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- MANIFESTO CAMPAGNA CIOS 2019 >>> ¡ Immagine
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Comunicato (A Sindrome dellfocchio secco:
dallf8 maggio al 14 giugno il Mese della Prevenzione e Diagnosi Milano, 8 maggio 2019 - Prende il via oggi il
Mese della Prevenzione e Diagnosi della Sindrome dellfOcchio Secco,
promosso dal Centro Italiano Occhio Secco (CIOS), in collaborazione
con la Clinica Oculistica dellfUniversità dellfInsubria di Varese,
sotto il patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Lombardia,
del Comune di Milano e della Società Italiana di Oftalmologia
(SOI). Si tratta di una patologia che lfOrganizzazione
Mondiale della Sanità ha definito gtra i più sottovalutati disturbi della
società modernah e in Italia colpisce il 90% delle donne in menopausa e
il 25% della popolazione over 50. Tra le molte cause vi è il drastico cambiamento
delle condizioni climatiche del globo. Le ondate di calore, la siccità
ormai quasi perenne, la desertificazione di aree sempre più prossime alla
città hanno causato un aumento dellfincidenza della secchezza degli occhi e
un peggioramento dei suoi sintomi, come hanno certificato molteplici studi
scientifici. Fino al 14 giugno equipe di
specialisti in diversi Centri di eccellenza universitari e ospedalieri su
tutto il territorio nazionale saranno a disposizione per una visita
gratuita e una serie di esami diagnostici, per rilevare
anomalie nel sistema lacrimale e per suggerire le opportune terapie. Lo screening
verrà eseguito solo nei Centri aderenti allfiniziativa, prenotando le visite
attraverso il sito www.centroitalianoocchiosecco.it a partire da oggi, 8
maggio. „Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ„Ÿ Relatori
alla conferenza di Presentazione della Campagna eMese della Prevenzione e
Diagnosi della Sindrome dellfOcchio Seccof, 8 maggio 2019, Milano:
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Comunicato (B Sindrome
dellfocchio secco: tra i fattori di rischio anche inquinamento e utilizzo
eccessivo della tecnologia Conclusa
la quarta campagna di prevenzione e diagnosi dellfocchio secco, promossa dal
CIOS in collaborazione
con la Clinica Oculistica dellfUniversità dellfInsubria di Varese: effettuati
745 screening
gratuiti in 15 centri italiani. Milano,
10 luglio 2019 – Oltre 8 pazienti su 10 soffrono di secchezza oculare a
causa anche dellfinquinamento ambientale e dellfuso eccessivo di
dispositivi tecnologici, quali smartphone e PC: questo uno dei
risultati della quarta campagna di prevenzione e diagnosi della sindrome
dellfocchio secco, promossa dallf8 maggio al 14 giugno dal Centro Italiano Occhio Secco (CIOS), in collaborazione con la Clinica
Oculistica dellfUniversità dellfInsubria di Varese, sotto lfegida del Ministero
della Salute, della Regione Lombardia, del Comune di Milano e
della Società Italiana di Oftalmologia (SOI). Nata
con lfobiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione su una patologia
oculare molto diffusa, ma ancora sottovalutata e poco conosciuta, la campagna
ha permesso di eseguire gratuitamente 745 screening nei 15 centri aderenti
allfiniziativa, presenti su tutto il territorio nazionale. Gli
esami diagnostici hanno rilevato che lf83% dei pazienti dei centri
dellfarea della Pianura Padana (Milano, Varese, Torino e Padova), dove
lfinquinamento ambientale e lfutilizzo delle tecnologie è più diffuso,
presentavano la sindrome dellfocchio secco (nel 29% dei casi in forma moderata), contro il 73% delle
persone visitate nelle altre strutture aderenti allfiniziativa (Napoli,
Arezzo, Pisa, Bari, Catania, Sassari e Lecce). Tra
le molteplici cause scatenanti (invecchiamento, alterazioni ormonali,
malattie sistemiche, fumo, alcool ecc.), rivestono quindi un ruolo importante
gli inquinanti atmosferici, che possono attivare segnali pro-infiammatori
e influenzare la composizione del film lacrimale. LfInquinamento spesso
supera la soglia massima consentita soprattutto nei grandi centri abitati:
nel campione preso in esame, il 33% della popolazione della Pianura Padana
vive in città con oltre 500.000 abitanti. Ma
anche lo stile di vita
può alterare la funzionalità lacrimale, come soggiornare a lungo in ambienti
con lfaria condizionata oppure usare per molte ore il computer, il tablet o
il cellulare: di fronte a questi dispositivi tecnologici si tende, infatti,
ad ammiccare meno frequentemente, riducendo la produzione del liquido
lacrimale. A tale proposito, gli screening hanno evidenziato che lfutilizzo della tecnologia per più di
6 ore al giorno era maggiore tra i pazienti dei centri della Pianura Padana
(47%) rispetto al gruppo del centro e sud Italia (33%). |
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Immagine: MANIFESTO CAMPAGNA CIOS 2019 Campagna nazionale del Mese della Prevenzione e Diagnosi della
Sindrome dellfocchio secco ◘ Immagine: Foto Campagna Occhio Secco Campagna nazionale del Mese della Prevenzione e Diagnosi della
