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Amnesty < OLTRE 200 ERITREI IN LIBIA A RISCHIO DI RINVIO FORZATO: AMNESTY INTERNATIONAL LANCIA UN APPELLO AL GOVERNO DI TRIPOLI > |
■ APPELLO
- SOTTOSCRIZIONE >>> ■ Rapporto sui
diritti umani in Libia in lingua inglese >>> |
Comunicato stampa CS64-2010
AMNESTY INTERNATIONAL LANCIA UN APPELLO AL GOVERNO DI
TRIPOLI
della
Libia di non rimpatriare in Eritrea un gruppo di oltre 200 eritrei che si
trovano attualmente nel centro di detenzione di Sabha, nel sud della
Libia, in condizioni drammatiche. Se rinviate in Eritrea, queste persone
rischiano di subire la tortura, punizione riservata ai colpevoli di
‘tradimento’ e diserzione. Secondo
informazioni ricevute da Amnesty International, all’alba del 30 giugno
un centinaia di soldati e poliziotti libici, pesantemente armati, hanno
fatto irruzione nel centro di detenzione di Misratah, situato nel nord del
paese. Dopo aver effettuato un pestaggio, che ha costretto al ricovero
14 detenuti, i funzionari libici hanno caricato oltre 200 eritrei su due
container e li hanno trasportati a Sabha. Nelle
settimane precedenti, ai migranti eritrei detenuti a Misratah era stato
chiesto di compilare un formulario concernente dati biografici, data di
partenza dall’Eritrea, lunghezza della permanenza in Libia e l’eventuale
desiderio di rientrare nel paese. Quest’ultima domanda aveva messo in
allarme molti dei migranti che, temendo che tali informazioni sarebbero
state trasmesse alle autorita’ eritree in vista del rimpatrio, avevano
rifiutato di riempire il modulo. Le
condizioni del centro di detenzione di Sabha sono drammatiche: oltre al sovraffollamento,
l’acqua e il cibo sono insufficienti e i servizi igienici
inadeguati. Amnesty
International ha pertanto sollecitato il governo della Libia a non rinviare
forzatamente in Eritrea gli oltre 200 cittadini eritrei, rispettando
in questo modo il principio internazionale del ‘non respingimento’
verso paesi in cui una persona potrebbe essere a rischio di subire
tortura o altre forme di maltrattamento o dove ‘la sua vita, l’integrita’
fisica e la liberta’ personale potrebbero essere minacciate’. L’organizzazione
per i diritti umani ha anche chiesto alle autorita’ di Tripoli
di fornire acqua, cibo e servizi igienici adeguati, nonche’ cure mediche
ai detenuti che ne necessitino. L’azione urgente al governo della
Libia puo’ essere
sottoscritta all’indirizzo: http://www.amnesty.it/Libia_Eritrea_rimpatrio_forzato Il
rapporto sui diritti umani in Libia in lingua inglese puo’ essere scaricato dall’indirizzo: http://www.amnesty.it/Libia_riforme_ferme_ne_soffrono_diritti_umani
|
Rif.:
Amnesty International Italia – www.amnesty.it |
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