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Omaggio a Leda Colombini > «UNA LEGGE PER LE DETENUTE MADRI» - "Ancora bambini in carcere? Perché?"  

 

Note Bambinisenzasbarre (Associazione Bambinisenzasbarre Onlus - www.bambinisenzasbarre.org):

«Questa intervista è stata rilasciata nel 2008 per il numero zero di News, la newsletter di Bambinisenzasbarre, da Leda Colombini sul progetto di legge a tutela del rapporto madri detenute e figli minori,

promosso da lei. La riproponiamo oggi a dimostrazione dell'attualità del problema.»

 

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Correlato.: Convegno “BAMBINI in CARCERE: non LUOGO a procedere” - 29 Marzo 2012   >>

Università degli Studi di Milano, Aula Lauree - Via Conservatorio n. 7, Milano

[ www.bambinisenzasbarre.org - www.terredeshommes.it ]

 

 

 

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Immagine - Rif.: (1 di 2) Bambinisenzasbarre Onlus == > Omaggio a Leda Colombini > «UNA LEGGE PER LE DETENUTE MADRI» - "Ancora bambini in carcere? Perché?" // www.bambinisenzasbarre.org - www.aromainsieme.it // Note Bambinisenzasbarre (Associazione Bambinisenzasbarre Onlus - www.bambinisenzasbarre.org): «Questa intervista è stata rilasciata nel 2008 per il numero zero di News, la newsletter di Bambinisenzasbarre, da Leda Colombini sul progetto di legge a tutela del rapporto madri detenute e figli minori, promosso da lei. La riproponiamo oggi a dimostrazione dell'attualità del problema.» // Nella foto: Leda Colombini # [CONTINUA A PG. 2]

 

 

Immagine - Rif.: (2 di 2) Bambinisenzasbarre Onlus == > Omaggio a Leda Colombini > «UNA LEGGE PER LE DETENUTE MADRI» - "Ancora bambini in carcere? Perché?" // www.bambinisenzasbarre.org - www.aromainsieme.it // Note Bambinisenzasbarre (Associazione Bambinisenzasbarre Onlus - www.bambinisenzasbarre.org): «Questa intervista è stata rilasciata nel 2008 per il numero zero di News, la newsletter di Bambinisenzasbarre, da Leda Colombini sul progetto di legge a tutela del rapporto madri detenute e figli minori, promosso da lei. La riproponiamo oggi a dimostrazione dell'attualità del problema.» # [SEGUE DA PG. 1]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Versione testo

 

 

 

Omaggio a Leda Colombini  1

 

UNA LEGGE PER LE DETENUTE MADRI

 

"Ancora bambini in carcere? Perché?"

 

Era giunta ad un soffio dal voto in aula, ma l'interruzione prematura della legislatura obbliga, per la terza volta, a riavviare il laboriosissimo e impervio iter parlamentare della proposta di legge “Misure a tutela del rapporto madri detenute e figli minori” con la quale si intende modificare nelle leggi vigenti gli ostacoli che ancora impediscono di realizzare l'obiettivo, a parole condiviso da tutti, "Che nessun bambino varchi più la soglia del carcere" che l'Associazione "A Roma, Insieme" persegue da anni con campagne ed iniziative continuative, sia verso le Istituzioni che verso l'opinione pubblica. Infatti la legge n. 40 del 2001 (cd. Legge Finocchiaro), seppur di portata innovativa, di fatto non ha avuto piena applicazione risolvendo solo in parte il problema dei bambini in carcere.

Bambinisenzasbarre Onlus e, oggi la rete RELAIS ITALIA, ha dato sempre il suo appoggio e sosterrà tutta la nuova campagna, monitorando su questo

foglio ogni tappa fino al raggiungimento dell'obiettivo finale per dare una risposta concreta alla condizione delle madri con figli minori che vengono condannate alla detenzione.

Per rinnovare l'interesse sulla questione, le Associazioni di volontariato - che operano nelle carceri dove ci sono madri con i bambini - lo scorso 22 luglio, hanno organizzato alla Camera dei deputati un incontro nazionale "Ancora bambini in carcere, perché?" per discutere le proposte di modifica e ottenere l'impegno dei parlamentari a farle proprie e sostenerle fino ad iter legislativo concluso.

