OMAGGIO A EMILIO VEDOVA
DIALOGO
CON GEORG BASELITZ
Uno
sguardo internazionale dall’Archivio Storico della Biennale:
Marina Abramovic, Vito Acconci, Joseph Beuys, Christian Boltansky,
Pierpaolo Calzolari, Rebecca Horn, Ketty La Rocca,
Arnulf Rainer, Richard
Serra
Padiglione
Venezia
Giardini della Biennale, Venezia
10 giugno – 21 novembre 2007
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Comunicato stampa
Il
Padiglione Venezia della Biennale è oggi al centro di un progetto culturale
promosso dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Venezia e
dal Comune di Venezia con l’intento di restituire questo spazio
espositivo alla cultura veneta in un’ottica internazionale. La dimensione
concettuale che è alla base della Biennale – sede storica di incontro tra
idee, persone, linguaggi che si confrontano oltre i confini geografici della
regione – rappresenta in tal senso il terreno più consono per proporre una
sfida interessante: mettere in relazione artisti veneti e artisti
internazionali con la specificità di questa città: forma urbana unica nel suo
genere, in equilibrio dai tempi della Serenissima tra la dimensione tutta
locale della sua vita quotidiana, popolare e insieme raffinata, e
l’affacciarsi ai mercati internazionali d’oltre Adriatico, in armonia
sapiente tra tradizione dell’artigianato, civiltà eccellente delle arti e
modernità tecnologica.
A esemplificare la forza centrifuga e, nel contempo, catalizzatrice che è
sottesa al progetto culturale targato “Padiglione Venezia”, sono stati
chiamati tre curatori: Luca Massimo Barbero, Chiara Bertola e
Angela Vettese, rispettivamente designati da Provincia, Regione del
Veneto e Comune di Venezia, individuati in ragione dei loro ruoli presso tre
delle istituzioni per l’arte contemporanea più attive a Venezia: la Peggy
Guggenheim Collection, la Fondazione Querini Stampalia e la Fondazione
Bevilacqua La Masa.
La riapertura del Padiglione Venezia è stata considerata, dunque, in un’ottica
che non sia solo di ripristino di uno spazio storico ma anche di un’idea di
prospettiva e di opportunità per i linguaggi dell’arte contemporanea futura.
Una riapertura alle ricerche giovani che potranno avere in questo spazio un
punto di riferimento e visibilità non solo per le arti visive ma per ogni
settore della Biennale.
Nume tutelare per l’avvio di questo progetto
è Emilio Vedova. Scomparso da meno di un anno, è stato anzitutto
l’artista che ha impregnato di sé in modo indelebile l’Accademia di Belle
Arti di Venezia influenzando generazioni intere di studenti; nello stesso
tempo, costantemente invitato ad esporre alla Biennale, ha potuto far da
tramite tra l’humus veneziano e il contesto mondiale della rassegna. Vedova,
con la sua straordinaria energia sia fisica sia mentale, seppe essere il
centro di un sistema di relazioni che aiutò a mantenere Venezia al centro del
dibattito internazionale.
A emblema di questo continuativo rapporto con la Biennale, grazie alla
fondamentale collaborazione della Fondazione “Emilio e Anna Bianca Vedova” si
è scelta unicamente l’imponente opera
Senza Titolo (Als ob) simbolo della maturità espressiva del suo
linguaggio e contemporaneamente Leone d’oro alla carriera (1997) per
la mostra che sarà allestita al Padiglione Venezia dal 10 giugno al 21
novembre.
Il principio ispiratore che informa il progetto culturale sotteso al
“Padiglione Venezia” è quello del dialogo inteso come uno scambio
vivificante di pensieri, come un incontro di persone che condividono –
anche se distanti nel tempo e nello spazio fisico – le medesime poetiche espressive,
gli stessi orientamenti di ricerca creativa, lo stesso coraggio di mettersi
al centro di relazioni concettuali internazionali.
In questa prospettiva si presenta lo
straordinario omaggio creato da Georg Baselitz, con sei grandi opere
inedite pensate dall’artista tedesco appositamente per questo Dialogo con il
Maestro. Tali opere si collocheranno quasi come un abbraccio ideale attorno
al grande disco di Vedova, come a voler esplicitare anche fisicamente quella
solidarietà intellettuale che legò i due artisti nel tempo tra Berlino e
Venezia e che Baselitz ha voluto ricordare per questa esposizione.
Baselitz apre così - con questi suoi simbolici “teleri” di tre metri per due
e mezzo, eseguiti nella quasi totalità del bianconero - un dialogo intimo con
Vedova ma al tempo stesso è emblema di un ambito internazionale che non
mancherà di coinvolgere il pubblico e di segnare l’atmosfera del Padiglione
segnalandolo come Nuovo Luogo per le arti contemporanee.
In questo intreccio di relazioni, che rimandano al fermento culturale di
dimensione internazionale proprio della Biennale, si colloca la presentazione
di alcuni video – gentilmente messi a disposizione dall’ASAC – che
restituiranno interviste e performance di artisti che hanno preso
parte all’ambiente culturale della Biennale degli anni '70: Marina
Abramovic, Vito Acconci, Joseph Beuys, Christian Boltansky, Pierpaolo
Calzolari, Rebecca Horn, Ketty La Rocca, Arnulf Rainer, Richard Serra,
solo per citarne alcuni. Un momento di grande originalità in questa sezione
sarà rappresentato da due momenti sempre video dedicati a Vedova di cui un
suo raro inedito “girato” in Super8 di oltre sessanta minuti, affascinante
Diario di Viaggio americano dove le immagini sono pensate in ritmo come
attraverso griglie di segni e colori straordinari.
L’omaggio che viene presentato al Padiglione Venezia assume da una parte il
carattere di memoria, in concomitanza con altri momenti celebrativi previsti
in città e in attesa delle retrospettive che si terranno a Roma (ottobre 2007)
e a Berlino (2008), e, nello stesso tempo, di riflessione sull’arte presente
nel contesto internazionale della Biennale delle Arti Visive.
Scheda tecnica
Titolo mostra
Omaggio a Emilio Vedova
Sede
Padiglione Venezia, Giardini della Biennale, Venezia
Periodo
10 giugno – 21 novembre 2007
Curatori
Luca Massimo Barbero, Chiara Bertola, Angela Vettese
Promotori
Regione del Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Venezia
Inaugurazione
Venerdì 8 giugno ore 18.00
Orario di apertura
10.00 – 18.00, chiuso il lunedì (escluso lunedì 11 giugno)
Informazioni al pubblico
La Biennale - Ufficio Promozione Pubblico
Tel. +39 041 5218.828
Fax +39 041 5218.825
infogruppi@labiennale.org
www.labiennale.org
Ufficio stampa
Studio Pesci di Federico Palazzoli
Via Giuseppe Petroni 18/3 – 40126 Bologna
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