Sindrome dellfocchio secco ◘ Immagine: Dottor Lucio Buratto (*) Foto (*) Direttore scientifico CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico (*) Direttore scientifico CIOS - Centro Italiano Occhio Secco Campagna nazionale del Mese della Prevenzione e Diagnosi della
Sindrome dellfocchio secco |
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APPROFONDIMENTI __ e Documentazione sulla Campagna
Nazionale Camo > 2019, Campagna nazionale del MESE DELLA PREVENZIONE E DIAGNOSI DELLA
SINDROME DELLfOCCHIO SECCO Mese della Prevenzione e Cura
dellfOcchio Secco, 8 maggio - 14 giugno 2019 > DOVE - Strutture per le
Visite œ In collaborazione con la Clinica Oculistica dellfUniversità
dellfInsubria di Varese, il Centro Italiano Occhio Secco (CIOS) promuove dallf8
maggio al 14 giugno il Mese della Prevenzione e Diagnosi della
Sindrome dellfOcchio Secco, una patologia che lfOrganizzazione Mondiale
della Sanità ha recentemente definito gtra i più ignorati e sottovalutati
disturbi della società modernah e
che in Italia colpisce il
90% delle donne in menopausa e il 25% della popolazione over 50. La campagna di screening gratuiti è promossa dal Centro Italiano
Occhio Secco di Milano, la prima struttura completamente dedicata alla cura
di questa patologia. Le visite
gratuite si prenotano attraverso il sito www.centroitalianoocchiosecco.it Tra le molteplici cause della
patologia dellfocchio secco vi è il drastico cambiamento delle condizioni
climatiche del globo, le ondate di calore, la siccità ormai quasi perenne, la desertificazione di aree
sempre più prossime alla città. Durante la
Campagna, Centri oculistici di eccellenza universitari e ospedalieri su tutto
il territorio saranno a disposizione per una visita gratuita e una serie di
esami diagnostici di specialisti che consentono di rilevare anomalie nel
sistema lacrimale dellfesaminato e di fare eventualmente diagnosi di
patologia. Lo screening sarà eseguito solo nei Centri aderenti
allfiniziativa. La Campagna
si propone di sensibilizzare la popolazione sul problema dellfocchio secco e
stimolarla a farsi visitare, dopo lo screening,
dai propri oculisti curanti. Sta per cominciare lfestate, una stagione che da alcuni anni proprio per il surriscaldamento della terra ha visto
sconvolto il nostro sistema meteorologico che ha causato, come molteplici
studi scientifici hanno certificato, un aumento rilevante nellfincidenza
delle patologie oculistiche e un peggioramento dei molti sintomi della
secchezza dellfocchio. Le visite si rivolgono a tutti quelli che
sospettano una secchezza oculare e desiderano una visita di approfondimento. Qui di seguito i dettagli della Campagna. Dove Le visite si potranno fare presso le
seguenti strutture: Milano
– CIOS Centro Italiano Occhio Secco – Piazza
della Repubblica 21 Varese
– Ospedale di Circolo Fondazione Macchi –
Clinica Oculistica dell'Università dell'Insubria – Viale Borri, 57 Ancona
– Azienda Ospedaliero Universitaria –
Ospedali Riuniti Ancona Umberto I – G.M. Lancisi-G. Salesi, Via Conca 71 Arezzo
– Divisione Oculistica Ospedale di Arezzo – Via
Pietro Nenni 20 Bari
– Clinica Oculistica Universitaria
Policlinico di Bari – Piazza Giulio Cesare 11 Catania
– Azienda Ospedaliera Garibaldi – Nesima UOC
di Oftalmologia – Via Palermo 636 Lecce
– Ospedale Vito Fazzi di Lecce – Piazzetta
Muratore Milano
– Neovision Cliniche Oculistiche – Corso
Vercelli 40 – Via Procaccini 1 – Viale Restelli 1 Napoli
– Ospedale San Giovanni Bosco – Centro di
Patologia della Cornea e della Superficie Oculare – UO di Oculistica – PO San
Giovanni Bosco – ASL Napoli 1 Centro – Via F.M. Briganti 255 Napoli
– Clinica
Mediterranea – Via Orazio 2 Padova
– Centro Oculistico San Paolo, Ospedale
Sant'Antonio, AULSS 6 Euganea – Via Jacopo Facciolati 71 Pisa
– Ospedale Cisanello – Via Paradisa 2 Sassari
– Cliniche San Pietro – Viale San Pietro
43 Torino
– A.O. Ordine Mauriziano Umberto I – Largo
Turati 62 Come
> Le
visite si prenotano solo sul sito www.centroitalianoocchiosecco.it Prima
della visita: Se si usano lenti a contatto, toglierle
almeno 24 ore prima. Non truccarsi il giorno della visita. Portare con sé eventuali esami di
laboratorio recenti, lfelenco dei farmaci attualmente in uso e delle terapie
già praticate. |
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APPROFONDIMENTI __ e Documentazione sulla Campagna
Nazionale Camo > 2019, Campagna nazionale del MESE DELLA PREVENZIONE E DIAGNOSI DELLA
SINDROME DELLfOCCHIO SECCO GRANDE CALDO E OCCHIO SECCO œ LE GRANDI ONDATE DI CALORE AGGRAVANO LA PATOLOGIA DELLfOCCHIO SECCO I più recenti studi scientifici, tra
cui quelli del National Eye Institute e dellfOMS, hanno certificato che il
clima con assenza di umidità e grande
siccità è la causa diretta della secchezza
degli occhi Lfinarrestabile cambiamento
del clima che sta investendo ogni parte del globo ha gravi ripercussioni
sulla salute: gÈ la più grande minaccia per
la salute umana del XXI secoloh ha affermato in un rapporto The Lancet, una delle più importanti
riviste scientifiche in ambito medico, sottolineando come lfinfluenza
dellfambiente e del clima sulla salute umana sia ormai inequivocabile. Un altro ampio studio cui hanno
