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CHIROPRATICA: IL PRINCIPIO DI
BASE
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AIC - Associazione Italiana Chiropratici Rif.: SETTIMANA DELLA CHIROPRATICA 2008 <><><> Nell'anno 2008, la Settimana della Chiropratica è dedicata in particolare all'individuazione di conseguenze da colpo di frusta <><><> |
Dal 20 al 25 OTTOBRE 2008, AL VIA LA SETTIMANA DELLA CHIROPRATICA >> |
CHIROPRATICA: IL PRINCIPIO DI BASE >> La Teoria della Capacità Innata >> - La Sublussazione >> - Chiropratica e Prevenzione >> L’Associazione Italiana Chiropratici (AIC) >> - Numero Verde e sito dell’AIC >> Chiropratico: quale preparazione >> -
L’approccio del Chiropratico >> |
IL COLPO DI FRUSTA E LA CHIROPRATICA >> Cos’è il colpo di frusta
>> -
Conseguenze diverse da caso a caso
>> -
Perché consultare un Chiropratico >> |
CHIROPRATICA: IL PRINCIPIO DI BASE La Chiropratica cura il malato e non la malattia
e il suo intervento consiste innanzi
tutto nell'identificazione delle cause che hanno determinato la comparsa
del sintomo. Viene definita una “disciplina olistica”, perché considera
l’uomo nella sua interezza, teorizzando che l’equilibrio di una persona sia
come un triangolo equilatero, i cui tre lati coincidono con i tre aspetti
fondamentali dell’essere umano: biochimico, strutturale, psicologico.
L’ipotesi di fondo vuole che la condizione di salute sia buona
solo quando esiste armonia tra questi tre aspetti e che, quindi, malesseri e
dolori (malattia) siano in relazione con un indebolimento di uno di essi,
cioè con una disarmonia. LA TEORIA DELLA CAPACITÀ INNATA Uno dei cardini della chiropratica moderna è l’idea che l’organismo
umano abbia una capacità innata di adattarsi al suo ambiente: quando non ci
riesce si instaura uno “stato di non equilibrio”, con potenziale malessere
della persona. Il non ricorso ai
farmaci o ad altri presidi terapeutici proprio della chiropratica nasce dalla
convinzione che simili sussidi possano interferire con i naturali processi di
ricerca dell’equilibrio. Per contro, queste dinamiche possono essere favorite
agendo a scopo correttivo sul sistema neuro-muscolo-scheletrico. In sintesi, la chiropratica ha la
funzione di sollecitare la capacità innata dell’organismo di ritornare in
condizioni di equilibrio. Ecco allora che la chiropratica può essere
definita un sistema di cura non delle malattie, ma degli equilibri della
persona, intesa non già come un insieme di organi tra loro distinti, ma come
un unicum in cui tutte le funzioni
sono strettamente collegate tra loro. La chiropratica utilizza le risorse
stesse dell’organismo, senza nulla aggiungere, per esempio somministrando
farmaci, e senza nulla togliere, per esempio impiegando il bisturi
chirurgico. L’arte della chiropratica è
essenzialmente la rimozione della “sublussazione”, lì dove con questo termine
si intende un’ interferenza neuro-fisiologica che esplica un effetto negativo
sulla forza vitale dell’organismo e sul suo equilibrio. L’arte manuale del chiropratico,
guidata dalle competenze scientifiche e da un comportamento razionale
standardizzato dal suo curriculum
studiorum, rimuovendo le
sublussazioni favorisce l’auto-guarigione. Le
tecniche manuali adottate dal chiropratico, che di volta in volta le
seleziona in base al singolo caso, sono definite “aggiustamento”.