Nel corso del dibattito sono pervenute adesioni e promesse di attenzione che non verranno lasciate cadere. Una recente dichiarazione dell'attuale ministro della Giustizia Angelino Alfano fa pensare che alcune delle nostre richieste possano essere recepite positivamente. L'onorevole Leda Colombini, Presidente di "A Roma, Insieme" ed attualmente anche del Forum Nazionale per la Tutela della salute dei detenuti e delle detenute, ha fatto alcune osservazioni sulla proposta di legge, utili per comprenderne l'impianto e le linee guida.

Come nasce questa proposta?

La presenza di bambini nelle strutture penitenziarie appare come una pratica contraria ai diritti umani, sia nei riguardi dei bambini, sia nei riguardi del genitore. D'altra parte anche l'allontanamento del figlio dalla madre detenuta è dannoso e può arrecare gravi e permanenti traumi al bambino, e se iniziato in età prescolare, può rendere ancora più dolorosa e complessa la reintegrazione del minore nel proprio nucleo familiare. La proposta nasce quindi dall'esigenza di far uscire i bambini dal carcere e di non separarli dalle madri, consentendo alle stesse di scontare la loro pena, o la misura cautelare, in un luogo diverso dal carcere.

I punti qualificanti?

Il primo punto qualificante della proposta è che la recidività non sia più ostativa per poter usufruire di misure alternative al carcere, tenuto conto che attualmente le detenute con figli al seguito sono per lo più rom e straniere più soggette, quindi, a reiterare il reato. Altro punto è quello che l'espiazione della pena, o la misura cautelare, avvenga, come già previsto dall'Ordinamento Penitenziario, in un luogo diverso dal carcere, sia esso la propria abitazione o, in mancanza di domicilio, in luoghi di accoglienza e assistenza.

E nel caso di reati gravi?

Nel caso di reati gravi è prevista l'istituzione di case famiglia protette, come unica forma detentiva applica bile e al di fuori delle strutture penitenziarie pur restando gestite dal Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria.

Consideriamo la detenzione delle madri con prole, presso case famiglia protette una extrema ratio; vorrei far notar che l'impiego di tali strutture riguarderebbe, a ben vedere, un numero limitatissimo di detenute e, pertanto, non rappresenterebbero un onere rilevante per lo Stato.

Le proposte di modifica delle attuali leggi vogliono quindi nel caso di reati gravi, sia in caso di custodia cautelare (art. 2) che nell'ipotesi di espiazione della pena (art. 5) che l'unica forma di detenzione prevista sia la detenzione in case famiglia protette.

Ci si rende conto, infatti, che laddove non possa essere, per vincoli di carattere giuridico, disposta una forma di detenzione più favorevole per la madre ed il figlio - detenzione domiciliare speciale, detenzione in centri di accoglienza nel caso di mancanza di un proprio domicilio - non si può lasciar crescere un bambino in una struttura che per natura è più orientata a dare una risposta puntuale ad esigenze di sicurezza che a prestare attenzione alla crescita del minore.

Sul rinvio della pena?

Scopo della proposta è quello di incentivare per le detenute in gravidanza o madri di prole non superiore a tre anni, il rinvio facoltativo dell'esecuzione della pena.

In particolare l'art. 1 della proposta incide sulla normativa, togliendo quel vincolo ("concreto pericolo della commissione di delitti") che all'art. 147 del Codice Penale rende di difficile applicazione il rinvio facoltativo dell'esecuzione della pena.

In proposito giova rilevare che in ambito carcerario femminile vi è una forte presenza di donne straniere (soprattutto di etnia rom), che più di una volta, vuoi per il contesto sociale in cui sono inserite, vuoi per le condizioni di estrema povertà in cui sono costrette a vivere, hanno commesso più di un reato. Si trotta comunque di condanne riguardanti reati che hanno abitualmente un più basso grado di pericolosità sociale, ma la cui reiterata commissione ostacola di fatto l'applicazione della norma sulla scarcerazione. Impedire concretamente a una grande maggioranza di madri la possibilità di vivere la propria maternità fuori dalle mura degli istituti penitenziari significa da una parte ostacolare un processo di riabilitazione per la donna e dall'altra, opporsi a che i bambini vivano la loro età in un ambiente sicuramente più confortevole rispetto a quello carcerario e più idoneo per la loro crescita psico-fisica.