contribuito venti paesi industrializzati durato oltre ventfanni, del prestigioso gNew England
Journal of Medicine, ha elencato
le nuove patologie che stanno insorgendo e le vecchie che si dimostrano
sempre più frequenti e aggressive a causa dello sconvolgimento del nostro
«sistema meteorologico». Le devastanti tempeste, la siccità ormai quasi
perenne, le ondate di calore, la desertificazione di aree sempre più prossime
alla città sono la minaccia incombente alla nostra salute. Lfinquinamento
ambientale in Europa (secondo recenti studi epidemiologici) riduce
lfaspettativa di vita in media di oltre due anni, provocando annualmente 133
decessi ogni 100mila abitanti. Stando alle stime dellfOms tra il 2030 e il 2050
saranno circa 250mila ogni anno i decessi imputabili alle ondate di caldo e
alle loro conseguenze. LfOMS, che già due anni or
sono in un report consegnato a tutti gli Stati membri aveva segnalato che la
patologia dellfocchio secco è ancora troppo sottovalutata dai servizi
nazionali della salute, ha recentemente posto lfattenzione sulle conseguenze
che il cambiamento del sistema meteorologico ha sulla salute dei nostri
occhi. Nellfottobre scorso [2018 – ndr] il National Institute of Health
(lfIstituto nazionale della Salute americano) in un simposio sul tema gLa
salute dellfocchio in relazione ai cambiamenti climaticih ha presentato un
ponderoso studio che il National Eye Institute (la società scientifica americana di
oftalmologia) ha svolto ed è durato oltre tre anni. gI dati e le considerazioni
scientifiche derivanti, ha affermato M. West, uno dei responsabili
dellfindagine svolta dal National Eye Institute, sono molto allarmanti. In
presenza di un clima con scarsa umidità e di temperature elevate i sintomi
dellfocchio secco aumentano e si aggravanoh. Il modello di indagine è stato
applicato alle condizioni climatiche del territorio americano e dallfanalisi
dei dati è risultato un aumento esponenziale dellfinsorgenza della patologia
dellfocchio secco a partire dagli ultimi ventfanni. È stato ribadito che gil
peggioramento delle condizioni del clima rappresenta un fattore trainante
dellfaumento della gravità della malattia e che sia ragionevole attendersi
che perdurando la crescente mancanza di umidità e il diffondersi della
desertificazione di aree sempre più estese ci sarà un altrettanto
peggioramento della sintomatologia dellfocchio seccoh. Dallo studio americano gli
epidemiologi hanno ricavato gun grado di certezza sul fatto che le condizioni
causate dal cambiamento climatico non solo sono fortemente associate alla
sintomatologia della secchezza dellfocchio ma ne siano una causa certa e
determinante e a questa conclusione non eravamo ancora arrivatih. Anche il rapporto Global
Change Research, che ogni quattro anni viene richiesto dal governo
degli Stati Uniti e viene realizzato da 13 Agenzie federali, nella edizione
presentata il 23 novembre del 2018 richiama lfattenzione sullfaggravarsi
della patologia dellfocchio secco e sulle previsioni di un futuro sempre più
a rischio. E in collaborazione con la Nasa ha dato lfavvio a uno studio sulla
situazione epidemiologica delle singole città americane e ne ha redatto un
elenco gLe città dallfocchio seccoh. Finora i centri monitorati sono un
centinaio e nella classifica le prime città che hanno rilevato nei suoi
abitanti unfevidenza maggiore di secchezza degli occhi sono Las Vegas,
Atlanta, Honolulu. Gli scienziati che hanno
completato lo studio pubblicato dal New
England Journal of Medicine hanno anche spiegato che gtutti questi eventi
(fra crescita esponenziale di patologie e disastri climatici) avranno un
impatto enorme anche sui servizi sanitari e il funzionamento delle
infrastrutture assistenziali verrà seriamente compromesso». Lucio Buratto,
direttore scientifico del CIOS, il primo Centro Italiano dedicato alla
patologia dellfocchio secco, presentando il Mese della Prevenzione e cura
dellfocchio secco ha detto: gÈ indispensabile che gli ospedali si attrezzino
per fronteggiare emergenze climatiche, come le ondate di calore, soprattutto
nelle città che sono quelle che risentono di più dellfimpatto nocivo sulla
salute. È questo uno dei motivi per cui il CIOS ha deciso di promuovere dallf8 maggio al 14 giugno il Mese della prevenzione e di sensibilizzazione su
questa patologia che sicuramente nei prossimi mesi estivi avrà una maggior
incidenza». |
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APPROFONDIMENTI __ e Documentazione sulla Campagna
Nazionale Camo > 2019,
Campagna nazionale del MESE DELLA PREVENZIONE E DIAGNOSI DELLA SINDROME DELLfOCCHIO SECCO LfOCCHIO SECCO LINEE GUIDA,
CAUSE E TERAPIE gLa
sindrome dellfocchio secco (Dry Eye
Syndrome, DES) è tra i più ignorati e sottovalutati disturbi della
società modernah, è lfallarme lanciato alcuni mesi fa dallfOrganizzazione
Mondiale della Sanità. A gennaio 2016 negli Stati Uniti il 48% della
popolazione adulta presentava evidenti sintomi di questa sindrome. Pur non
essendoci dati epidemiologici accertati, anche il nostro Paese rileva numeri
