Castelfranco Veneto Città d’arte. Contemporanea
Transizioni 2.
Francesco Candeloro, Contenitore del tempo
aprile – luglio 2010
Inaugurazione
venerdì 23 aprile 2010 ore 18.00
Porta Vicenza, Castelfranco Veneto (TV)
Comunicato
stampa
Dopo … Sui miei passi,
l’installazione di Valerio Bevilacqua inaugurata nel dicembre 2009, il
progetto di arte pubblica transizionitransitions, promosso da
Regione del Veneto e associazione culturale startup con il sostegno del
Comune di Castelfranco Veneto, coinvolge nella sua seconda fase un altro
artista legato al territorio, Francesco Candeloro (Venezia, 1974), nel
cui lavoro i concetti di tempo, luogo, spazio e visione trovano una naturale
fusione con le dinamiche interne all’arte e ai suoi linguaggi.
L’intervento dell’artista intitolato Contenitore
del tempo, che sarà inaugurato al pubblico venerdì 23 aprile
2010 e resterà visibile fino alla fine di luglio, interesserà le finestre sulla cinta muraria sopra Porta Vicenza,
mettendole in relazione con l’antistante torre civica e rimarcando l’asse
est/ovest che attraversa l’intero centro storico.
Su entrambi i lati di tali aperture,
l’artista posizionerà un “filtro di colore” composto da due lastre di
plexiglass colorato e sagomato che, con lo scorrere del tempo unito alle
variazioni della luce, darà vita ad un intenso sistema di scambi e
proiezioni: un gioco di riflessi che allargherà i confini dell’opera
mostrandone le possibilità di espansione fino a raggiungere la torre civica,
teatro dei primi due interventi del progetto. Lo spazio delle finestre
diventerà un’identità reale e concreta uscendo dall’abitudinarietà con cui
viene normalmente concepito, e nel riflesso all’interno e all’esterno della
porta riacquisterà un nuovo rapporto con la forma.
Il gesto artificiale delle proiezioni di Arthur Duff, protagonista nel 2008
della prima edizione del progetto, diviene con Francesco Candeloro un segno
dettato dalla naturale e graduale variazione dell’incidenza dei raggi del
sole, che spostando nell’arco della giornata i riflessi dall’esterno
all’interno, sottolineerà quel concetto di porta inteso come “luogo di
passaggio e di unione” su cui Transizioni ha scelto di soffermarsi in questa
edizione.
Il legame di Candeloro con il territorio, tuttavia, non dipende solo
dall’esplicitazione di una esteticità latente o perduta, ma anche dallo
studio minuzioso dei segni e delle luci degli ambienti, che l’artista
fotografa in notturna per liberarne gli elementi più nascosti. La sua
visione, così come il suo modo di vedere e di strutturare le opere, nasce da
questa presa di possesso silenziosa della realtà, e da un interesse che nella
natura più intima dell’arte trova un suo radicato fondamento.
In questo senso transizioni è parte
ideale di un percorso più esteso sul territorio, che prevede una serie di
interventi espositivi e di arte pubblica (il progetto “Luoghi e segni”
che coinvolge diversi spazi e tipologie di lavoro: Venezia, Museo Fortuny;
Bagnolo di Lonigo, VI, Villa Pisani Bonetti; Padova, Portico antistante
Piazza Dante; mappatura fotografica notturna dei principali centri e delle
loro periferie) volti a restituire una coscienza territoriale tramite il
filtro dell’arte e dei suoi linguaggi.
L’ambiguità della visione e dei suoi punti di vista è poi un altro elemento
ricorrente: a Castelfranco si ritrova infatti in un’idea di forma in continua
evoluzione, in costante relazione con l’ambiente, e in perenne passaggio.
Proprio come la visione nell’atto stesso del guardare o dell’essere guardati.
Lo sguardo sulle periferie che nutrirà gli interventi degli architetti di
associazione startup riceve quindi anche con quest’opera un impulso a una visione
globale, e a un’idea di relazione con il territorio che non nasce
semplicemente dall’appartenenza a certi luoghi, ma da una loro lettura più
ampia e meditata. L’area individuata dal collettivo di architetti in questo
caso è ritagliata tra la ferrovia e la statale Castellana, caratterizzata da
uno stato di abbandono in contrasto con la sua posizione di accesso da Padova
e Venezia, che lo rendono un’area dalle intrinseche potenzialità per un
significativo sviluppo futuro.