C'è anche un articolo che riguarda il ricovero del figlio in ospedale.

Coerentemente alla logica per cui i reali destinatari della legge sono i minori, a cui devono essere garantite tutte le opportunità sia psicologiche che fisiche di cui hanno diritto per crescere bene, proponiamo di consentire alla madre detenuta di poter accompagnare il figlio qualora questo abbia l'esigenza di essere portato al pronto soccorso o in ospedale (art. 3). È inimmaginabile pensare che un bambino piccolo possa "affrontare" da solo un ospedale ed essere, di fatto, abbandonato a se stesso.

C'è anche un "punto qualificante" a proposito dei figli stranieri di detenute in Italia, vero?

Ad oggi per gli stranieri presenti in carcere è prevista l'espulsione automatica a fine pena. La nostra proposta, nell'interesse del minore, prevede di valutare di volta in volta il "percorso" del bambino e della madre nel periodo dell'esecuzione penale e nel caso in cui vi sia la concreta possibilità di un inserimento socio-lavorativo, di non procedere all'espulsione per consentirne il reinserimento e non vanificare il lavoro svolto dagli operatori coinvolti (del carcere e del territorio) e dai volontari.

Per garantire l'unità familiare, principio riconosciuto non solo nella nostra Costituzione ma affermato anche da disposizioni di trattati internazionali(*), si vuole con la nostra proposta di legge prevedere un permesso di soggiorno per i figli stranieri di detenute in Italia per poter ottenere il ricongiungimento e poter assicurare la continuità nella formazione psico-fisica del minore.

 

 

1 Questa intervista è stata rilasciata nel 2008 per il numero zero di News, la newsletter di Bambinisenzasbarre, da Leda Colombini sul progetto di legge a tutela del rapporto madri detenute e figli minori, promosso da lei. La riproponiamo oggi a dimostrazione dell'attualità del problema.

 

 

Nota biografica

Da sempre impegnata nella lotta contro le ingiustizie, Leda Colombini a 14 anni entrò nei gruppi di difesa delle donna per l'assistenza ai partigiani e partecipò alla liberazione. Nell'Udi (Unione donne in Italia), conobbe Nilde lotti e la seguì nella sua attività. Agli inizi degli anni cinquanta arrivò ai vertici della Federbraccianti e negli organismi direttivi del partito comunista. Parlamentare per due legislature e più volte consigliere e assessore alla Regione Lazio. Nel volontariato, presidente di "Aroma, Insieme", ha promosso numerosi progetti a favore delle mamme detenute e per i bambini reclusi con le loro madri nel carcere di Rebibbia, dove è morta il dicembre scorso.

 

 

 

 

 

 

  Omaggio a Leda Colombini > «UNA LEGGE PER LE DETENUTE MADRI» - "Ancora bambini in carcere? Perché?"  #  [ rif.: Associazione Bambinisenzasbarre ]  

Note Bambinisenzasbarre (Associazione Bambinisenzasbarre Onlus - www.bambinisenzasbarre.org): «Questa intervista è stata rilasciata nel 2008 per il numero zero di News, la newsletter di Bambinisenzasbarre, da Leda Colombini sul progetto di legge a tutela del rapporto madri detenute e figli minori, promosso da lei. La riproponiamo oggi a dimostrazione dell'attualità del problema.»

Riferimenti utili:

  Associazione Bambinisenzasbarre Onlus  /  Via Castel Morrone, 17 - 20129 Milano  /  tel. +39 02 711 998 - fax +39 02 8738 8862  /  associazione@bambinisenzasbarre.org  /  www.bambinisenzasbarre.org

 

  Associazione "A Roma, Insieme - Leda Colombini"  /  Via Sant'Angelo in Pescheria 35 - 00186 Roma  /  Tel/Fax 06-68.13.60.52  /  aromainsieme@libero.it  /  www.aromainsieme.it

 

 

 

 

Immagine - Rif.: associazione bambinisenzasbarre onlus  /  Via Castel Morrone, 17 - 20129 Milano  /  tel. +39 02 711 998 - fax +39 02 8738 8862  /  associazione@bambinisenzasbarre.org  /  www.bambinisenzasbarre.org - «Cura e sostegno delle relazioni familiari in detenzione»

