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Società
> Sicurezza stradale > Prevenzione incidenti Da questa pagina un
appello di Comunicarecome.it: Ciclisti, fate attenzione soprattutto quando è buio! Una luce sulla bicicletta e/o un giubbetto fluorescente possono fare la differenza ed evitare pericolosi incidenti! Troppo spesso quando è buio, sulle strade provinciali e
addirittura sulle strade statali, capita di notare persone che circolano su
biciclette prive di qualsiasi luce. Un comportamento molto pericoloso,
questo, sia per sé sia per gli altri, giacché al buio è piuttosto difficile -
anche adottando la massima attenzione e guidando con cautela - rendersi conto
con buon anticipo della presenza in strada di tali ‘ciclisti’. Non è raro,
peraltro, il fatto che molti di questi ultimi trascurino di tenersi al
margine della strada. Il rischio di un simile
comportamento nella circolazione stradale è, ovviamente, altissimo. Eppure basterebbe poco per
ridurlo: basterebbe, appunto, dotare la propria bicicletta delle apposite
luci (una anteriore, l’altra posteriore) e, meglio ancora, dotarsi dell’apposito
giubbetto colorato (di quelli, gialli o arancioni, che per intenderci devono avere in
auto i guidatori per ogni occasione di emergenza), naturalmente avendo cura
di indossarlo ogni volta che, dopo l’ora del tramonto, si sale sulla
bicicletta e si percorrono strade pubbliche, incluse quelle a medio o lieve
traffico. Su questo stesso argomento, si
invitano tutti i visitatori di Comunicarecome.it a esprimere la propria
opinione (email: postmaster@comunicarecome.it), anche possibilmente
narrando eventuali casi di pericolo sventato all’ultimo momento: pericolo
che, proprio con un pizzico di attenzione in più anche da parte dei ciclisti,
avrebbe potuto essere “neutralizzato” sin dall’inizio, evitando agli uni e
altri (i ciclisti stessi e, dall’altra parte, i conducenti di veicoli
motorizzati, ossia automobilisti, motociclisti, conducenti di taxi, autobus e
simili) un tremendo spavento. E, ancora, auspicabilissimo è il coinvolgimento di televisioni, radio, carta stampata per sensibilizzare quante più persone su questo stesso argomento - forse apparentemente “controcorrente”, ma sicuramente troppo sottaciuto - proprio per ricordare che con un po’ di buon senso in più è realisticamente possibile ridurre il rischio di certi incidenti notturni sulle strade. |
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ICE, acronimo di "In Case of
Emergency" - "In Caso di Emergenza" - è lo pseudonimo
internazionale sotto il quale sarebbe utile segnare sul proprio telefono
portatile il numero telefonico della persona da contattare in caso d'urgenza. L'idea è stata lanciata operatori delle ambulanze: una sollecitazione importante, nata dalla constatazione che molto spesso, pur avendo le vittime di incidenti (ossia i feriti) un telefono portatile con sé, gli stessi operatori non sanno chi contattare, non potendolo individuare tra la lunga serie di numeri memorizzati sul telefono stesso. In caso vi fossero più persone da
contattare si potranno utilizzare più pseudonimi "ICE", per
esempio: ICE1, ICE2, ICE3, e così via. Un semplice accorgimento, questo, che potrebbe ovviamente essere utile anche in tutti gli altri casi di soccorso (quindi anche da parte di polizia, pompieri e altre figure di soccorritori). Nota: un vivo ringraziamento alla redazione di Managerzen.it per aver messo in evidenza l'utilità della stessa proposta "ICE" e per il suo invito a far circolare il messaggio di modo che questo comportamento rientri nei comportamenti abituali. |
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Società
> Incolumità delle persone e degli animali > Campagna "BOTTI? NO, grazie!" Campagna
"Botti? NO, grazie!" [ Per l’incolumità delle
persone e degli animali ] CAMPAGNA "BOTTI?
NO, GRAZIE!" Iniziativa: Fondo Amici di Paco - www.amicidipaco.it Tra i punti-chiave: -
rumore dei
“botti” e conseguenze anche molto gravi per la salute fisica e/o psichica; -
incolumità
delle persone e degli animali; -
pericoli di
fuga, rischi per la strada; - quali attenzioni e precauzioni è possibile mettere in pratica.
