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Comunicato Campagna
nazionale di sensibilizzazione “Non un
mio crimine ma una mia condanna” I
diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini Bambinisenzasbarre
lancia dal 20 novembre 2016 al 20 dicembre 2016 la Campagna nazionale di
sensibilizzazione “Non un mio crimine ma una mia condanna, i diritti dei
grandi iniziano dai diritti dei bambini”, per promuovere la prima “Carta dei
figli dei detenuti”, rinnovata lo scorso settembre dal ministro Orlando,
dalla Garante dell’Infanzia Albano e da Bambinisenzasbarre, per portare
all’attenzione il tema dei 100mila bambini che entrano ogni giorno ogni anno
in carcere per mantenere il legame con i propri genitori, e che oggi vedono
riconosciuti i propri bisogni trasformati in diritti. L’Italia è la prima in
Europa ad avere un documento che impegna il sistema istituzionale del nostro
Paese e la società civile a confrontarsi con la presenza in visita del
bambino in carcere, e con il peso che la detenzione del proprio genitore
comporta. Noi
diciamo che “I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”. La
campagna inizia il 20 novembre 2016, ricorrenza della Giornata Mondiale dei
diritti dell’Infanzia. Quest’anno l’Italia festeggia un’occasione speciale:
il 25esimo anniversario della ratifica della Convenzione dei diritti
dell’infanzia dell’Onu. Il
carcere, pur essendo un luogo che i bambini sentono estraneo, minaccioso e
potenzialmente traumatico è lo spazio che devono necessariamente frequentare
per mantenere il legame con il proprio genitore, un legame fondamentale per
la loro crescita. Un rapporto che si fonda sugli aspetti affettivi della
relazione che rimangono intatti, e tali devono rimanere, e non sono legati al
reato commesso dal genitore ed alla sua colpa. Il figlio continua ad amare il
padre in carcere e ad essere amato. “Sono
bambini che vivono con un segreto perché hanno il papà in carcere e per
questo vengono emarginati. Dobbiamo contrastare questa esclusione e liberarli
dal peso della vergogna, è una responsabilità sociale a cui siamo tutti
chiamati a rispondere” afferma Lia Sacerdote, presidente di
Bambinisenzasbarre. L’interruzione
dei legami affettivi tra figli e genitori detenuti, come statisticamente
provato, può incrementare fenomeni di abbandono scolastico, devianza
giovanile, illegalità, disagio sociale e aumentare i casi di detenzione tra i
figli di genitori detenuti. La sicurezza sociale passa quindi anche dal
mantenimento dei legami affettivi. Sostenere
il genitore detenuto a svolgere il proprio ruolo di mamma o papà è anche un
intervento di prevenzione sociale a vantaggio non solo della comunità, ma
anche della persona reclusa che – una volta terminato il suo percorso – torna
più raramente a commettere reati (recidiva) rispetto a chi nel corso della
detenzione non ha mantenuto il legame con la propria famiglia. Nel
corso della campagna Bambinisenzasbarre organizza, con il sostegno del
Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria del Ministero della
Giustizia, la seconda edizione della “Partita di calcio Bambinisenzasbarre”
tra detenuti con o senza figli all’interno delle carceri in tutto il
territorio nazionale (nella foto la
partita giocata nel 2015 nel carcere di San Vittore, Milano, con il sostegno
di Lega B Solidale). L’esperienza della Carta
dei figli dei detenuti ha portato l’Italia a essere capofila a livello
internazionale. L’Intergruppo del Parlamento Europeo per i diritti
dell’infanzia ha deciso di proporre formalmente che la Carta dei figli dei
detenuti italiana sia adottata da tutti i Paesi dell’Unione Europea. In
queste settimane i deputati del Parlamento Europeo stanno raccogliendo le
firme necessarie alla Dichiarazione Scritta n.84, per avviare l’iter di
adozione della Carta italiana. Passaggio cruciale è la presentazione, il
prossimo 30 novembre (2016 – n.d.r.) a Bruxelles, della Carta ai deputati
europei da parte di Bambinisenzasbarre e dal Ministero di Giustizia del
nostro Paese. La deadline per raggiungere il quorum delle adesioni è il 12
dicembre. Anche la rete Cope (Children of Prisoners
Europe), costituita da 21 Ong di altrettanti Paesi (Bambinisenzasbarre fa
parte del board), ha chiesto, attraverso i suoi membri, che i rispettivi
governi adottino una Carta simile a quella italiana. Per sostenere le attività di Bambinisenzasbarre è
possibile donare visitando il sito dell’Associazione (http://www.bambinisenzasbarre.org/) o scaricare l’app Satispay. |
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Bambinisenzasbarre
= Campagna nazionale di sensibilizzazione > “NON UN MIO CRIMINE MA UNA MIA
CONDANNA” - I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini ▲ |
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● Associazione
Bambinisenzasbarre Onlus
/ associazione@bambinisenzasbarre.org / www.bambinisenzasbarre.org |
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