecome.it
Promo |
La Tomoterapia a guida
metabolica
|
Promo |
SALUTE / DIVULGAZIONE SCIENTIFICA
____DALL’ARCHIVIO DI COMUNICARECOME____
LA TOMOTERAPIA A GUIDA METABOLICA
-
di Marina Palmieri, con intervista al professor Ferruccio
Fazio -
All’inizio di quest’anno è stato avviato
presso l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano un progetto
per la sperimentazione della tomoterapia a guida
metabolica, un innovativo
procedimento per la radioterapia dei tumori che consente di individuare e di
trattare la massa tumorale con estrema precisione. Acquisita nello scorso mese
di marzo la relativa apparecchiatura grazie a un impegno congiunto dello stesso
Istituto Scientifico Universitario San Raffaele e del Ministero della Salute,
la tecnologia della tomoterapia a guida
metabolica è stata ufficialmente presentata dal professor Ferruccio Fazio,
direttore Medicina Nucleare e Radioterapia del IRCCS H San Raffaele di Milano,
al cospetto del Presidente della Camera dei Deputati Pier Ferdinando Casini,
del Ministro della Salute Girolamo Sirchia, del presidente della Regione
Lombardia Roberto Formigoni e di altre autorità.
Già definita da più parti la “radioterapia del futuro”, la tomoterapia rappresenta un decisivo salto di qualità della radioterapia oncologica. Mentre infatti con la radioterapia convenzionale il fascio di radiazioni diretto a colpire il tumore colpisce anche, seppure marginalmente, i tessuti e gli organi circostanti, con la tomoterapia il fascio di radiazioni colpisce in maniera estremamente selettiva il tumore, risparmiando i tessuti e gli organi sani.
La
differenza di risultato fra la radioterapia e la tomografia è dovuto allo
scarto di tecnologia, che nel caso della radioterapia convenzionale impiega
acceleratori lineari non ancora precisi e apparecchiature che emettono
radiazioni da un numero limitato di posizioni, mentre nel caso della
tomoterapia impiega acceleratori rotanti di altissima precisione,
apparecchiature che emettono fasci di radiazione “a spirale” ovvero
“elicoidali” intorno al paziente e sistemi computerizzati di collimazione in
grado di conformare la dose di radiazioni alla forma del tumore.
L’apparecchiatura tecnologica per la tomoterapia a guida
metabolica acquisita dall’IRCCS H San Raffaele di Milano
viene utilizzata in abbinamento a due metodologie: la Tac (Tomografia
Assiale Computerizzata) e la Pet (Tomografia a Emissione di
Positroni). La Tac consente di rilevare la forma della massa tumorale,
quindi di tracciare la mappatura anatomica del tumore; la Pet consente, una
volta avviato il trattamento, di identificare le cellule tumorali
metabolicamente attive, cellule per questa loro caratteristica di attività
biologica tendono ad assorbire rispetto alle cellule sane una maggiore quantità
del tracciante utilizzato.
I vantaggi che si ottengono dalla tomoterapia sono molteplici e soprattutto di enorme beneficio per il paziente: maggiore effetto tumoricida, assenza o comunque drastica riduzione degli effetti collaterali, riduzione del numero delle “frazioni”, ovvero delle applicazioni e quindi delle sedute. Questi ed altri gli aspetti della tomografia illustrati nelle pagine seguenti, nelle quali ospitiamo l’intervista gentilmente rilasciata dal professor Ferruccio Fazio, direttore Medicina Nucleare e Radioterapia del IRCCS H San Raffaele di Milano, direttore dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e professore ordinario dell’Università di Milano-Bicocca.
■
■ ■
L’intervista
|
Professor Fazio, quali tipi di tumori vengono
trattati maggiormente e più efficacemente con la tomoterapia a guida
metabolica? Quali indicazioni in tal senso provengono dalla sperimentazione di
questo nuovo trattamento antitumorale, che (lo ricordiamo per i lettori) è
stata avviata qui all’istituto San Raffaele di Milano nello scorso mese di
marzo?