 

www.bambinisenzasbarre.org

 

 

 

 

 

Convegno

 

 

 

 

“BAMBINI in CARCERE: non LUOGO a procedere”

 

« Riflessioni sulla riforma che avrebbe dovuto far uscire i bambini dal carcere »

 

 

 

 

29 Marzo 2012

 

 

Università degli Studi di Milano – AULA Lauree

Via Conservatorio n. 7, Milano

 

 

 

PROGRAMMA:

 

 

Moderatore: Edoardo Fleischner, Università Statale Milano, giornalista, saggista

 

Saluti e apertura lavori

        Marilena Garavaglia, Comune di Milano

        Lia Sacerdote, Bambinisenzasbarre

        Federica Giannotta, Terre des Hommes

 

I bambini detenuti con la madre

        Giovanna Di Rosa, CSM

        Luigi Pagano, Ministero di Giustizia, Vice Capo Dip. Dell’Amministrazione Penitenziaria DAP

 

La nuova legge

        Valerio Onida, Presidente emerito Corte Costituzionale

        Pasquale Nobile de Santis, Presidente Tribunale di Sorveglianza, Milano

        Matteo Massimi, A Roma Insieme Leda Colombini

 

Le ricadute pratiche della nuova legge oggi

        Francesca Valenzi, Provveditorato Amministrazione Penitenziaria della Lombardia

        Gloria Manzelli, Direttore Carcere San Vittore, Milano

        Mirella Ballarò, Ispettore Carcere Bassone, Como

        Maria Cristina Calle, Psicologa/Criminologa

        Gioia Passarelli, A Roma Insieme Leda Colombini

         Lillo Di Mauro, Consulta Penitenziaria Roma

         Marco Carlizzi, Legalenelsociale

 

 

 

 

 

MAPPA  --  Selezione  --  BambiniSenzaSbarre  --  < BAMBINI in CARCERE >  --  su Comunicarecome.it alle pagine:

 

 

 

 

Comunicato stampa - 30 Marzo 2012

 

«Oggi i bambini in carcere fino a 6 anni.»

«Senza il decreto attuativo per la Legge 62/11 tutti i bambini che condividono con la madre la detenzione rischiano di dover vivere entro le mura del carcere il doppio di quello previsto dalla normativa precedente.»

 

rif.: "BAMBINI in CARCERE: ...non LUOGO a procedere"

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==Convegno==BAMBINI_in_CARCERE__non_LUOGO_a_procedere==Riflessioni_su_riforma==2012330==Oggi-i-bambini-in-carcere-fino-a-6-anni.htm    < ===

 

 

 

 

Comunicato stampa - 29 Marzo 2012

 

«"BAMBINI in CARCERE: ...non LUOGO a procedere"»

«A un anno dalla nuova Legge 61/11 bambini ancora in istituzioni detentive in Italia, anche per la mancanza di un decreto attuativo.»

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==Convegno==BAMBINI_in_CARCERE__non_LUOGO_a_procedere==Riflessioni_su_riforma==2012329==La-nuova-legge_+_Programma.htm    < ===

 

 

 

 

rif.: "BAMBINI in CARCERE: ...non LUOGO a procedere"

Scheda Disciplina madri detenute con bambini

PRIMA DELLA RIFORMA (legge Finocchiaro n. 40/2001) vs CON LA RIFORMA (legge n. 62/2011)

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==Convegno==BAMBINI_in_CARCERE__non_LUOGO_a_procedere==Riflessioni_su_riforma==Scheda_Disciplina_madri_detenute_con_bambini.htm    < ===

 

 

 

 

rif.: "BAMBINI in CARCERE: ...non LUOGO a procedere"

Diritto penale e procedura penale Legge 21 aprile 2011 n. 62

Modifiche al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e altre disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.

(Gazzetta Ufficiale, 5 maggio 2011, n. 103)

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==Convegno==BAMBINI_in_CARCERE__non_LUOGO_a_procedere==Diritto_penale_e_procedura_penale_Legge_21_aprile_2011_n_62.htm    < ===

 

 

 

 

Associazione Bambinisenzasbarre Onlus

«Cura e sostegno delle relazioni familiari in detenzione»

(Mission -- Partner e collaborazioni -- Modello di accoglienza Spazio Giallo -- Trovopapà -- La Casa Gialla -- I corsi di formazione -- La ricerca europea -- Comitato etico)

Bambinisenzasbarre Onlus # Rete Eurochips

 

http://www.comunicarecome.it/_Bambinisenzasbarre_Onlus--Rete_Eurochips.htm    < ===

 

 

 

 

Omaggio a Leda Colombini - INTERVISTA > «UNA LEGGE PER LE DETENUTE MADRI» - "Ancora bambini in carcere? Perché?"