allarmanti: ne soffre il 90% delle donne in menopausa e il 25% della
popolazione over 50. Sottovalutata e purtroppo anche sottostimata, questa
sindrome ha costi sociali preoccupanti perché limita la vita sociale e
professionale per coloro che si trovano in condizione di doversi curare in
maniera cronica mediante colliri, unguenti e pomate piuttosto costosi ed
ancora oggi quasi per nulla sostenuti dal sistema sanitario nazionale, per
cui a pieno carico dei malati. CHE
COSA È LA SINDROME OCCHIO SECCO Il
film lacrimale è lo strato di liquido che bagna le strutture anteriori
dellfocchio, ossia è lfinterfaccia tra lfocchio e ambiente. La luce
giunge allfocchio passando attraverso le lacrime; la presenza di un buono
strato di lacrime è fondamentale per consentire allfocchio di avere una buona
vista. La
commissione Internazionale del National
Eye Institute ha diviso la sindrome dellfocchio secco in due gruppi: œ
Ipolacrimie
provocate da una ridotta produzione di lacrime e che a loro volta si dividono
in ipolacrimie da Sindrome di Sjogren e ipolacrimie da altri fattori
(patologie della ghiandola lacrimale, ostruzione dei dotti lacrimali, perdita
della lacrimazione riflessa da herpes, diabete, lenti a contatto); œ
Dislacrimie
provocate
da aumentata evaporazione del film lacrimale non compensata da un aumento
della secrezione (alterata chiusura palpebrale, blefariti, malattie
sistemiche, menopausa, farmaci). Costi
sociali - Una patologia così diffusa e in
espansione come la sindrome dellfocchio secco preoccupa anche per i costi
sociali e sanitari che la popolazione deve sostenere. Uno degli studi più
interessanti sul costo economico della sindrome dellfocchio secco è stato
condotto nel 2006 ed ha coinvolto specialisti di Francia, Germania, Italia,
Spagna, Svezia e Inghilterra. Il costo annuale quantificato dallo studio è
risultato essere maggiore in Inghilterra (1100 dollari per paziente) rispetto
a Spagna (800), Italia (600), Germania (500), Svezia (400), Francia (300),
probabilmente a causa del diverso costo dei farmaci utilizzati. PERCHÉ
TALVOLTA LfOCCHIO SI SECCA Stili
di vita ed alimentari non corretti, stati di stress, disfunzioni metaboliche
ed ormonali, aumento dellfetà media della popolazione, aumento delle temperature medie ambientali, aree ad elevato
inquinamento, fumi e sostanze tossiche disperse nellfaria, sono alcune fra le
più frequenti cause degli stati disidratativi; situazioni che colpiscono
molto spesso anche lforgano della vista che, per la sua delicata posizione di
gfinestra sul mondo esternoh, risente più di altri organi delle variazioni
dellfambiente esterno che mettono a dura prova il suo sistema di difesa, per
buona parte rappresentato da quello strato di lacrime che costantemente
giorno e notte separano la superficie oculare dallfesterno. Analizziamoli più
dettagliatamente. -
Siccità, ondate di calore, inquinamento. Lfinquinamento
atmosferico è lfalterazione delle condizioni naturali dellfaria, dovuta alle
emissioni dei gas di scarico di autoveicoli, caldaie, centrali elettriche,
fabbriche, impianti di incenerimento. - Smog. Contaminanti
gassosi importanti sono: monossido di carbonio emesso principalmente dagli
scarichi di veicoli con motori a idrocarburi le cui concentrazioni maggiori
si trovano nei pressi delle strade; il benzo pirene e il benzene, sospetti cancerogeni;
lfozono, lfanidride solforosa e lfossido di azoto che causa infiammazione
acuta delle mucose respiratorie e dellfocchio. Secondo uno studio pubblicato
sul British Journal, a causa dellfinquinamento il 42% dei bambini abitanti in città con alto livello di polveri sottili
soffre di rossore e prurito oculare, ammiccamento, dolori agli occhi,
anomalie della lacrimazione e secrezione oculari. Diversi studi analitici
effettuati negli Stati Uniti mostrano come il tasso di inquinamento nelle
grandi città influisca significativamente sullfinsorgenza della sindrome
dellfocchio secco. Screening
eseguiti dalla NASA, del National
Veterans Administration e del National
Climatic Data Center, nelle città di New York e Chicago hanno riportato
una proporzione 4 volte maggiore di pazienti affetti da secchezza oculare
rispetto a zone con minor tasso di inquinamento dellfaria. - Freddo e vento. Ma
anche freddo e vento, secondo molti studi scientifici, sono fattori
responsabili di rischio per lfocchio secco: il freddo ha pesanti ripercussioni
sulla sostanza oleosa che compone lo strato esterno del film lacrimale,
rendendola troppo spessa e rigida e dunque incapace di diffondersi sulla
superficie dellfocchio. - Calore eccessivo e sole. Anche
con lfesposizione al sole si può soffrire più facilmente di occhio secco; un
aumento dellfevaporazione del film lacrimale ne vanifica la sua funzione che
è quella di proteggere gli epiteli della superficie oculare e le strutture
interne dellfocchio mediante una azione filtrante sulle radiazioni
ultraviolette e sulle radiazioni infrarosse. È consigliabile indossare gli
occhiali da sole per ridurre lfesposizione al sole; se si fa un bagno in mare
è meglio indossare la maschera o gli occhialini. -
Stili di vita.