Innanzi
tutto va tenuto presente che la tomoterapia è di fatto una forma, anche se più
accurata, di radioterapia, quindi la tomoterapia è utilizzabile in tutti i
tumori che si avvantaggiano comunque della radioterapia. Ciò premesso, occorre
sottolineare due aspetti della sperimentazione in atto. Il primo di questi
aspetti riguarda una serie di protocolli che abbiamo in corso di svolgimento su
alcune patologie tumorali, e in particolare su tumore del polmone, tumore
testa-collo, tumore della prostata, tumore del pancreas, e anche sulle
metastasi di tumore del colon e di tumori dell’apparato genitale femminile. Uno
degli obiettivi di questi protocolli è quello di paragonare la Pet alla Tac sul
piano della precisione del piano di trattamento; l’altro obiettivo è quello di
mettere a punto degli studi di frazionamento che ci consentano di stabilire di
quante unità sia possibile ridurre il numero di frazioni, ossia di
applicazioni, della tomoterapia rispetto al numero di frazioni o applicazioni
che si utilizzano normalmente. Il nostro intento è quello di poter arrivare a
5-10 applicazioni di tomoterapia, il che - rispetto alle 30-40 applicazioni che
si utilizzano nella radioterapia convenzionale - può determinare non soltanto
un vantaggio dal punto di vista pratico per il paziente, ma anche un migliore
effetto tumoricida.
L’altro
aspetto della sperimentazione in atto concerne il “ritrattamento” di alcuni
tumori, ossia la possibilità di trattare con la tomoterapia dei pazienti
particolari in cui il trattamento con la radioterapia non sarebbe più
possibile. La possibilità offerta dalla tomoterapia di ritrattare dei tumori
precedentemente trattati è dovuta alla precisione di effetto nel campo
interessato dal tumore.
Maggiore è la precisione di effetto, minore sarebbe perciò il numero di
frazioni da utilizzare: un vantaggio, dunque, direttamente riconducibile al
fatto che nella tomoterapia viene drasticamente ridotto il problema degli
effetti collaterali, invece presente nella radioterapia convenzionale?
Idealmente,
la radioterapia dovrebbe agire solo sul tumore e non anche sugli organi sani;
il problema della radioterapia è che in genere esiste anche un effetto non
voluto, non previsto né prevedibile, sugli organi sani. Il principio che oggi
trova dunque applicazione nella tomoterapia (che, come già ricordato, è una
forma più accurata di radioterapia) è che più preciso è il fascio di
radiazione, meno c’è tale effetto non voluto sugli organi sani. E dal momento
che la precisione consente di ridurre al minimo gli effetti collaterali, si ha
la possibilità di aumentare la quantità delle dosi di ogni singola seduta e
conseguentemente di ridurre il numero delle frazioni, ossia di applicazioni o
sedute.
E nel trattamento dei pazienti arruolati in questa fase di
sperimentazione della tomoterapia è stata effettivamente confermata l’assenza
degli effetti collaterali?
Sì,
nei pazienti che hanno già ricevuto l’intero ciclo del trattamento (circa
quaranta pazienti) non sono stati rilevati effetti collaterali importanti e
abbiamo potuto trattare la massa tumorale senza intaccare i tessuti e gli
organi attorno al tumore.
Potrebbe delinearci, Professor Fazio, le caratteristiche tecnologiche
principali della tomoterapia a guida metabolica, che fanno di quest’ultima un
procedimento estremamente evoluto nel trattamento dei tumori? In particolare,
in cosa consiste il sistema “a intensità modulata” (IMRT) dell’acceleratore dell’apparecchio?
Il sistema “a intensità modulata”, IMRT, si riferisce
alla modalità con la quale l’acceleratore di cui è costituito l’apparecchio
distribuisce le radiazioni sul corpo del paziente. Tale acceleratore
distribuisce le radiazioni da più punti, regolandone le dosi con un sistema
detto appunto “a intensità modulata”, mentre ruota attorno al paziente disteso
su un lettino. L’adattamento ovvero la “conformazione” della dose di radiazioni
alla forma del tumore è reso possibile da uno speciale software di
collimazione.
Dunque, le
novità principali del procedimento sono rappresentate dalla rotazione e
dall’avanzamento del lettino, che permettono un tipo di irradiamento di tipo
elicoidale, più propriamente definito come “elical tomotherapy”. Un altro vantaggio
del nuovo procedimento di tomoterapia a guida metabolica è costituito dal fatto
che l’acceleratore rotante è dotato di una Tac incorporata: questo consente un
posizionamento molto preciso del paziente e un’altrettanto precisa
individuazione del tumore.
