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Amnesty Giornata internazionale degli scomparsi; Amnesty: ratificare la nuova Convenzione e agire concretamente. |
Comunicato stampa CS109-2009
AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE A TUTTI I GOVERNI DI
RATIFICARE LA NUOVA CONVENZIONE E AGIRE CONCRETAMENTE PER PORRE FINE ALLE SPARIZIONI IN TUTTO IL MONDO attesa
potrà durare tutta l’esistenza, ignorare dove quella persona si trovi e
persino se sia ancora in vita, dopo aver bussato a tutte le porte senza
aver avuto risposta: questa è la vita delle famiglie degli scomparsi
in ogni parte del mondo. La Giornata internazionale degli scomparsi,
che ricorre domenica 30 agosto, è l’occasione per ricordare la loro
lotta e richiesta di giustizia. Centinaia di migliaia di casi di
sparizioni forzate rimangono irrisolti e a questi
si aggiungono nuovi casi ogni anno. Le sparizioni forzate continuano
a essere usate dai governi come strumento di repressione per mettere
a tacere il dissenso, eliminare gli oppositori, perseguitare gruppi
etnici, religiosi e politici. Sono un crimine che si nutre del silenzio,
ponendo le vittime al di là della protezione della legge, celando
il loro destino e nascondendo l’identità dei responsabili. Molte delle
vittime di sparizione forzata vengono torturate e uccise. Ma, come sottolinea Amnesty
International, la comunità internazionale ha un nuovo
strumento per combattere questo scandalo: la Convenzione internazionale
per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate,
adottata nel 2006 ma non ancora entrata in vigore, potrebbe fare la
differenza. Questo
trattato obbliga gli stati a introdurre il reato di sparizione forzata
nella legislazione nazionale, a proteggere i testimoni e a perseguire
sul piano penale ogni persona coinvolta; riconosce il diritto delle
famiglie a conoscere la verità e a ottenere la riparazione del danno;
chiede agli stati di prevenire le sparizioni forzate mediante rigorose
garanzie a tutela delle persone private della libertà, di svolgere
ricerche sugli scomparsi e, qualora risultino deceduti, di individuarne
i resti e restituirli alle famiglie; infine, chiede agli stati di
avviare procedimenti penali nei confronti di presunti autori di sparizioni
forzate nel proprio territorio, a prescindere da dove il crimine
sia stato commesso, oppure di estradarli verso un altro stato o di
consegnarli a un tribunale penale internazionale. Affinché la Convenzione entri in
vigore, dando così una prospettiva alle famiglie
che ancora cercano i propri cari, occorrono solo altre sette ratifiche.
Amnesty International chiede a tutti i governi di celebrare la Giornata
internazionale degli scomparsi dando massima priorità alla ratifica
e annunciando quando questa verrà approvata. La 64ma
Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si apre a New York il 15
settembre,
offrirà ai governi un’opportunità importante per farlo. Ulteriori
informazioni La
Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni
forzate, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20
dicembre 2006, è stata finora ratificata da 13 stati. Il numero di ratifiche
necessarie per la sua entrata in vigore è di 20 stati. L'Italia l'ha
firmata il 3 luglio 2007, ma deve ancora ratificarla.
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Fonte: Amnesty International Italia –
amnesty.it |
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Alla piccola Pomo è stata rubata l'infanzia: costretta fin dalla più tenera età a subire la violenza arbitraria del padre e ad assistere a quella sull'adorata madre, si difende indurendo il proprio cuore. L'odio monta dentro di lei e l'unica cosa di cui è certa è di non volere mai, in futuro, vivere come la madre, schiava di un uomo. Decide allora, ancora bambina, di diventare monaca. Entrata nel monastero buddista di Nagi Gompa con il nome di Ani Chöying Drolma, sotto la guida del maestro Tulku Urgyen Rinpoché riesce ad abbandonare l'odio, il disprezzo e il rancore e ad aprirsi alla compassione e all'amore per gli altri. La nuova serenità richiede un impegno costante, che Chöying esprime con la sua bellissima voce, cantando i mantra della tradizione contemplativa buddista. La sua determinazione e l'aiuto di un musicista statunitense, ospite del monastero, fanno il resto: Chöying diventa una star internazionale della musica, che usa la voce per la libertà delle donne.
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