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Animali raccontati dai bambini nel nuovo libro del maestro Marcello D’Orta: “Nessun Porco è Signorina” |
Comunicato stampa LAV 21 maggio 2008 ANIMALI RACCONTATI DAI
BAMBINI NEL NUOVO LIBRO DEL MAESTRO MARCELLO D’ORTA “NESSUN PORCO È
SIGNORINA”, REALIZZATO IN COLLABORAZIONE E A SOSTEGNO DELLA LAV Dopo“Io speriamo che me la cavo” il maestro Marcello D’Orta torna in libreria con un nuovo, divertente libro che contiene pillole di saggezza dei bambini sugli animali, dal titolo: “Nessun porco è signorina” (Mondadori). L’opera ha una importante finalità benefica perché l'autore ha deciso di devolvere una parte dei proventi delle vendite alla LAV che li impiegherà in iniziative educative nelle scuole per il rispetto degli animali. Tutto è cominciato col desiderio di
Marcello D’Orta di approfondire le conoscenze dei bambini rispetto al mondo
degli animali, e per fare questo si è rivolto alla LAV. Attivisti della LAV
di Napoli sono andati nelle scuole della città assegnando - col consenso di
direttori e docenti - delle tracce come queste: Ogni anno muoiono
centinaia di cani abbandonati sul ciglio di una strada… qual è il tuo pensiero
in proposito?/ Che cosa pensi della corrida?/ Che cosa sai dei combattimenti
fra animali organizzati dalla malavita?/ Ti sembra giusto ammazzare un
animale per farne una pelliccia?/ Se tu fossi un animale, chi ti piacerebbe
essere?/ Che cosa pensi della caccia?/ Sai chi è un animalista?/ Hai mai
sentito parlare della LAV?/ Alcune persone non mangiano carne, per scelta.
Sono detti “vegetariani”. Che cosa pensi in proposito? E i bambini naturalmente hanno accolto con entusiasmo questi spunti.
Con il materiale a disposizione, Marcello D’Orta ha agito “di colla e di
forbici”, e ne è venuto fuori un libro al tempo stesso esilarante e profondo:
delle vere “perle” “che ci mostrano quanto elevata sia la sensibilità dei
piccoli verso gli animali e quanto grande sia la preoccupazione per il loro
futuro. Nei loro temi, i ragazzini
hanno espresso, a modo loro, tutta la condanna verso chi abbandona i cani
per strada (Se si fanno una lastra,
esce che non hanno il cuore) o contro chi fa combattere i cani (Il pit bull, tante che ne ha passate, che
è triste pure se lo porti a Mirabilandia). Spietati contro la caccia (Se mio padre facesse la caccia, vorrei
bene solo a mia madre), dimostrano il loro amore verso tutti gli esseri
viventi (Io prima di scarnazzare una zanzara,
gli dico un padrenostro), lasciando uscire giudizi a volte disarmanti
(Se gli animali parlasseno, chi sa quanti chi t’è morto ci menassero*). “Nessun porco è signorina” è un libro spassoso, in cui i temi sono
riprodotti come da stesura originale, quindi pieni di errori e
approssimazioni, proprio per rendere l’animo popolare di Napoli. Al di là quindi delle regole grammaticali, i bambini hanno detto la
loro su vari temi, esprimendo spesso pregiudizi radicati (se i nostri
antenati mangiavano il capitone e l’agnello anche noi lo dobbiamo fare, per
portare avanti la tradizione di famiglia), o idee assurde (oggi la
vita s’è fatta difficile per tutti, e gli animali devono ringraziare quelli
del circo, che li danno colazione pranzo e cena per senza niente). E accanto a riflessioni che confermano la grande sensibilità dei più
giovani (vorrei essere il mio pesciolino rosso, per vedere se l’ho
trattato bene), o di profonda ispirazione (la balena soffre cento
anni, e la farfalla un giorno, ma hanno uguale diritto al Paradiso), non
manca la consapevolezza (noi bambini, siamo proprio noi a inguaiare gli
animali, perché è per noi che ci stà il circo). “L’attenzione dei bambini
verso gli animali si spiega – scrive
nella prefazione Marcello D’Orta - come forma di solidarietà tra
individui socialmente deboli (gli infanti, appunto) ed esseri viventi da
sempre sfruttati dall’uomo”.
Parlando degli animali, è come se i bambini parlassero di sé: tra lavoro
minorile, pedofilia, violenza fisica in famiglia, separazione dai genitori,
utilizzo nelle guerre, eccetera, i ragazzi si sentono sempre più minacciati e
sfruttati; in qualche caso avvertono in modo drammatico la “diversità” dagli
adulti, finendo con lo stringere un rapporto più stretto con gli animali. Se
consideriamo poi che, sulla base di alcuni studi recenti, l’empatia verso gli
animali risulta essere associata all’empatia nei confronti delle persone,
comprendiamo come l’aiutare un bambino a stabilire un profondo legame con
l’animale che vive con lui, e con gli animali in genere, può avere effetti
positivi anche sullo sviluppo delle sue capacità di relazionarsi
positivamente e costruttivamente con gli esseri umani. Marcello D’Orta (Napoli, 1953) è maestro di scuola elementare e scrittore. Ha pubblicato Io speriamo che me la cavo, Dio ci ha creato gratis, Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso, Il maestro sgarrupato, Nero napoletano e Maradona è meglio ’e Pelé.
* Se gli animali parlassero, chi sa quante maledizioni ci manderebbero. 5xMille: scegli la LAV. |
Fonte: Ufficio stampa LAV
06 4461325 www.lav.it |
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