L’aggiustamento non è doloroso, né espone a particolari rischi e, in linea di
massima, viene effettuato su punti specifici della colonna vertebrale. Le
tecniche manuali sono numerose e vanno dallo sfioramento leggero,
all’esercizio di una pressione più o meno moderata. Alcune di esse sono
controindicate in caso di fratture recenti e di tumori ossei. La maggior parte delle persone si rivolge al chiropratico
a dolore già insorto, poiché è poco noto che la chiropratica ha anche
un’efficacia preventiva. La ragione è semplice: le disfunzioni dell'apparato
neuromuscoloscheletrico, su cui la metodica agisce, possono essere presenti
prima della comparsa dei sintomi. Per questo, una volta risolto il disturbo,
il chiropratico consiglia di sottoporsi a una visita di controllo almeno una
volta all’anno, allo scopo di ridurre il rischio che il dolore ricompaia. In
generale, una seduta periodica dal chiropratico potrebbe essere di giovamento
per chiunque, in quanto favorisce la salute di tutto l’organismo, aiutando a
prevenire problemi dell’apparato neuromuscoloscheletrico, come mal di schiena
e mal di testa, anche dovuti all’accumulo di stress. L’ASSOCIAZIONE ITALIANA CHIROPRATICI (AIC) L’Associazione Italiana
Chiropratici (AIC) è nata nel 1974 a Genova, dove tuttora ha sede. Oggi conta
circa 200 iscritti che operano su tutto il territorio nazionale. L’AIC accetta
come soci solo i chiropratici che hanno conseguito il diploma di laurea di
“Dottori in Chiropratica” (vedi riquadro “Chiropratico: quale preparazione”)
e persegue l’obiettivo di stabilire e mantenere gli standard educativi, etici
e di competenza professionale giudicati necessari allo svolgimento
dell’attività di chiropratico e, di fatto, irrinunciabili per garantire agli
utenti di ottenere prestazioni di qualità. L’AIC, come
del resto tutte le altre associazioni del mondo riconosciute dal World
Federation of Chiropractic (Federazione Mondiale di Chiropratica che ha per
interlocutore l’Organizzazione mondiale della sanità), organizza corsi di
aggiornamento post laurea che i chiropratici iscritti sono obbligati a
frequentare, pena la perdita della qualifica di soci. L’AIC si pone
come portavoce ufficiale e rappresentante della professione Chiropratica in
Italia e collabora con tutte le organizzazioni a essa affini presenti in
tutto il mondo. In particolare, fa parte dell’European Chiropractors’ Union
(E.C.U.), associazione nata nel 1932 come elemento di aggregazione tra le
varie associazioni nazionali già esistenti in Europa e che attualmente
riunisce e collega 18 Associazioni Nazionali e rappresenta l’Europa presso la
World Federation of Chiropractic. L’AIC
promuove sia rapporti di collaborazione tra i chiropratici e altri
professionisti del settore sanitario, sia la ricerca scientifica nel settore
della clinica chiropratica, mirando a rendere l’attività chiropratica una
professione distinta, ben definita e autonoma. L’AIC assicura ai cittadini italiani di poter beneficiare dei servizi
di chiropratici qualificati, in quanto appunto ammette al suo interno solo
chiropratici laureati. NUMERO VERDE E SITO DELL’AIC: 800017806 (l’operatore
fornisce nomi e indirizzi dei
chiropratici associati, informazioni sugli scopi e l’efficacia della
chiropratica e indicazioni sui college riconosciuti in cui è possibile
laurearsi). L’indirizzo del sito è: www.chiropratica.it
CHIROPRATICO:
QUALE PREPARAZIONE Il
titolo che abilita a effettuare l’assistenza chiropratica non si può ottenere
in Italia, perché nel nostro Paese non esiste ancora un iter di studio mirato
all’esercizio di questa professione. Questo spiega il pericoloso proliferare
di personaggi che millantano di essere chiropratici, pur in assenza di un
titolo di studio specifico, conseguibile solo all’estero. Attualmente per diventare chiropratici, o,
meglio, DOCTOR OF CHIROPRACTIC, è necessario frequentare i college, presenti
per esempio negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Francia, Canada, Nuova
Zelanda, dove l’iter di studio che porta alla laurea è adeguato agli standard
indicati dalla Federazione Mondiale di Chiropratica (World Federation of
Chiropractic), che ha per interlocutore l’Organizzazione Mondiale della
Sanità. Tutti i diplomi di laurea degli iscritti all’AIC sono stati
conseguiti all’estero: è importante
quando ci si rivolge a un chiropratico accertarsi che sia in possesso di
titolo. L’APPROCCIO DEL CHIROPRATICO
Il chiropratico ha un approccio che si articola in tre
fasi: ·
L’anamnesi: consiste nella raccolta di
informazioni sulla storia del paziente a partire dalla sua nascita (malattie,
interventi chirurgici, farmaci assunti, eventi traumatici per la psiche, come
lutti e divorzio). ·
La valutazione: consiste nella presa in
visione di eventuali indagini strumentali, come radiografie, risonanza
magnetica, tac, ecografie, effettuate sull’apparato osteomuscoloscheletrico
del paziente. ·
L’indagine fisica: consiste in un
accurato controllo dell’atteggiamento posturale e della colonna vertebrale,
le cui eventuali anomalie di struttura possono influenzare o causare il
problema in atto. A questo proposito va sottolineato che i dottori in
chiropratica studiano per anni la “palpazione dinamica”, che è l’arte di
esaminare le strutture del corpo attraverso il tatto e il movimento. |
Fonte: AIC - ASSOCIAZIONE
ITALIANA CHIROPRATICI - Numero Verde 800017806 - www.chiropratica.it |
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