L’integrazione della Tac e della Pet è dunque ciò che
consente di ottenere nel modo più preciso possibile la “mappatura” del tumore
da trattare; la Tac rileva la forma del tumore, mentre la Pet fornisce
indicazioni sugli aspetti biologici e metabolici del tumore stesso..
Sì, ed è
proprio dall’integrazione di questi due procedimenti che si ottiene un duplice
ordine di vantaggi: la Tac consente di stabilire più accuratamente lo stadio
del tumore e, durante il trattamento, la Pet offre una guida metabolica
all’irradiazione che consente di identificare le cellule tumorali che hanno
un’attività biologica.
Quanti pazienti rientrano
nell’arruolamento in questa sperimentazione preliminare della tomoterapia? E
quando dovrebbe terminare la fase di sperimentazione in atto?
In
questa fase iniziale della sperimentazione contiamo di trattare
complessivamente circa duecento pazienti. Questa fase di sperimentazione
dovrebbe finire all’incirca entro un anno, ma dipende dallo svolgimento dei
vari protocolli. Dopo di che ci saranno delle fasi successive di
sperimentazione, magari randomizzate.
Quali previsioni per il futuro, sempre nel
trattamento tumorale con la tomoterapia a guida metabolica? Una volta terminata
questa prima fase della sperimentazione, è ragionevole attendersi una
diffusione su vasta scala di questo nuovo procedimento?
Sì,
e io sono convinto che la tomoterapia a guida metabolica sia una vera e propria
evoluzione della radioterapia e che la stessa tomoterapia sia destinata a
diventare la radioterapia del futuro. Quindi io credo che questa tecnologia
avrà una diffusione progressiva anche in altri centri e che, quanto prima,
diventerà lo “stato dell’arte” nell’ambito della radioterapia.
Infine, professor Fazio, una domanda sull’impegno
economico che ha consentito l’avvio di questa fase di sperimentazione della
tomoterapia a guida metabolica. Che ruolo hanno avuto, in quest’impegno, lo
stesso IRCCS San Raffaele di Milano e l’associazione “Alleanza contro il
cancro”?
Il
progetto di questa sperimentazione è stato finanziato per due terzi (cioè per
circa 10 milioni di Euro) dall’IRCCS San Raffaele di Milano, e per un terzo
(circa 5 milioni di Euro) dal Ministero della Salute. Il Ministero della Salute
ha di fatto comprato la macchina e fornito i fondi per la gestione. Il San
Raffaele invece ha messo a disposizione tutto il personale, l’edilizia e il
ciclotrone, la Pet/Tac e quant’altro necessario alla gestione della parte
tecnologica dell’iniziativa: il tutto nell’ambito di “Alleanza contro il
cancro”, associazione alla quale l’Istituto San Raffaele partecipa e che avrà
la possibilità di accedere in modo prioritario a tutti i protocolli.
■
■ ■
Il progetto di sperimentazione
della tomoterapia a guida metabolica, avviato all’inizio del 2005
all’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) H San Raffaele
di Milano, è nato con la collaborazione e il supporto di tutte le più
importanti strutture oncologiche nazionali, e in particolare degli
Istituti di Ricovero e Cura Oncologici afferenti ad «Alleanza Contro il
Cancro», l'associazione fondata presso il Ministero della Salute nel
2002 (Istituto Tumori di Milano, Istituto Europeo di Oncologia di Milano,
Istituto Regina Elena di Roma, Centro di Riferimento Oncologico di Aviano,
Ospedale Oncologico di Bari, Istituto per lo Studio e la Cura dei Tumori G.
Pascale di Napoli, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova).
Il progetto si avvale inoltre della
collaborazione del CNR e dell'Università degli Studi Milano-Bicocca attraverso
la presenza di alcuni specialisti coinvolti nel progetto, e dell’Azienda
Ospedaliera S. Gerardo di Monza.
Sistema IMRT elicoidale, quantità di Gray prossima
allo zero.
