COMUNICARECOME
Portale di comunicazione
e d’informazione
indipendente
postmaster@comunicarecome.it
Out of Nothing – omaggio a Baruchello con opere di: Gianfranco
Baruchello,
Vedovamazzei, Carlo
Zanni, Domenico Antonio Mancini 11 Marzo - 18 Aprile 2008 - Proroga == > fino al 28 Maggio 2008 galleria annarumma404, Milano |
Comunicato stampa Gianfranco Baruchello, sin dalla fine degli anni Cinquanta, ha
sperimentato mezzi artistici diversi (pittura, oggetto, parola, cinema,
video, azione) ma anche ipotesi sull’uso e la funzione dell’arte. La ricerca
sull’immagine fissa e in movimento, sull’identità dell’artista attraverso
nomi collettivi, sul rapporto tra arte e agricoltura, ha portato a risultati
innovativi. La mostra
“Out of Nothing – omaggio a
Baruchello” organizzata dalla galleria annarumma404 ( via
Felice Casati 26 a Milano) nasce dunque con il proposito di
aprire un confronto tra il lavoro di
Gianfranco Baruchello e quello di alcuni giovani
artisti italiani. Il fine è
quello di produrre cortocircuiti, riflessioni, punti di relazione tra
pratiche artistiche che, seppur a distanza, sono partite da premesse in parte
simili. I giovani
artisti, tre in tutto, sono stati scelti in base a due considerazioni. Una
relativa alla prossimità della loro ricerca con quella di Baruchello;
l’altra, di carattere sostanzialmente cronologico. I Vedovamazzei nati negli anni
sessanta, Carlo Zanni nato nel
1975 e Domenico Antonio Mancini
nato nel 1980, artisti di tre diverse generazioni (con cultura e formazione
diverse), sono invitati a un confronto con alcune questioni centrali del
lavoro di Baruchello ma anche di una sperimentazione centrale per le
trasformazioni artistiche della seconda metà del Novecento. La mostra “Out of
Nothing” presenta inoltre alcuni lavori di Gianfranco Baruchello, alcuni
dei quali mai esposti in precedenza. Gianfranco Baruchello è nato a
Livorno nel 1924. Nel 1962 sue opere (oggetti realizzati con materiali
trovati, giornali e tavole di legno) erano presenti nella storica mostra,
alle radici della pop art, della Sindey Janis Gallery di New York: “The New
Realist”. Un anno dopo conosce, a Milano, Marcel Duchamp, a cui resterà legato
per anni. La sua prima personale a Roma è del 1963, presso la Galleria La
Tartaruga; la prima mostra newyorkese risale invece al 1964 presso la
galleria Cordier & Ekstrom. Negli stessi anni comincia la sua esperienza
con il cinema, gira il primo film in Super8, Il Grado zero del Paesaggio e successivamente Verifica Incerta, a cui collabora
Alberto Grifi. Verifica incerta
nasce dal montaggio di pellicole del cinema americano degli anni Cinquanta
trovate o recuperate. Il montaggio viene concepito come procedura di
accostamento casuale con lo scopo di sovvertirne il senso e di sperimentare
nuovi ordini logici. Tra i suoi progetti più sperimentali si ricorda Artiflex, una società fittizia che
produceva installazioni e azioni. Nel 1973 inizia l’operazione Agricola Cornelia (1973-1981), altra
società inesistente che lavorava nella dimensione della ricerca di uno spazio
tra valore d’uso e valore di scambio dei prodotti agricoli e artistici. Accanto a
questa sperimentazione molteplice, Baruchello ha sempre continuato a usare la
pittura come possibilità di una ricerca sullo spazio (perlopiù bianco)
sull’immagine piccola assai spesso in uno stretto rapporto con la parola e
sulla disseminazione. La video-filmografia
di Baruchello è di circa settanta voci, l’ultima delle quali si
riferisce al suo più recente film del 2007, Un altro giorno, un altro giorno un altro
giorno, realizzato in alcuni carceri romani attraverso interviste sul
tema del tempo e del sogno nello spazio della reclusione. Ha
pubblicato molti libri di diversa natura, tra i quali Avventure nell’armadio di Plexiglass, Why Duchamp, How to imagine
e, tra i più recenti, Spettacolo di
niente e Cosa guardano le statue. annarumma404 via