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==intervista_LedaColombini==Una_legge_per_le_detenute_madri--Ancora_bambini_in_carcere--Perche'.htm    < ===

 

 

 

 

"A ROMA, INSIEME - LEDA COLOMBINI"

«L'Associazione di volontariato "A Roma, Insieme - Leda Colombini" è impegnata da oltre 20 anni con le donne del carcere romano di Rebibbia e con i loro figli, che fino all'età di tre anni condividono con le madri la dura esperienza della detenzione. (..)»

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==Convegno==BAMBINI_in_CARCERE=====Associazione_di_volontariato__A_ROMA_INSIEME__LEDA_COLOMBINI.htm    < ===

 

 

 

 

Terre des Hommes

«La Fondazione Terre des Hommes Italia onlus è una organizzazione non governativa che si occupa di aiuto diretto all'infanzia in difficoltà nei Paesi in via di sviluppo, senza discriminazioni di ordine politico, etnico o religioso. Presidente Onorario è l'Onorevole Rita levi Montalcini, Premio Nobel 1986 per la medicina.»

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==Convegno==BAMBINI_in_CARCERE=====TERRE_DES_HOMMES---aiuto_diretto_infanzia_in_difficolta'.htm    < ===

 

 

 

 

Associazione “LEGALE NEL SOCIALE”

«L'associazione è nata nel 2005 dall'iniziativa di un gruppo di avvocati e giuristi con una lunga esperienza di volontariato nel terzo settore

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==Convegno==BAMBINI_in_CARCERE=====Associazione_LEGALE_NEL_SOCIALE---avvocati_e_giuristi---volontariato_nel_terzo_settore.htm    < ===

 

 

 

 

 

Programma del Convegno: «"BAMBINI in CARCERE: ...non LUOGO a procedere"» - « Riflessioni sulla riforma che avrebbe dovuto far uscire i bambini dal carcere »

Milano, 29 Marzo 2012

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==Convegno==BAMBINI_in_CARCERE__non_LUOGO_a_procedere==Riflessioni_su_riforma==2012329==La-nuova-legge_+_Programma.htm#PROGRAMMA_Convegno_BAMBINI_in_CARCERE    < ===

 

 

 

 

 

bambinisenzasbarre - «SPAZIO GIALLO VA IN CITTÀ. I bambini alla prova del carcere.»

«Incontro pubblico per presentare IL MODELLO DI ACCOGLIENZA DEI BAMBINI NEL CARCERE DI BOLLATE, sperimentato a SAN VITTORE e previsto ad OPERA»

Milano, 25 gennaio 2012

«Un tema che coinvolge l’intero sistema penitenziario e un modello di rilevanza europea»: lo conferma la ricerca europea “I figli dei genitori detenuti. Un gruppo vulnerabile”.

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==IncontroPubblico==Il_modello_di_accoglienza_dei_bambini_nel_CarcerediBollate_sperimentato_a_SanVittore_e_previsto_ad_Opera.htm    < ===

 

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RICERCA EUROPEA: “I figli dei genitori detenuti. Un gruppo vulnerabile”

[ricerca coordinata ed ed effettuata in Italia da Bambinisenzasbarre, diretta dall’Istituto Danese per i Diritti Umani (DIHR), in collaborazione con: rete Eurochips, Ministero della Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e Prap Lombardia]

 

http://www.comunicarecome.it/_BambiniSenzaSbarre==IncontroPubblico==Il_modello_di_accoglienza_dei_bambini_nel_CarcerediBollate_sperimentato_a_SanVittore_e_previsto_ad_Opera.htm#RicercaEuropea_FigliDeiGenitoriDetenuti    <<

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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:::    Illustrazioni di Bruna Ferrazzini e Simona Viviani, Bruna Ferrazzini, Simona Viviani    :::

 

 

 

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