La
tomoterapia è il più sofisticato procedimento attualmente messo a punto per la
radioterapia a fasci esterni. Rispetto ai trattamenti convenzionali di
radioterapia, il trattamento di tomoterapia consente di irradiare in maniera
altamente selettiva il tumore e di salvare i tessuti e gli organi circostanti:
ciò grazie a una tecnologia all’avanguardia di grande precisione - basata su un
sistema "a intensità modulata" (IMRT) e su un’irradiazione di tipo
elicoidale - che consente di conformare alla massa tumorale i fasci di
radiazioni, con una quantità di Gray (l’unità di misura delle radiazioni)
prossima allo zero. L’apparecchiatura di tomografia a guida metabolica
acquisita dall’Istituto IRCCS H San Raffaele di Milano all’inizio del 2005 è la
prima in Europa e al di fuori di USA e Canada; tale apparecchiatura abbina e
allinea le metodologie Tac e Pet, associando dunque al vantaggio di stabilire
con accuratezza lo stadio del tumore (Tac) l’ulteriore vantaggio di
identificare le cellule tumorali metabolicamente attive (Pet, che funge da
guida “metabolica” all’irradiazione).
La possibilità di indirizzare i fasci di radiazione in modo
estremamente selettivo sul tumore, evitando o riducendo drasticamente i danni
collaterali, consente di aumentare la quantità delle dosi che
vengono utilizzate in ciascuna delle sedute. In questo modo il numero delle sedute stesse (“frazioni”) può essere sensibilmente
diminuito.
Maggiore
precisione di effetto |
▼
Aumento
delle quantità di dosi sul tumore |
▼
Riduzione
del numero delle “frazioni” (applicazioni o sedute) |
Protocolli
clinici di
Ricerca in Tomoterapia (approvati
al marzo 2005) |
Principali criteri di inclusione
|
polmone |
Carcinoma polmonare non a piccole cellule Stadi IIIA/IIIB +/- chemioterapia di induzione |
prostata |
pazienti operati (pT2-4 pN0) |
ORL (cavo orale, orofaringe, ipofaringe localmente avanzati) |
Cavo orale, orofaringe, ipofaringe localmente avanzati |
pancreas |
Pancreas localmente avanzato |
metastasi polmonari |
Metastasi polmonari isolate (max 3, mass <3 cm) Pazienti non operabili |
metastasi epatiche |
Metastasi epatiche isolate (max 4 , <3 cm) Metastasi epatica singola (<5 cm) |
Note sul Servizio di Medicina Nucleare e
Centro PET dell’Istituto (IRCCS) San Raffaele di
Milano.
Caratteristiche:
L’unità è
dotata delle seguenti strumentazioni diagnostiche per indagini tomografiche ad
emissione di positroni (PET) e ad emissione di fotone singolo (SPET):
Riferimenti utili ISTITUTO SCIENTIFICO UNIVERSITARIO SAN RAFFAELE Via Olgettina 60, Milano Tel 02.26231 Servizio di Medicina Nucleare e Centro PET (Primario Prof. Ferruccio Fazio) Settore C, piano 2 Per prenotazioni medicina nucleare: Tel. 02.2643.2758 Per prenotazioni PET: Tel. 02.2643.2218 Prenotazioni online su: http://www.sanraffaele.org E-mail: mednuc@hsr.it (per informazioni sul Servizio di Medicina Nucleare e Centro PET non reperite sul sito http://www.sanraffaele.org) Tomoterapia/Servizio di Radioterapia Tel. 02.2643.3539 Fax 02.2643.5451 E-mail: tomoterapia@hsr.it Sito web: http://www.tomoterapia.it |
Marina Palmieri
-----------------------------
- Bollettino Cardiologico N. 136 Ottobre 2005
- Sicilia Sera 31 Dicembre 2005
< Back to Area Salute/Divulgazione Scientifica: Selezione e Indice
(articoli, servizi, interviste)
●
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
●
▀▄▀▄▀▄▀
Mappa CATALOGO - Libri,
DVD, CD - CERCA
per ARGOMENTO e per TEMI SPECIFICI >>>
Libri, DVD, CD ▼ |
In evidenza: > PNL |
|
Alcuni Titoli PNL 1)
Calma e
Concentrazione (Videocorso DVD) 2)
Neuromarketing 3)
PNL è libertà 4)
Mappe Mentali 5)
Risveglia la Tua
Eccellenza (PNL) |
▀▄▀▄▀▄▀
www.COMUNICARECOME.it Resp.:
Marina Palmieri All rights reserved - Tutti i diritti riservati |
Back to Home
Back to Inizio pagina corrente