COMUNICARECOME
Portale di comunicazione
e dfinformazione
indipendente
postmaster@comunicarecome.it
|
||||||||||||||||||
Rif.:
Ufficio Stampa Missioni Don Bosco Notizia
- 30 Maggio 2023 = Focus: SUDAN Un aggiornamento sulla situazione del Sudan «Sudan:
nellfemergenza i salesiani restano con la gente» ||
La campagna del 5x1000 di Missioni
Don Bosco || «Un aggiornamento sulla situazione del
Sudan, purtroppo scomparso dal radar della comunicazione in Italia
nonostante la gguerra incivileh che si sta combattendo non abbia registrato
ancora un cessate il fuoco durevole. I
missionari in quel Paese (a maggioranza islamica) non si sono allontanati dalle loro case, per continuare servire le
famiglie in stato di necessità. Missioni Don Bosco
nel tempo ha dato risorse per la nascita e per il mantenimento delle sedi di
formazione professionale e intende salvaguardare questo patrimonio scolastico
a beneficio del Paese.» [MissioniDonBosco,
30Maggio2023] > Approfondimenti nellfArticolo
qui avanti >>>
>>>
¥ |
||||||||||||||||||
<bomba_laboratorio_salesiano_1> _ Sudan ▐ L'ordigno caduto nei laboratori della
scuola di formazione professionale San Giuseppe, Sudan ▐ = Cfr.: «Sudan: nellfemergenza i
salesiani restano con la gente» - «I missionari stretti nel conflitto tra i
due generali» = [Rif.:
Ufficio Stampa Missioni Don Bosco, 30 Maggio 2023] « Rif.: Ufficio Stampa
Missioni Don Bosco Articolo - 30 Maggio 2023 Sudan: nellfemergenza i salesiani restano
con la gente «I missionari stretti nel
conflitto tra i due generali» = Missioni Don Bosco sostiene la speranza di una
pacificazione = Quando sono scoppiate
le prime bombe, la struttura dei missionari salesiani si è trovata a metà
strada fra le linee dei due fronti: lfaeroporto assalito dallfesercito
privato di Dagalo e il palazzo presidenziale nel centro di Karthoum difeso
dai regolari. gTra lo stupore di
tutti, sabato 15 aprile si sono sentiti spari e pesanti colpi di arma da
fuocoh riferisce il direttore della struttura, padre Jacob Thelekkadan.
Un ordigno è caduto nei laboratori della scuola di formazione professionale
San Giuseppe, per fortuna in un momento in cui gli allievi erano altrove.
Quasi un miracolo, considerato che di sabato riprende lfattività ordinaria
dopo la preghiera del venerdì, secondo le prescrizioni dellfIslam, e le aule
tornano a riempirsi. Sono caduti altri proiettili, senza causare vittime.
Messi in salvo i ragazzi, i religiosi hanno subito attivato un servizio di
assistenza alle famiglie che il giorno stesso hanno iniziato a chiedere
protezione e assistenza per cibo e, in qualche caso, un ricovero temporaneo. I missionari hanno
deciso di restare a Karthoum e a El-Obeid, dove sono apprezzati per la loro
capacità di formare i giovani ai lavori dei quali il Sudan ha necessità per
perseguire lo sviluppo economico. A due scuole professionali accedono
i figli di famiglie musulmane, in un rispetto reciproco del quale sono
(state) consapevoli garanti le istituzioni pubbliche del Paese. Lfinizio della presenza dei salesiani in questo Paese-ponte fra
Etiopia ed Egitto risale a più di 40 anni fa, ed è stata caratterizzata da
una progressiva presa di fiducia reciproca. Lfinviato straordinario della
congregazione salesiana, don Václav Klement, aveva incontrato nellfaprile
dello scorso anno i tredici confratelli distribuiti in 3 comunità: una
parrocchia che anima 25.000 fedeli e 8 scuole primarie parrocchiali, due
Centri di Formazione Professionale, uno per città, che accolgono circa 800
giovani. Il miracolo operato da questi
missionari si concretizza oggi nel coraggio che ha fatto loro scegliere di
non salire sui convogli che hanno portato il personale di organizzazioni
straniere nella vicina Gibuti a prendere i voli per i ritorni in patria.
Restano a Karthoum e a El-Obeid per condividere la nuova difficile quotidianità
insieme con i parrocchiani e con i collaboratori, per alimentare la speranza
di pace. I Sudanesi troveranno altri
salesiani pronti ad accoglierli in alcune delle località dove arriveranno
fuggendo dal loro Paese. Come a Juba, in Sud Sudan, dove i Figli Di Don Bosco
sono presenti nel campo profughi sorto per accogliere le popolazioni vittime
dellfintegralismo dei precedenti regimi di Karthoum. DallfItalia Missioni Don Bosco ha dato sostegno a questi missionari e
continuerà a farlo in questa emergenza anche grazie alle firme del 5x1000. gPreghiamo
affinché il buon senso possa prevalere da entrambe le partih scrive
lfarcivescovo di Karthoum, mons. Michael Didi Agdum Mangoria. Al suo fianco i
Figli di Don Bosco restano come segno che i miracoli si possono sperare.» || Ufficio Stampa Missioni Don Bosco – 30
Maggio 2023 Immagine: <bomba_laboratorio_salesiano_2> _ Sudan ▐ L'ordigno caduto nei laboratori della
scuola di formazione professionale San Giuseppe, Sudan ▐ = Cfr.: «Sudan: nellfemergenza i
salesiani restano con la gente» - «I missionari stretti nel conflitto tra i
due generali» = [Rif.:
Ufficio Stampa Missioni Don Bosco, 30 Maggio 2023] œ Immagine: <Sudan - guerra> ▐ Immagini fotografiche
del Sudan in guerra, da un aggiornamento di Maggio 2023 sulla situazione del
Sudan a cura di Missioni Don Bosco
▐ = Cfr.: «Sudan: nellfemergenza i
salesiani restano con la gente» - «I missionari stretti nel conflitto tra i
due generali» = [Rif.:
Ufficio Stampa Missioni Don Bosco, 30 Maggio 2023] |
||||||||||||||||||
Missioni Don Bosco Valdocco ONLUS tel.
011/399.01.01 - fax 011/399.01.95 e-mail:
info@missionidonbosco.org sito:
www.missionidonbosco.org |
▀▄▀▄▀▄▀
www.COMUNICARECOME.it Resp.:
Marina Palmieri All rights reserved - Tutti i diritti riservati |
Back to Home
Back to Inizio pagina corrente