da PHOTO GALLERY (7-9
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Rif.:
"Libri
antichi e di pregio a Milano"
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Marcolini
Francesco
“Le Sorti di
Francesco Marcolino da Forlì intitolate Giardino di Pensieri
allo
illustrissimo Signore Hercole Estense Duca di Ferrara”
Venezia,
Francesco Marcolino, 1540.
In folio,
misura mm. 217 x 311 h, xilografia al frontespizio di Giovanni Porta, al
recto ritratto dell'autore in cornice. Nella parte superiore, nel riquadro,
firma di possesso manoscritta " LIVRE DE MADAME LA MARQUISE VICTOER
CASATI ARDIZZONE ". pp. 206 [207] + 1 + 1 carta manoscritta f.t. di:
" Tavola di quesiti pertinenti a huomini et a donne" . Segn.
A-CC4. Fino a pagina 107 la numerazione delle carte è in numeri romani, da
108 in poi i numeri diventano arabi ma si ripetono, mancano tutti i numeri
dispari. Splendido colophon con marca tipografica in fine. Nella prima parte vi è un elenco di 50
quesiti che si possono rivolgere a uomini, a donne o ad ambedue e 50 tavole
relative agli stessi. Ci sono 50 xilografie raffiguranti immagini
simboliche, vizi e virtù, accompagnate da 90 carte da gioco che circondano
l'incisione e da altre 45 carte al verso del foglio disposte a croce. Nella
seconda parte ci sono xilografie di filosofi dell'antichità contornate da
31 risposte, collocate sulla sinistra e da altre 24 sulla destra.
Legatura
coeva in piena pergamena con titolo manoscritto al dorso. Dediche e firme
di possesso sulla prima carta bianca, datate 1699 e 1729. Metà della pagina
VIII è manoscritta, stranamente solo al verso, il recto è a stampa.
PRIMA
EDIZIONE. Raro testo di cartomanzia e arte divinatoria, Marcolini usa le
carte o i tarocchi per predire a fortuna. Per giungere al numero del
quesito bisognava tirare i dadi oppure usare le carte, la carta più alta
corrispondeva al quesito del libro. Come tutti i testi divinatori finì
sotto il controllo dell'Inquisizione, quindi messo all'Indice. ESEMPLARE
RARO. Cfr. SANDER 4231; MORTIMER, 279. Inv. 1020381.
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"Libri
antichi e di pregio a Milano"
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Ogilby John
“Africa
illustrated”
Africa:
being an accurate description of the regions of Aegypt, Barbary, Lybia, and
Billedulgerid, the land of negroes, Guinee, Aethiopia, and the Abyssines,
with all the adjacent islands, either in the Mediterranean, Atlantick,
Southern, or Oriental Sea, belonging thereunto. With the several
denominations of their coasts, harbors, creeks, rivers, lakes, cities,
towns, castles, and villages. Their customs, modes, and manners, languages,
religions, and inexhaustible treasure;with their governments and policy,
variety of trade and barter, and also of their wonderful plants, beasts,
birds, and serpents.
T. Johnson,
London 1670.
First edition.
Folio (43 x 28cm. approx.), xvi, 768pp., half-title, engraved frontispiece,
47 engraved plates and maps as called for in list of plates, most
double-page or folding, also with 10 engravings on 5 sheets, not called for
in list of plates but present in most copies, 46 engravings in text, contemporary panelled calf gilt, red
morocco lettering piece. Wing, 0163. Tooley, Africa, p87. Ogilby was
Cosmographer to Charles II. "Africa" was the first publication in
Ogilby's great project to create an Atlantic or English Atlas designed to
increase England's trade and extend her national prestige. Ogilby's idea of
an atlas meant not only maps but also available and up-to-date translations
of various accounts, principally from Dapper. Although he used the same
frontispiece, title-page and maps as Dapper, Ogilby used folio sheets
one-third larger than Dapper's which made the volume more impressive.
Ogilby also added tales of English interest such as the attack on the
"Mary Rose" specifically for the home market.
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"Libri
antichi e di pregio a Milano"
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Tiziano
Vecellio
“Scuola
Fiamminga XVII Secolo. Paesaggi. Suite completa di 24 planches da disegni
di Tiziano”
Acqueforti -
Lastre mm. 240 – 250 x 370 – 380 ca.
Bibliografia:
Cat. “Immagini da Tiziano”, De Luca, 1976, a cura di Maria Catelli Isola,
n. 114 – 115; Cat. “Omaggio a Tiziano”, Firenze, 1976, a cura di Bert. W.
Meijer, n. 22 – 23.
Filigrana:
Grande stemma coronato con corno da caccia, simile a Briquet, 2715 e tipico
dei Paesi Bassi nella metà del ‘600.
Nella parte
inferiore della prima incisione è presente l’indirizzo di H. de Neyt,
antiquario e pittore di Anversa morto nel 1642. Tramite questo dato
possiamo dedurne che la serie sia stata incisa e probabilmente stampata
precedentemente.
Mariette
tramanda che le stampe venivano ai suoi tempi attribuite a L. Van Uden e
che la seconda della serie sarebbe stata ritoccata a bulino da S. A.
Bolswert.
Nonostante la
scritta Tutianus invenit (sic) presente nella seconda incisione della
serie, oggi si tende a riconoscere l’autore dei disegni in un tardo
Domenico Campagnola, o di un suo allievo.
Album
rilegato in piena pelle con dorso a cinque nervi; titolo e fregi in oro
(lievi restauri).
Tutti i fogli
sono completi dell’impronta del rame più margini da 1 a 3 cm.
Piccolo
strappo al margine sinistro delle tavole 12 e 13, un minimo foro al centro
della parte sinistra della tavola 18; un alone non particolarmente
fastidioso è presente in tutti i fogli, ma la conservazione può ritenersi
ottima.
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