Contemporaneamente la proposta progettuale sull’area delle Peschiere di Villa
Venezze prende forma dal dialogo stretto con l’opera “…sui miei passi”,
affrontando tematiche incentrate sul binomio natura e artificio alla
base del lavoro di Valerio Bevilacqua, prestando particolare attenzione alla
storicità di un luogo bruscamente contaminato dalla contemporaneità, al quale
il progetto darà nuova unità.
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
transizionitransitions, seconda edizione del progetto Castelfranco
Veneto città d’arte. Contemporanea a cura di Elena Forin, si sviluppa
da dicembre 2009 a luglio 2010 sul tema dell’interazione tra architetto e
artista, figure chiamate ad operare sullo stesso territorio ma su diversi
campi d’azione, partendo da un tema comune: la Porta della città, storica
e contemporanea.
A ciascuno degli artisti selezionati, Valerio Bevilacqua, Francesco
Candeloro e David Rickard, è affidata la realizzazione di un
intervento installativo o performativo che coinvolge le tre porte storiche di
accesso al centro di Castelfranco Veneto, secondo una scansione temporale che
si articola in tre fasi successive in dicembre 2009, aprile e luglio 2010.
L’installazione di opere contemporanee in corrispondenza di tali passaggi
assume un valore ancor più significativo se si considera che il centro
storico di Castelfranco Veneto ed il nuovo Museo Casa Giorgione rappresentano
il cuore pulsante del programma di celebrazioni per il cinquecentesimo
anniversario della morte di Giorgione. La concomitanza degli eventi
contribuisce quindi non solo a sottolineare nuovamente la centralità della
figura dell’artista simbolo della città ma anche a trasformare le porte
stesse in un luogo di passaggio e transizione tra arte storica e arte
contemporanea.
In stretta reazione con le opere realizzate nella città storica, il
collettivo di architetti riuniti nell’associazione startup elabora una
serie di progetti di intervento su
tre aree periferiche identificabili come “accessi” della città
contemporanea, individuate in collaborazione con l’amministrazione
locale, suggerendo al cittadino un nuovo modo di guardare al proprio
territorio e alle sue potenzialità, puntando l’attenzione della “città
abitante” laddove la città non è più abituata a guardare.
Scheda tecnica
Artista
Francesco Candeloro
Installazione
Contenitore del tempo
Periodo
23 aprile – luglio 2010
Inaugurazione
venerdì 23 aprile 2010 ore 18.00
Porta Vicenza, Castelfranco Veneto (TV)
Sponsor tecnici
Lorenzo Ceretta, Di-Tre Group, Dotcode.it, Video Frame 25, Prefor
Con la partecipazione di
duebarradue studi associati di progettazione,
Roberto Silvestri architetto,
Alberto Marchesan architetto,
LAC
Italian Precious Ideas,
Studio
B612
|
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
Progetto
Castelfranco Veneto città d’arte.
Contemporanea
Seconda edizione
transizionitransitions
Artisti
Valerio Bevilacqua, Francesco Candeloro, David Rickard
associazione startup
Periodo
dicembre 2009 – luglio 2010
Luoghi
Castelfranco Veneto (TV), varie sedi
A cura di
Elena Forin
Promosso da
Regione del Veneto
associazione startup
Con il sostegno di
Comune di Castelfranco Veneto
Nell’ambito di
Celebrazioni del Cinquecentenario della
morte di Giorgione
Informazioni
associazione startup
Via delle industrie 2/2, 30020 Marcon (VE)
Tel. 041 5956050 - Fax 041 5956051
associazione.startup@gmail.com
Ufficio stampa
Studio Pesci di Federico Palazzoli
Via San Vitale 27, 40125 Bologna
Tel. 051 269267 - Fax 051 2960748
info@studiopesci.it
www.studiopesci.it
|
|