Lfocchio secco è una condizione oggi sempre più diffusa e legata non solo
alle condizioni ambientali, ma anche ad alcuni stili di vita. Lfuso sempre
più diffuso di videoterminali e apparecchi per il condizionamento o per il
riscaldamento ad aria, induce una riduzione dellfumidità dellfambiente in cui
si vive: tutto questo ha un effetto anche sulla superficie dellfocchio e
sulla sua integrità. - Età avanzata. Man mano che l'età
avanza, tutto lforganismo ha delle trasformazioni; cosi anche la composizione
delle lacrime varia. Spesso infatti gli occhi producono lacrime con un minore
contenuto di lipidi che sono necessari per evitare che la loro parte acquosa
evapori troppo velocemente. Con il passare degli anni le forme disidratative
determinano dei quadri di vere e proprie infiammazioni croniche a carico
della superficie oculare: un disturbo che sembrava in un primo tempo banale
diventa vera e propria patologia della superficie oculare. - Menopausa. Alcuni ormoni aiutano a
stimolare la produzione di lacrime. Per questo le variazioni di livelli
ormonali possono ridurre la naturale produzione di lacrime. Ecco perché la
sindrome dell'occhio secco predilige il sesso femminile soprattutto dopo i 35
- 40 anni di età: le donne in gravidanza o in menopausa sono il gruppo più
numeroso tra i pazienti che soffrono di occhio secco. Una
frequenza sempre maggiore causata dalla significativa anticipazione del ciclo
mestruale, fino ad interessare il 60% circa delle donne. I fastidi
derivanti dallfocchio secco tendono a divenire più frequenti con il passare
degli anni. L'intolleranza alle lenti a contatto è uno dei primi sintomi di
ridotta secrezione lacrimale nelle donne in menopausa. Nei primi 7-8 anni
dopo la menopausa il disturbo è controllabile, ma dopo tale periodo
l'involuzione delle ghiandole lacrimali diventa irreversibile. Per questo è importante
fare una diagnosi tempestiva e, soprattutto, iniziare per tempo le adeguate
terapie sostitutive lacrimali a base di acido ialuronico, o altre lacrime
artificiali, o mediante lfassunzione per via orale di integratori contenenti
estradiolo. -
Malattie autoimmuni Esistono
moltissime sindromi autoimmuni, inclusi ipotiroidismo e ipertiroidismo,
artrite reumatoide, lupus, sclerosi multipla che hanno effetti negativi sulle
cellule e sulle ghiandole deputate alla produzione del film lacrimale. Anche
la Sindrome di Sjogren può causare un grave infiammazione
delle ghiandole lacrimali riducendo in maniera drammatica la produzione dello
strato acquoso del film lacrimale. - Farmaci. Molti farmaci come effetto
collaterale causano occhio secco, ad esempio: Antidepressivi, Antistaminici
(soprattutto quelli da banco che possono comprarsi senza ricetta),
Decongestionanti nasali, Sedativi ansiolitici, Contraccettivi orali,
Beta-bloccanti, Diuretici. - Lenti a contatto. Le lenti a contatto
si posizionano sulla cornea e galleggiano sul film lacrimale assorbendone una
grande quantità e tendono ad aderire alla cornea, a limitarne lfossigenazione
e a provocare danni oculari che possono essere anche di una certa gravità.
L'uso ma soprattutto l'abuso di lenti a contatto, siano esse rigide o
morbide, in materiale gas-permeabile o non, contribuisce al determinarsi
dell'occhio secco. Questo si verifica soprattutto quando non si utilizzano
lenti a contatto gusa e gettah e quindi per la corretta e necessaria igiene
si usano soluzioni per lenti ricche di disinfettanti e conservanti. - Videoterminali. Una causa frequente
della sindrome di occhio secco consiste nellfutilizzo in maniera continuativa
di videoterminali: in questo caso la scarsa umidificazione dellfambiente
lavorativo, resa ancor più precaria dalle microventole di raffreddamento dei
computer stessi e delle altre apparecchiature ad essi connesse, il prolungato
senso di impegno e di attenzione, lo stato di stress posturale connesso,
provocano alla lunga un netto rallentamento dellfammiccamento palpebrale.
