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Amnesty - PREMIO AMNESTY ITALIA 2009
- VINICIO CAPOSSELA vince il PREMIO AMNESTY ITALIA 2009 con il brano “LETTERE DI SOLDATI” |
Comunicato stampa :: VINICIO CAPOSSELA
VINCE IL PREMIO AMNESTY ITALIA 2009 CON IL BRANO "LETTERE DI
SOLDATI" :: La premiazione di Vinicio Capossela
avrà luogo a Villadose (Rovigo), nel corso della serata finale della
dodicesima edizione del concorso musicale dal vivo “Voci per la libertà – Una
canzone per Amnesty”, in programma dal 16 al 19 luglio 2009. «Ho iniziato a scrivere questa
canzone al tempo della prima guerra del Golfo» – ha dichiarato Vinicio
Capossela. «Tutti noi tremavamo, era la prima volta che la guerra dava
l’impressione di arrivare in casa di ognuno, in diretta, per mezzo della
televisione, rendendoci partecipi come a un evento. Quella sera, al Teatro
Storchi di Modena, Ivano Fossati concluse il suo concerto cantando “Il
disertore” di Boris Vian. Io tornai a casa, pensavo a tutta questa gente
sull’orlo della catastrofe. Ognuno si sentiva impaurito qui più che al
fronte. Dunque fui vittima, come tutti, della Paura, la Paura minacciata ad
arte, che da sempre trova la più grande cassa di risonanza.» «Anni sono passati e a quella guerra
ne sono seguite altre, per quanto possibile ancora peggiori» – ha aggiunto
Capossela. «Dopo la Paura, ho voluto provare a mettere a fuoco
l’impersonalità dell’uccidere. La gente che salta in aria da lontano, senza
vedersi. E soprattutto il meccanismo della regola d’ingaggio. Il regolamento
dell’uccidere. Lo stabilire quando è legale ammazzare. La freddezza della
tecnologia delle armi. L’applicazione della chirurgia per cambiare i pezzi rotti,
i crani, gli arti a chi salta in aria. L’ho fatto a mezzo di una canzone e di
un battito del cuore, cercando di rendere oggettivamente la negazione
dell’uomo, l’affidare la sua anima alle lettere. Le lettere, più vere di ogni
retorica, che sono quelle che non arrivano a destinazione, nella grande Paura
videodiffusa. Una canzone non è nulla confrontata a quanto fanno le persone
che lavorano in organizzazioni come Amnesty International. Dunque ringrazio
Amnesty International per il lavoro che svolge e per l’attenzione che ha
dedicato al mio.» «La canzone “Lettere di soldati” di
Vinicio Capossela ci racconta immagini di guerra crude e realistiche, prive
di ogni retorica romantica e senza alcuna traccia di eroismo» – ha affermato
Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.
«Descrive la guerra come luogo della spersonalizzazione assoluta e ci porta
in una dimensione in cui l'uomo perde la propria identità e umanità. Amnesty
International e Voci per la libertà hanno conferito il Premio Amnesty a
questo brano perché porta a riflettere sulla negazione dei diritti umani
implicita in ogni guerra, in questo primo decennio del XXI secolo ancora
attraversato da conflitti sanguinosi e spesso, apparentemente, senza
soluzione.» Ulteriori informazioni
Prima di
Vinicio Capossela, hanno vinto il Premio Amnesty Italia Daniele Silvestri
(“Il mio nemico”, 2003), Ivano Fossati (“Pane e coraggio”, 2004), Modena City
Ramblers (“Ebano”, 2005) e Paola Turci (“Rwanda”, 2006), Samuele Bersani (“Occhiali
rotti”, 2007) e i Subsonica (“Canenero”, 2008). Gli
altri nove brani in concorso quest’anno erano: “Cambiami il destino” di Ania,
“Non mettere le mani in tasca” di Caparezza, “Multumesc” di Cisco , “Il sogno
di Mhedy” dei Folkabbestia, “La guerra dell’acqua” di Ivano Fossati, “Kabul”
di Flavio Oreglio e I Luf, “Radio Conga” dei Negrita, “Il giorno in cui
vennero gli aerei” degli Yo Yo Mundi e “Quasi tutti” di Massimo Zamboni. Della
giuria che ha selezionato le proposte pervenute alla segreteria di “Voci per
la liberta”, hanno fatto parte: Gio'
Alaimo (Il Gazzettino), Alessandro Besselva Averame (Mucchio), Silvia
Boschero (Radio Rai), Marco Cavalieri (Radio Città Aperta), Valerio Corzani
(Radio 3, il manifesto), Maria Cuffaro (Rai Tre), Luca D'Alessandro
(MusicBoom), Fabio De Luca (Rolling Stone), Cinzia Fiorato (Rai Uno),
Gabriele Guerra (Freequency), Ezio Guaitamacchi (Jam), Federico Guglielmi
(Mucchio), Andrea Laffranchi (Corriere della Sera), Michele Lionello (Voci
per la Libertà), Carlo Mandelli (QN - Quotidiano Nazionale, Il Giorno),
Riccardo Noury (Amnesty International - Sezione Italiana), Diego Pinamonte
(Smemoranda.it), Paolo Pobbiati (Amnesty International - Sezione Italiana),
Valeria Rusconi (Gruppo Espresso), Giordano Sangiorgi (MEI), Mauro
Santoriello (MTV), Gianni Santoro (XL), Stefano Starace (A Rivista), Renzo
Stefanel (Rockit), John Vignola (Vanity Fair, Radio 1), Savino Zaba (Rai Uno
e Radio 2), Franco Zanetti (Rockol).
UFFICIO STAMPA PREMIO AMNESTY ITALIA E VOCI PER LA
LIBERTA’ Glitter & Soul di Alessandro Besselva Averame ed Elisa Orlandotti Alessandro: 333 9846272; Elisa: 349 5520417 alessandro@glitterandsoul.com elisa@glitterandsoul.com UFFICIO STAMPA AMNESTY INTERNATIONAL Tel. 06/4490224 – 348 6974361 press@amnesty.it
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