Felice Casati 26 Milano - tel/fax
02.39430655 – e-mail: info@annarumma404.com Orari
galleria dal Martedì al Venerdì dalle 15,30 alle 19,00 e su appuntamento. |
Fonte: annarumma404 |
▀▄▀▄▀▄▀
Mappa CATALOGO - Libri,
DVD, CD - CERCA
per ARGOMENTO e per TEMI SPECIFICI >>>
PromoProdotti |
||
Occhiali Senza
Lenti Eye Moving™ - Modello Onda Nero
Dispositivo a foro stenopeico come ausilio visivo
Ti sei accorto che gli occhiali da vista o le lenti a contatto
ti stancano, e più li usi peggio ci vedi? Forse sei
presbite e fai fatica a leggere i caratteri piccoli da vicino? Forse sei
miope e tendi a fissare lo sguardo e ad aspettare che le
lettere diventino più nitide, mentre in realtà tendono a sbiadirsi, e col
tempo hai bisogno di occhiali sempre più forti? Forse sei
ipermetrope e la tua vista varia, e certi giorni neanche con
gli occhiali riesci a leggere bene? Forse sei
astigmatico e spesso quando gli occhiali si spostano sul naso
le righe o le lettere improvvisamente si mischiano o compaiono intorno dei
bordi colorati molto fastidiosi e stancanti? Forse ti
dà fastidio il sole? Forse sei
già passato dalle lenti bifocali a quelle progressive, che senti essere una
vera tortura mentale? Allora... forse
puoi trarre grande beneficio dai SenzaLenti eyeMoving™, un dispositivo
a foro stenopeico come ausilio visivo che ti può consentire di
leggere subito meglio ad occhio nudo e che ha aiutato tanti come te a ridurre
la dipendenza dalle lenti graduate e a trovare il sollievo che cerchi. I
dispositivi a foro stenopeico SenzaLenti eyeMoving™ sono
prodotti in Italia (marchio CE), e sono disegnati per durare a lungo ed
essere indossati facilmente da tutti nella massima comodità. La diversa
forma della montatura nei vari modelli non ha effetti sul funzionamento del
foro stenopeico: ciascun modello va bene come ausilio universale per ogni
tipo di difetto visivo. Ogni dispositivo
SenzaLenti eyeMoving™ ordinato include in omaggio: ●
Una tabella di controllo di Snellen da usarsi a
quattro metri. ● Un elegante depliant di quattro pagine che contiene tutti
i consigli per l’uso, incluso
anche un brevissimo riassunto dei principi fondamentali del Metodo Bates
Originale ed una versione ridotta della tabella di controllo di Snellen per
esercitarsi da vicino e da lontano.
Il principio di funzionamento del “foro stenopeico” è molto
semplice e fu Leonardo Da Vinci [ 1500 circa ] il primo
scienziato ad accostare la “camera oscura”, che sul foro stenopeico si basa,
all‘occhio umano e al suo funzionamento. Il foro stenopeico lascia passare solo una parte
dei raggi luminosi, eliminando quelli più obliqui. In questo modo la
quantità di luce diminuisce, ma la “profondità di campo”, e cioè la quantità
di nitidezza del campo visivo, aumenta. Gli oggetti che prima erano “fuori
fuoco” ora diventano più nitidi, sebbene più scuri. Applicato davanti all’occhio, mediante una conformazione
“a reticolo piramidale”, il foro stenopeico elimina la gran parte dei raggi
obliqui, quelli che formano i cerchi diffusivi sulla retina e che sono
causati dall’errore rifrattivo, facendo passare solo quelli paralleli, che
non hanno bisogno di essere rifratti, cioè messi a fuoco, e quindi giungono
nitidi sulla superficie della retina, contribuendo ad eliminare il fastidio
che gli oggetti fuori fuoco causano a chi guarda. I SenzaLenti eyeMoving™ possono consentire a chi ha una
vista difettosa di guarirsi da solo praticando i metodi dell’occhio normale
secondo il “Sistema Bates” per “la cura della vista imperfetta mediante
trattamento senza occhiali”, così come descritto nel libro “Vista perfetta senza occhiali”
pubblicato dal Dott. William H. Bates a New York nel 1920 ed ora disponibile
anche in lingua italiana.
|
▀▄▀▄▀▄▀
www.COMUNICARECOME.it Resp.:
Marina Palmieri All rights reserved - Tutti i diritti riservati |
Back to Home
Back to Inizio pagina corrente