Normalmente le palpebre vengono aperte/chiuse 20 volte
al minuto. Se invece si è impegnati in un'attività che richieda
concentrazione come ad esempio leggere, studiare, scrivere, guidare,
utilizzare il personal computer, il
tablet, lo smartphone, guardare il programma preferito alla TV, si tende a
sbattere le palpebre con una minore frequenza, fino ad arrivare alla
frequenza di un battito al minuto: le lacrime così evaporano rapidamente, non
vengono sostituite e si crea la sindrome dellfocchio secco. - Altre cause. In altri casi, l'occhio
secco può essere secondario o associato a condizioni oculari o cutanee di
altro tipo, ad esempio rosacea, distrofie o degenerazioni corneali di tipo
congenito o acquisito, congiuntiviti batteriche, allergiche o virali, herpes
zoster, dieta povera di oligoelementi e vitamine (soprattutto deficit
vitamina A), blefariti, chirurgia delle palpebre (blefaroplastica) o lfuso a
fini estetici di tossina botulinica in interventi di chirurgia plastica. COME
SI SECCA Numerose
condizioni, fisiologiche e patologiche, creano alterazioni del film
lacrimale e spesso tutto lfapparato di protezione dellfocchio è vittima di
patologie o situazioni generali del nostro organismo. Lfocchio,
il bulbo oculare allfinterno della cavità ossea dellforbita, è circondato da
una sottile pellicola, chiamata film lacrimale, che ha una composizione molto
complessa ricca di numerose sostanze nutritive e protettive. Mancando quel
liquido lfocchio non potrebbe muoversi, obbedire ai comandi del cervello e
girarsi a destra e a sinistra, in su e in giù: senza quel glubrificanteh il
nostro senso della vista rimarrebbe paralizzato o finirebbe per muoversi a
fatica fino a impedire una visione piena. Palpebre come saracinesche. Le palpebre, due piccole saracinesche, la cui funzione è quella
di opporre un primo sbarramento difensivo ai nostri occhi: si alzano e si
abbassano (ammiccano) e avvicinandosi fra loro, chiudono e difendono
l'occhio. Non solo: con questo movimento (circa 15000 ammiccamenti al giorno)
ricambiano in continuazione il film lacrimale che è prodotto da numerose
ghiandole. Ogni volta che avviene un ammiccamento, le palpebre
delicatamente pennellano la congiuntiva e la cornea, distribuendo
uniformemente il film lacrimale. Come sono fatte le lacrime. La lacrima, o meglio il film lacrimale, è formato da tre strati:
- lipidico, secreto dalle ghiandole sebacee palpebrali, ha la funzione di
ritardare l'evaporazione dello strato acquoso della lacrima; di lubrificare
le palpebre; - acquoso, serve ad umettare e lubrificare il globo oculare; - mucinoso o mucoide, contribuisce alla lubrificazione ma ha anche funzione
protettiva, sia antibatterica che meccanica. I DISTURBI DELLfOCCHIO SECCO I disturbi lamentati da un paziente affetto da
sindrome di occhio secco sono i più disparati e talvolta sembrano addirittura
contraddittori. Nelle fasi iniziali i sintomi più comuni sono: Bruciore
e prurito insistente legato alla variazione
dellfosmolarità del film lacrimale. Lacrimazione
irregolare, soprattutto scatenata da agenti atmosferici o
ambientali: vento, smog, fumo, variazione di umidità o temperatura. Bisogno
di lavarsi e strofinarsi continuamente gli occhi. Difficoltà
ad aprire spontaneamente gli occhi al mattino: durante la
notte la secrezione della parte acquosa delle lacrime è molto ridotta o
addirittura assente il che comporta lfadesione della superficie oculare alla
congiuntiva palpebrale a causa del muco denso e disidratato. Presenza
di secrezione mucosa e di filamenti. Quando la sindrome si aggrava si verificano questi
sintomi: -
Sensazione di corpo estraneo legata al ridotto spessore del film lacrimale. - Sensazione
di secchezza oculare. -
Fotofobia (sensibilità alla luce) conseguente
allfirregolarità del film lacrimale. -
Dolore anche notturno legato alle alterazioni corneali. -
Disturbi della visione legati all'astigmatismo irregolare che si crea sulla
superficie corneale alterata. BENESSERE
A SAPERSI Chi
soffre della sindrome dellfocchio secco, oltre ad assumere prodotti
terapeutici che vanno a sostituire la delicata funzione lacrimale carente,
dovrebbe seguire alcune indicazioni generali per modificare abitudini e stili
di vita. Ne elenchiamo alcune. 1. Evitare lfesposizione diretta a sistemi di condizionamento, luoghi ventosi, aree
molto ventilate. Evitare ambienti
troppo secchi e scarsi di umidificazione. 2. Ridurre o eliminare il fumo di sigaretta. 3. Evitare lfuso di creme irritanti o altri prodotti fastidiosi nella zona
perioculare. 4. Sospendere o limitare lfutilizzo di lenti a contatto corneali. 5. Usare occhiali da sole in caso di forti esposizioni a raggio UVA o UVB o in
caso di ambienti ventosi o polverosi. 6. Impiegare impacchi tiepidi nellfarea perioculare (acqua e malva, bicarbonato o
acqua borica). Arricchire lfalimentazione
con vitamina B3, B6, B12, Omega 3/Omega. 7. Aumentare lfassunzione di acqua e di liquidi in generale COME
SCOPRIRE SE LfOCCHIO È SECCO Per scoprire se una persona soffre di occhio
secco, la scienza ha a disposizione oggi apparecchiature di diagnosi
sofisticate e molto funzionali. Ne spieghiamo la funzione delle più
importanti. Biomicroscopia digitalizzata. La biomicroscopia digitalizzata con lampada
a fessura è uno degli esami fondamentali. Dotata di un sistema
ottico molto luminoso ed efficiente e con lfaiuto di un sistema di
ingrandimenti adeguato consente di studiare la superficie anteriore
oculare e il film lacrimale nelle condizioni più naturali possibili senza
alterazioni indotte dalla temperatura. La Meibografia. La Meibografia consente lo studio delle ghiandole
di Meibomio che hanno la funzione di produrre la parte oleosa della lacrima.
