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Lorenzo Capellini "ALDILÀ DEL MURO"
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LORENZO CAPELLINI NOVE
NOVEMBRE MILLENOVECENTOTTANTANOVE ALDILÀ DEL MURO
Padova, Cortile pensile
di Palazzo Moroni - dal 18 Novembre al 9 Dicembre 2009 - |
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Comune di
Padova Assessorato
alla Cultura Centro
Nazionale di Fotografia Comunicato stampa LORENZO CAPELLINI NOVE NOVEMBRE MILLENOVECENTOTTANTANOVE ALDILÀ DEL MURO Inaugurazione martedì 17 Novembre 2009 alle ore 18.30 Padova Cortile pensile di Palazzo Moroni 18 Novembre – 9 Dicembre 2009 Si inaugura martedì 17 Novembre 2009 alle ore 18:30 nel Cortile
pensile di Palazzo Moroni la mostra “Aldilà
del muro” di Lorenzo Capellini. La rassegna fotografica
promossa dall’Assessorato alla Cultura – Centro Nazionale di Fotografia si
svolge a pochi giorni dal ventennale della caduta del Muro di Berlino e
richiama alla memoria una delle date più importanti del secolo scorso. Il crollo del Muro - ricordato
come un evento di grande rilievo in quanto rappresenta un cambiamento epocale
della storia della Germania - testimonia sia la fine di un regime, sia la
rinascita di un’altra Europa, che accomuna centinaia di milioni di persone,
dove il passaggio tra due secoli di storia e l’inizio di una nuova fase ha
dato vita ad un periodo di pace e di speranza. A tal proposito, Carlo Ripa di Meana,
con un suo testo in catalogo, ricorda come Lorenzo Capellini proprio nella
mattinata del 9 Novembre 1989 fosse a Parigi con la sua mostra Goffredo Parise-Ecrivian Européen:
“Fui raggiunto al telefono da Capellini che mi disse aver sentito che uno dei
capi della Repubblica Democratica tedesca annunciava alla radio che chi
voleva andare a Berlino Ovest poteva varcare, senza problemi, il muro, da
subito. Sì, ha detto Sofort. Sarò
lì stasera alla Porta di Brandeburgo al Check point Charlie, per fotografare
tutto.” Così Lorenzo Capellini si trovò, per
rapidità di decisione, lì dove la grande storia sarebbe fisicamente passata,
nelle ore successive, con migliaia di persone in arrivo dall'est a piedi o in
Trabant. E ancora su Capellini il critico
d’arte Vittorio Sgarbi, sempre in catalogo, scrive: “… l'abbattimento del muro di Berlino è la fine di un'epoca nella
quale il mondo era diviso in due e il muro, che divideva una bella città, ne
era il simbolo. Il muro costituiva offesa e difesa.” Sempre per Sgarbi “Nelle immagini di Capellini non c'è
dramma, neppure euforia; c'è una calma solenne, documentazione di una vicenda
ineluttabile, di un fenomeno naturale. Doveva accadere. Era nelle cose.
Uomini, donne, bambini, graffiti, sorrisi, lacrime, facce, tutto accade
perché deve accadere. (…)
Il fotografo non poteva che essere lì, e chissà quanti altri. Ma ciò che
vent'anni fa appariva eccezionale oggi appare una evoluzione naturale. Doveva
esserci, voleva esserci. Oggi dobbiamo essergli riconoscenti. Capellini era
lì per noi e noi eravamo con lui. Oggi ciò di cui non fummo testimoni diretti
ci viene mostrato come se fosse il nostro ricordo.” Proprio in questo senso le immagini di
Capellini raccontano di un 9 Novembre 1989 dove migliaia di persone hanno
impugnato martelli, picconi e hanno scavato a mani nude per distruggere un
muro che aveva tolto loro la libertà. Dagli scatti del fotografo di origine
genovese scaturisce sui volti dei giovani, che hanno oltrepassato il muro per
la prima volta, una nuova felicità. Nelle
immagini si respira l’aria di un cambiamento tanto desiderato, che in questa
data storica trova nuova visibilità nel suggestivo Cortile pensile di Palazzo
Moroni. ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ Lorenzo Capellini,
genovese, dal 1958 al 1964 vive a Londra dove inizia l'attività di fotografo.
Collabora a giornali e riviste inglesi e italiane tra cui Il Mondo di
Pannunzio. Nel 1964 si trasferisce in Africa (Kenya e altri paesi) dove
realizza reportages fotografici e filmati. Alla fine del 1968 torna a vivere
in Italia, a Milano, concentrando il suo lavoro soprattutto sugli artisti, in
particolare sugli scultori, realizzando numerose pubblicazioni (Cascella,
Ceroli, Cavaliere, King, Marini, Moore, Pomodoro, Spagnulo, Consagra, Mo).
