Comunicato
stampa
Lucio Schiavon
La gemella diversa
Fondazione
Bevilacqua La Masa
Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826, Venezia
Dal 22 ottobre al 14 novembre 2010
Inaugurazione giovedì 21 ottobre 2010 ore 18.00
La Fondazione Bevilacqua La Masa è lieta di annunciare “La
gemella diversa”, personale di Lucio Schiavon, artista,
illustratore e designer veneziano, che sarà ospitata nelle sale di Palazzetto
Tito dal 22 ottobre al 14 novembre 2010.
Il progetto espositivo nasce da un'attenta e sensibile riflessione sulle
profonde trasformazioni che sta subendo Venezia intesa come città
“metropolitana”: un cambiamento che ripropone il rapporto tra il centro
storico lagunare e la terraferma. Una relazione complessa collega le aree di
Mestre e Marghera al centro storico: si tratta dell'unica vasta periferia
urbana separata da un così ampio spazio acqueo dalla sua controparte, dal suo
centro. I mezzi di comunicazione le uniscono pur essendo morfologicamente distanti
e con una vita propria.
Schiavon, che definisce se stesso un “creatore di immagini”, riflette sul dilemma
identitario di chi si sente veneziano ma vive sulla terraferma. Così
l'artista immagina gli skyline di Mestre e Marghera, ormai parte integrante
dell'immagine di Venezia metropolitana.
Una visione che è anche spaesante. Perdersi in una città unica ma diversa è
come perdersi in un labirinto fatto da profili e perimetri contrastanti tra
loro. Attraversare un ponte, sia da Mestre che da Venezia, significa cambiare
prospettiva e abitudini. I veneziani si perdono nelle architetture di Mestre,
nelle sue strade con le automobili e in semafori. E' la loro città ma non si
trovano a proprio agio: a ricordare a se stessi e a chi li guarda che sono
dei “pesci fuor d'acqua” sono le caratteristiche storiche e commerciali di
Venezia. La stessa sensazione hanno coloro che dalla terraferma arrivano in
laguna e che si trovano spaesati senza i palazzoni, gli autobus e le strade.
E così si vedono girovagare tra le calli, in un labirinto che dovrebbe essere
anche loro ma che vivono o ricordano poco.
Però in questo sentirsi vicino e lontani c'è della poesia. E' questa la
“gemella diversa” soggetto della mostra. L'acqua della laguna riflette due
facce della stessa città: da una parte lo skyline di Marghera, delle sue
fabbriche unite dalla Torre di Mestre, e dall'altra i tetti e le cupole del
centro storico che si priva del campanile di San Marco per donarlo
momentaneamente alla sua gemella diversa che si trova al di là del ponte
della Libertà.
Il salone di Palazzetto Tito dà il via alla visione di Venezia e Mestre
unite. Una grande stampa rappresenta infatti l'unione delle due città viste
dall'occhio del visitatore come un'anima sola ma diversa per caratteristiche
architettoniche e di età storica e culturale. C'é l'isola con i suoi
campanili, i suoi palazzi e l'acqua. E poi ci sono le fabbriche, gli
stabilimenti, le ciminiere e i palazzoni. Ad unirle, creando un legame
fisico, un lungo ponte. Una sorte di cordone ombelicale mai tagliato alla
nascita e che fa vivere due gemelle diverse.
Due vite che prendono forza nelle stanze espositive con scene dedicate alla
terraferma e al centro storico e alla complessa situazione psicologica degli
abitanti che vivono questi luoghi. Temi che lo spettatore può rivivere
attraverso delle fiabesche video animazioni prodotte dall'artista che
conclude la sua visione con una serie di cartoline di una Venezia del futuro
con le nuove opere architettoniche sorte in città o che dovranno essere
realizzate nel futuro prossimo.
L’artista
Lucio Schiavon (Venezia, 1976), ha collaborato con Fabrica, il Centro Ricerche
sulla Comunicazione del Gruppo Benetton nei dipartimenti Visual Comunication
e Comics & Illustration. Durante questa periodo ha contribuito alla
realizzazione del progetto "Vision Of Hope" per il magazine
"The New Yorker" e di varie iniziative per realtà come El Pais,
Reporter sans frontières, Teatro Massimo di Palermo e Unicef. Ha collaborato
inoltre con riviste come Internazionale, Specchio della stampa, Linea Grafica
e per l'editoria dell’infanzia con Mondadori Ragazzi ed Electa. Ha
collaborato con La Biennale di Venezia dove nel 2004 ha ideato e curato la
prima uscita dei materiali pubblicitari e promozionali dei quattro Festival
Internazionali di Danza Musica Teatro e Cinema. Ha partecipato al concorso
“Premio Palinsesto Italia” per la produzione di nuovi contenuti editoriali
digitali, proponendo una lettura moderna in chiave interattiva del linguaggio
del fumetto raccogliendo una menzione speciale per l’efficace innovazione
grafico-linguistica. Ha ideato e progettato una nuova linea di personaggi per
la collezione zaini scuola Invicta. Crea grafiche per lo sport nell’ambiente
dello snowboard. I suoi lavori sono stati esposti in due collettive di
Fabrica: in Giappone a Tokio e Osaka nell’ambito della mostra "From
chaos to order and back" e a Barcellona con l’esposizione della mostra
"Mail me".
La Fondazione Bevilacqua La Masa e l’identità di Venezia
La mostra costituisce una riflessione sull'identità e sull'immagine di
Venezia, tema che ha contraddistinto un'ampia parte delle attività della
Fondazione Bevilacqua La Masa negli ultimi otto anni. Questa filone è stato
affrontato da giovani promesse così come da artisti affermati, in modo
trasversale rispetto alle discipline: tra gli interventi artistici ricordiamo
quelli degli architetti Yona Friedman (2005) e Marjetica Potrč (2010),
che hanno immaginato degli ipotetici sviluppi per la Venezia del futuro;
quello di Wolfagang Scheppe (2009), studioso della comunicazione, sul tema
dell’impatto della migrazione sul tessuto urbano; quello Lucy e Jorge Orta
(2005) che hanno portato in galleria un dispositivo per rendere potabile
l’acqua del Canal Grande; quello dell'illustratore Lorenzo Mattotti (2009),
con i suoi sguardi inediti sulla città; le mostre fotografiche come quella
dedicata al manicomio di San Servolo (2009) e quella realizzata per rendere
omaggio allo straordinario archivio fotografico di Italo Zannier (2010),
volte a rievocare una memoria collettiva della città; mostre dedite alla
presentazione di lavori artistici realizzati con il vetro, materiale veneziano
per eccellenza, o ancora, dedicate al tema del turismo (2007).
Scheda tecnica
Titolo mostra
La gemella diversa
Artista
Lucio Schiavon
Sede
Fondazione Bevilacqua La Masa
Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826, 30123 Venezia
Periodo
22 ottobre – 14 novembre 2010
Inaugurazione
giovedì 21 ottobre 2010 ore 18.00
Orario di apertura
da mercoledì a domenica 10.30 – 17.30 | lunedì e martedì chiuso
Ingresso
gratuito
Informazioni
Fondazione Bevilacqua La Masa
Dorsoduro 2826, 30123 Venezia
Tel. +39 041 5207797 – Fax +39 041 5208955
www.bevilacqualamasa.it
Ufficio Stampa
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