Questa componente lipidica è la più importante del film lacrimale. Se
queste ghiandole non funzionano bene avremo un occhio secco da marcata
evaporazione lacrimale. Lfinterferometria
del film lacrimale. L'interferometria consente di valutare
e studiare lo strato lipidico del film lacrimale e la sua formazione
e distribuzione. Il
test di Schirmer. È
eseguito per determinare la quantità di lacrime che bagnano lfocchio. |
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APPROFONDIMENTI __ e Documentazione sulla Campagna
Nazionale Camo > 2019,
Campagna nazionale del MESE DELLA PREVENZIONE E DIAGNOSI DELLA SINDROME DELLfOCCHIO SECCO COME SI CURA
LfOCCHIO SECCO Va
detto subito che la sindrome dellfocchio secco dal punto di vista terapeutico
è stata per lungo tempo sottovalutata. Ma oggi, grazie alla ricerca
scientifica, il medico oculista ha la possibilità di diagnosticare in maniera
precisa le alterazioni del film lacrimale, dispone di strumenti
diagnostici straordinariamente precisi, in grado di individuare in maniera sempre
personalizzata per ciascun paziente la terapia più appropriata. Lacrime
artificiali. Fino
ad oggi le cosiddette glacrime artificialih risultano essere lfunico
sostituto del film lacrimale precorneale. Le lacrime artificiali sono colliri
a base di sostanze (più o meno viscose e dense) che possiedono lfazione
detergente, lubrificante e umettante delle lacrime naturali. Oggi
lfeliminazione dei conservanti e lo sviluppo di nuovi conservanti meno
tossici per la superficie oculare hanno permesso ai pazienti di tollerare
maggiormente la terapia sostitutiva lacrimale. Se
sono sotto forma di monodose non
contengono conservanti, che possono essere dannosi per lfocchio in caso di
somministrazioni prolungate, per cui sono utilizzabili con frequenza e per
lunghi periodi. Lfuso inconsiderato di lacrime artificiali (a disposizione si
hanno oltre 150 confezioni) o altri colliri può essere causa di cheratiti o
di forme irritative di congiuntivite per cui è sempre bene che sia il medico
oculista a suggerire la giusta terapia. LE
NUOVE FRONTIERE DELLA TERAPIA Esistono
molte strategie terapeutiche che vanno individuate in maniera sempre
personalizzata per ciascun paziente in base alla storia del malato e alla
severità della malattia. Ne indichiamo alcune -
Sostituti lacrimali biologici.
Favoriscono maggiormente il mantenimento della morfologia e la proliferazione
delle cellule epiteliali corneali umane rispetto ai sostituti lacrimali
artificiali. -
Terapia anti-infiammatoria mirata.
Le armi principali nell'ambito della terapia anti-infiammatoria per l'occhio
secco sono i corticosteroidi topici, le tetracicline e, novità della ricerca
più recente, la ciclosporina in collirio. - Probing.
Consiste nella
pulizia delle ghiandole di Meibomio con unfapposita cannula. È un trattamento
ambulatoriale non invasivo che si pratica con una sola goccia di collirio
anestetico e risolve efficacemente la disfunzione delle ghiandole di
Meibomio. -
Lipiflow. È
uno strumento che ha rivoluzionato il trattamento dell'occhio secco causato
da Meiboniti e che migliora immediatamente non solo i sintomi, ma risolve
quasi sempre la patologia. - Luce
Pulsata (IPL).