Riferimenti utili: Fondo Amici di Paco, Associazione Nazionale per la Tutela dei Cani, Organizzazione di Volontariato O.N.L.U.S. - 25080 Padenghe sul Garda (BS) - Italy Tel. +39 030 9903142 Fax +39 030 5109170 -
Sito Internet: www.amicidipaco.it - mail: paco@amicidipaco.it |
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Società > Campagne
di prevenzione Campagna di prevenzione contro il fenomeno delle truffe agli anziani: "SE
HAI UN DUBBIO CHIAMA SUBITO IL 113" Nota: Un'iniziativa nata e attivata
nell'estate del 2006, ma che ci teniamo qui a evidenziare dacché le
raccomandazioni in essa contenute per proteggere le fasce di popolazione più
deboli dai raggiri dei malintenzionati sono - naturalmente - sempre
valide: in ogni giorno, ogni stagione, ogni anno. == Altro in BOX >>> #raccomandazioni #anziani #protezione
#cautele |
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BOX |
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2006 - Campagna di prevenzione contro il fenomeno delle truffe agli anziani:
"SE HAI UN DUBBIO CHIAMA SUBITO IL 113". Obiettivo di questa campagna di prevenzione 2006, promossa dalla Polizia e dal Segretariato sociale Rai: invitare gli anziani a condividere i propri dubbi con la Polizia; aiutarli a difendersi dai raggiri di chi cattura la loro fiducia per poi derubarli; evitare il rischio delle pesanti conseguenze psicologiche scaturite dalle truffe stesse; superare il senso di sconforto e di vergogna, e quindi denunciare il fatto. Il messaggio dell'iniziativa è stato veicolato alla popolazione tramite un agile spot trasmesso durante l'estate sulle tre reti Rai: "Se hai un dubbio chiama subito il 113. Saremo da te per aiutarti!" Torna su ^ |
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Chi sono i campioni della resistenza psicologica e come fanno a convivere felicemente con lo stress Pietro trabucchiPossiamo imparare a gestire lo stress. E nella nostra cultura c’è un ambito che può promuovere in modo strutturale la resilienza: il mondo dello sport che può essere utilizzato come metafora, ma anche come disciplina da cui mutuare metodologie ed esperienze, come fa Pietro Trabucchi in questo libro che sarà di aiuto a tutti coloro che vogliono vivere e non lasciarsi vivere. Noi siamo costruiti per convivere quotidianamente con lo stress. A questo scopo possediamo dentro di noi, come un dono, un insieme di risorse che abbiamo ereditato dal passato e che costituiscono la nostra «resilienza». Ed è la resilienza la norma negli esseri umani, non la fragilità; la resilienza psicologica, ovvero la capacità di persistere nel perseguire obiettivi difficili, fronteggiando in maniera efficace le difficoltà che ci si presentano. L’individuo resiliente ha una serie di caratteristiche psicologiche inconfondibili: è un ottimista e tende a «leggere» gli eventi negativi come momentanei e circoscritti; ritiene di possedere un ampio margine di controllo sulla propria vita e sull’ambiente che lo circonda; è fortemente motivato a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato e di fronte a sconfitte e frustrazioni tende a non perdere la speranza. Ma la notizia migliore è che resilienza può essere potenziata. Pietro Trabucchi - È uno psicologo che si occupa da sempre di prestazione sportiva, in particolare di discipline di resistenza. Ha seguito la Squadra nazionale di Sci nordico Torino 2006 e attualmente lavora con la Squadra nazione Vancouver 2010. Da molti anni opera con le Squadre nazionali di Triathlon. Autore di diversi libri, collabora con l’Università di Verona, con il Centro di ricerca in Bioingegneria e Scienze motorie dell’Università di Trento e con l’Istituto di Scienze dello Sport di Roma. Si è occupato di formazione in varie aziende sul tema della gestione dello stress. Appassionato di sport di resistenza e di alpinismo, per dimostrare la validità concreta delle sue teorie ha ultimato due volte l’Ultra Trail del Monte Bianco, ha scalato l’Everest dal versante Nord in occasione della spedizione «Everest Vitesse» e ha corso non-stop i 205 chilometri della Nove Colli Running. |
Roberto Pinotti |
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