Tra il 1969 e il 1972 si reca, per reportages, in Brasile, Messico e Cuba. E'
del 1974 il volume, edito da Antenore con testi di Giuseppe Billanovich e
Giuseppe Frasso, e la mostra sulla vita di Francesco Petrarca - primo esempio
di biografia per immagini nella storia della letteratura italiana; la mostra
“Itinerari con Francesco Petrarca”, da allora, si trova nella casa del Poeta
ad Arquà Petrarca, dopo essere stata esposta a Roma in occasione
dell’inaugurazione della Biblioteca Nazionale, a Milano nella sala della
Balla del Castello Sforzesco, in numerose città europee, statunitensi, e in
Giappone. Dal 1974 al 1986 Lorenzo Capellini si trasferisce a Venezia con
l'incarico di fotografo della Biennale di Venezia. Di quel periodo sono i
volumi: Il Segno Teatrale (Electa),
1974-1978 Cronache di un quadriennio
(Electa), Carnevale del Teatro
(Marsilio) e gli annuari della Biennale
di Venezia. Con Alberto Moravia nel 1979 e negli anni successivi, torna
in Africa per dei reportages pubblicati sulle terze pagine del Corriere della
Sera. Nel 1984 esce il volume Le Città
del Silenzio (sulle città di fondazione dell'Agro Pontino nel periodo fascista)
con testi di Alberto Moravia e Paolo Portoghesi. Nel 1990 esce L'Autunno di Berlino, un libro sul
crollo del muro. Nell'ottobre 1995 si apre in
Umbria una mostra retrospettiva di oltre 300 fotografie che vanno dal 1954 al
1995, curata dalla Fondazione Italiana per la Fotografia. Nel 1995 a Roma,
Napoli, Firenze, Padova, Bologna e Milano la mostra Là dove nascono le foche, fotografie realizzate nel nord del
Canada sui ghiacciai dell’oceano atlantico. Dal dicembre 1995 al marzo 1996
la mostra Luoghi e Persone dell'Arte
viene ospitata nel Museo di Milano in via Sant' Andrea, e a seguire è a
Padova, nella Galleria Civica, e a Bologna nel Museo dell'Archiginnasio. Di
questa mostra è il libro Luoghi e
Persone dell'Arte, con testi di Gaetano Afeltra e Vittorio Gregotti (ed.
Allemandi & C.). Nel 1997 esce il libro La Biennale di Venezia dal vivo, un reportage fotografico sulle
mostre d'arte (ed. Allemandi & C.). Nel febbraio 1998 si apre a Padova la
mostra: Giò Pomodoro/Lorenzo Capellini
- Scultura/Fotografia, con il libro catalogo edito da Umberto Allemandi
& C. Nel giugno 1998 a Salice Terme, partecipa alla mostra Il Cavallo nella Scultura. Nel
gennaio/febbraio 1999, la sua mostra Luoghi
e Persone dell'Arte è nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, piazza della
Signoria a Firenze. Nel luglio del 1999, (ed. Umberto Allemandi & C.),
viene pubblicato un libro/reportage sulla edizione 1999 delle mostre d'arte
della Biennale di Venezia. Nel settembre-ottobre del 1999 la sua mostra Portraits and Landscape of Arts viene
ospitata dalla New York University a New York. Nell’ottobre 1999 a Milano,
durante la settimana della moda, nello show-room di Chiara Boni è la sua
mostra Bellezza senza tempo. Nel dicembre 2000 fino a marzo
2001 viene allestita a Padova, nel Museo del Santo, la mostra Schiene (catalogo edito da Umberto
Allemandi & C.). Nel luglio 2001 per il Giornale dell’Arte esce La Biennale di Venezia dal vivo, un
reportage sulle opere esposte nella rassegna veneziana. Del marzo 2002 il
volume Il Prato della Valle (editore
Umberto Allemandi & C.) con testo di Vittorio Sgarbi. Nello stesso mese
Il Giornale dell’Arte pubblica un suo grande servizio fotografico sugli
affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Nel settembre 2002 esce
un suo libro, con un testo di Ronald Recht (edito da Umberto Allemandi &
C.), sui volti e le mani negli affreschi di Giotto della Cappella degli
Scrovegni di Padova. Nel febbraio-marzo 2004 la Galleria d'Arte Moderna di
Bologna, in occasione della rassegna "Il Nudo fra ideale e realtà", lo invita con una sua
personale di 100 nudi femminili dal titolo "L'Anima del Corpo". Nel maggio 2004 il Comune di
Bologna,in occasione delle settimane petrarchesche, organizza una sua mostra
nel Museo Medioevale: "Bologna con
gli occhi di Petrarca". Nel 2007, in occasione del centenario della
nascita di Alberto Moravia, è dedicata al grande scrittore una sua mostra sui
viaggi in Africa che ha fatto con l'amico scrittore per il Corriere della
Sera. Nel 2008 pubblica due volumi per l'editore Umberto Allemandi: "La mano di Palladio" e "Il fascino dei Cavalli". È
invitato a partecipare ad una mostra collettiva a San Pietroburgo, e a
Palazzo Reale a Milano è la mostra "La
mano di Palladio". A fine novembre a Roma, in Campidoglio, presenta
il libro "La mano di
Palladio" con l'Assessore alla Cultura del Comune Umberto Croppi,
Carlo Ripa di Meana, Presidente di Italia Nostra– Roma, e l’architetto Paolo
Portoghesi coautore del libro. Nel 2009 sue mostre sono
state promosse a Bologna dal Comune in Palazzo D'Accursio, a Varsavia nel
Museo della Zacheta, a Roma, alla Camera dei Deputati nel complesso della
Valdina. Durante l'estate una sua grande mostra è stata ospitata nel Castello
di Pantelleria. ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
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Note
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Rif.:
Centro Nazionale di Fotografia, Padova |
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