Questo dispositivo di ultima generazione stimola le ghiandole del Meibomio a riprendere il loro normale
funzionamento. -
Occlusione dei puntini lacrimali. Serve a bloccare il
drenaggio lacrimale al fine di trattenere le lacrime sulla superficie oculare
il più a lungo possibile. L'occlusione può essere ottenuta mediante tappi in
collagene, silicone, gelatina, oppure mediante cauterizzazione o laser. |
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APPROFONDIMENTI __ e Documentazione
sulla Campagna Nazionale Camo > 2019, Campagna nazionale del MESE DELLA PREVENZIONE E DIAGNOSI DELLA SINDROME DELLfOCCHIO SECCO OCCHIO SECCO,
STILE DI VITA E INQUINAMENTO Tutti i
fattori in grado di alterare il nostro film lacrimale, sia quantitativamente
che qualitativamente, sono potenzialmente causa di Sindrome dellfOcchio
Secco. I nostri occhi
risentono del nostro stile di vita (insonnia, fumo, alcool e una dieta
sbilanciata favoriscono lfinsorgenza di secchezza oculare), delle temperature
estreme, del tasso di umidità dellfambiente in cui viviamo, del grado di
inquinamento, in quanto sono organi direttamente in contatto con lfesterno
protetti solamente dal film lacrimale e dalle palpebre che ne favoriscono
lfuniforme distribuzione grazie al frequente ammiccamento. AMBIENTE ESTERNO ONDATE DI CALORE Gli ultimi 4
anni sono stati, a causa dellfincremento delle emissioni planetarie di CO2, i
più caldi in assoluto nel mondo; questo ha provocato la riduzione dellfaltezza
dei ghiacciai dellfAntartide di circa Anche i nostri
occhi risentono dei cambiamenti climatici, pertanto vanno protetti con
appositi occhiali dallfeccessiva esposizione alla luce, a vento e a polvere e
vanno spesso lubrificati con lacrime artificiali se soggetti a temperature
estreme (i sintomi dovuti a secchezza oculare sono molto più accentuati in
inverno o in estate secondo studi condotti in Europa e U.S.A.) o a scarsa
umidità dellfambiente. Questo vale
sia per chi lavora o pratica sport allfaperto che per chi ha occhi molto
sensibili o presenta patologie a carico della superficie oculare. INQUINAMENTO Lfincremento
della concentrazione di polveri sottili e gli alti livelli di ozono delle
zone più industrializzate del mondo occidentale negli ultimi 50 anni sono
strettamente correlati con una sempre maggiore incidenza di Sindrome
dellfOcchio Secco nella popolazione. È stato
dimostrato, da studi condotti in U.S.A., che la popolazione residente nelle
grandi città ha una possibilità di soffrire di Sindrome dellfOcchio Secco che
è di 3/4 volte superiore a quella della popolazione residente in aree rurali. Le particelle
inquinanti si depositano infatti sulla superficie oculare causando
lfattivazione di pericolosi processi infiammatori che hanno come conseguenza
un grave danno alle nostre ghiandole lacrimali e alla superficie oculare
(causano una rottura della barriera formata dalle cellule dellfepitelio
corneale con rischio di ulcerazione della superficie anteriore dellfocchio e
conseguente insorgenza di forte dolore e scarsa visione). AMBIENTE INTERNO Per inquinamento
interno o indoor si intende gla presenza nellfaria di ambienti confinati
di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente
nellfaria esterna di sistemi ecologici di elevata qualitàh [Ministero dellfambiente]. In ogni
ambiente chiuso, poco ventilato, con illuminazione non idonea, si possono
generare polveri, muffe e funghi microscopici estremamente pericolosi per la
nostra salute. La Sick Building Syndrome (SBS) è una
sindrome caratterizzata da un malessere diffuso (bruciore agli occhi, al naso
e alla gola, difficoltà respiratorie, ipersensibilità e iperreattività) che
colpisce chi frequenta ambienti chiusi con ventilazione e illuminazione non
idonee e sparisce non appena si esce allfaria aperta, ben descritta
dallfOrganizzazione Mondiale della Sanità fin dal 1984. Se il lavoro
al pc per esempio avviene in ambienti non ben climatizzati (scarsa umidità,
filtri sporchi dei climatizzatori, assenza di ricambio dfariac), sintomi già
normalmente presenti nei videoterminalisti possono aggravarsi ulteriormente
fino a diventare cronici. Una prolungata
esposizione a monitor o smartphone
infatti, come spesso capita nella quotidianità di chi abita nel mondo
occidentale, causa unfaccentuata evaporazione del film lacrimale dovuta a una
minor frequenza del fisiologico ammiccamento delle nostre palpebre e porta
quindi a una secchezza oculare che può diventare cronica e provoca sensazione
di occhi stanchi, arrossamento, sensazione di corpo estraneo, bruciore e
dolore oculare, calo della vista. Umidificatori
elettrici, frequenti ricambi dfaria, una puntuale pulizia dei filtri dei
climatizzatori, una corretta illuminazione dellfambiente, una lubrificazione
frequente degli occhi con lacrime artificiali, distogliere periodicamente lo
sguardo dal PC e guardare in lontananza (regola del 20-20-20: ogni 20 minuti
porre lo sguardo per 20 secondi su qualcosa almeno a |
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APPROFONDIMENTI __ e Documentazione sulla Campagna Nazionale Camo > 2019, Campagna nazionale del MESE DELLA PREVENZIONE E DIAGNOSI DELLA SINDROME DELLfOCCHIO SECCO SCHEDE CIOS > OCCHIO SECCO E INSONNIA
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Campagna Nazionale Camo > 2019, Campagna nazionale del MESE DELLA PREVENZIONE E DIAGNOSI DELLA SINDROME DELLfOCCHIO SECCO SCHEDE CIOS > Occhio Secco, stile di vita e
inquinamento
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¡ Rif.: CIOS, Centro Italiano Occhio Secco, in
collaborazione con Clinica Oculistica dellfUniversità dellfInsubria di Varese
- Campagna Nazionale - 2019 - MESE DELLA
PREVENZIONE E DIAGNOSI DELLA SINDROME DELLfOCCHIO SECCO £ |
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