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Straordinaria retrospettiva di

Claudio Baccalà

l’artista ticinese scoperto da Jean Dubuffet

 

-  Brissago, 2009  -

 

  Comunicato:  La Galleria ANTARES presenta una straordinaria retrospettiva di Claudio Baccalà (1923-2007)  >>>

  Scheda biografica Claudio Baccalà  >>>

  Immagine: opera di Claudio Baccalà  >>>

 

Immagine - Rif.: Retrospettiva di Claudio Baccalà alla Galleria Antares di Brissago  == >  Opera di Claudio Baccalà

Nell'immagine: opera di Claudio Baccalà

Rif.: retrospettiva di Claudio Baccalà alla Galleria Antares di Brissago

 

 

Comunicato stampa

 

 

La Galleria ANTARES presenta una straordinaria retrospettiva di Claudio Baccalà (1923-2007)

 

 

La Galleria ANTARES in via Piazza 2, sopra Incella, a Brissago, presenta sabato 9 maggio 2009 alle ore 17.00 una straordinaria retrospettiva di Claudio Baccalà l’artista ticinese di Brissago nato nel 1923, scoperto da Jean Dubuffet e scomparso nel 2007 a Locarno.

Questa grande mostra retrospettiva che si svolge dal 9 al 31 maggio 2009 comprende 53 oli su tela, 4 gouaches, 8 disegni che ripercorrono il processo creativo di Baccalà. L’esposizione, introdotta da Luca M. Venturi, ripropone con forza alla critica, al pubblico e al mercato la produzione di uno tra i maggiori artisti contemporanei ticinesi assurto a fama internazionale il cui lavoro raggiunge, con estrema poesia, una dimensione monumentale.

La rivisitazione del corpus delle opere di Baccalà consente di affrontare un’analisi della sua arte quale immagine, percezione, oggetto, ma anche come forma, materiale, contenuto e progetto.

La pittura di Baccalà, ricca di materia e colore, spazia da temi mitologici e filosofici alla natura, con i suoi paesaggi rustici e i mitici alberi. Le forme delle opere sono scandite da preoccupazioni, colori e toni sempre diversi, imposti dalla sua indagine sulla natura e sull’uomo che entrano così a far parte dell’opera stessa, creando effetti sorprendenti e imprevedibili.

Commentò di lui Mario Botta: “ogni quadro è l’inizio e al tempo stesso la fine di un magico percorso composto di segni che diventano immagine, forma, spazio e toni di luce. Baccalà ha la straordinaria capacità di renderci partecipi del bisogno dell’uomo di tornare bambino”.

 

 

 

Info:

Galleria ANTARES, via Piazza 2, sopra Incella, 6614 Brissago

079/829.96.29 - 091/793.10.57

 

 

 

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Scheda biografica

Claudio Baccalà

 

 

Claudio Baccalà nacque a Brissago il 4 settembre 1923. Scomparve il 9 dicembre 2007 a Locarno.

 

Da ragazzo, aiutava la famiglia contadina a Piazza di Incella, sopra Brissago, e d'estate, come pastore, all'Alpe Arolgia, sotto la vetta del Ghiridone, montagna che, come il Lago Maggiore, rimarranno suoi riferimenti costanti nella vita e nell’arte. Durante la guerra, assecondava partigiani, fuorusciti, esuli e passatori tra Svizzera e Italia. Nel 1946 si trasferisce per lavoro prima a Pratteln (BL) poi a Zurigo dove, nella primavera del 1947, inizia a dipingere come autodidatta.

 

L'anno seguente, Jean Dubuffet (1901 - 1985), artista francese di fama mondiale, il primo a teorizzare ed introdurre il concetto di Art Brut (o Arte grezza, indica le produzioni artistiche realizzate da non professionisti che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali, un'arte spontanea, liberi da qualsiasi condizionamento culturale o conformismo sociale) s’interessa al suo lavoro a Parigi, lo vuole conoscere e inserisce due sue opere nella Collection de l’Art Brut, oggi a Losanna.

Sul piano teorico, gli è vicino il critico d'arte francese Michel Tapié de Céleyran (1909 - 1987) teorico di fama internazionale e uno dei promotori principali dell'arte informale.

Ne scaturisce la frequentazione con un ambiente intellettuale e artistico molto vivace, con la giornalista-critico d'arte Herta Wescher, i galleristi R. A. Augustinci (Augusto Augustincic, 1906 - 1984; espose i surrealisti, Art Brut, Gruppo Co.br.a. Nouvelle Figuration) e Gerd van Bruyenne, l'artista danese Asger Jorn (Asger Oluf Jørgensen 1914 - 1973, uno dei fondatori nel 1948 del Gruppo Co.br.a. con Alechinsky, Appel, Constant, Corneille e, nel 1957, dell'Internazionale Situazionista, il movimento artistico e politico che ha rivoluzionato la percezione del sistema mediatico, con una critica specifica alla società dello spettacolo) e la partecipazione ad alcune storiche mostre tra Parigi e Bruxelles.


Nel 1950 torna in Ticino e ad Ascona entra in sodalizio culturale con Otto Bachmann, John Knitel, lo scrittore di Via Mala, Otto Müller, Walter Helbig e altri. Partecipa alla sua prima collettiva alla Galleria Georges Kasper di Ascona (dove tiene corsi d'arte Italo Valenti) con artisti quali Hermann Haller, Walter Helbig e Henri Matisse, e tiene la sua prima Personale alla Galleria Hutter di Basilea.

 

Dal 1951 risiede per tre anni a Lugano, dove Friedensreich Hundertwasser (1928 -2000, pittore, scultore, architetto, ecologista austriaco; monarchico oppositore dell'unificazione europea e favorevole alla lotta in difesa delle identità regionali) lo invita a far parte del Gruppo Co.br.a. Nel 1954 torna a Brissago dove restaura il Tecett, i rustici secenteschi della famiglia, che lo impegnerà per oltre una decina d'anni. Espone oltre San Gottardo e a Parigi (in particolare alla Galérie Rive Gauche), oltre che nei Musei di Stoccarda, Essen e Wiesbaden, con alcune soste in Ticino come, nel 1960, per la sua prima mostra alla Galleria Cittadella di Ascona.


Nel 1966 entra a far parte della sezione centrale della GSMBA-SPSAS (Società pittori, scultori e architetti svizzeri), conosce artisti quali Otto Müller, Max Uehlinger e Carlo Mazzi, viene invitato all'esposizione Tendenze artistiche del Ticino al Comptoir di Losanna così come, nel 1972, alla rassegna Arte in Ticino a Lugano a Villa Ciani.


Nel 1973 ottiene il Premio per la pittura alla prima Biennale svizzera, organizzata dal Kunsthaus di Zurigo sul tema La città in Svizzera, presentando un trittico di grandi dimensioni, La città presente, La città passata e La città futura.

Negli anni successivi sviluppa la tematica degli Uomini veri, nata dall'incontro con le filosofie orientali e tiene nel 1977 l'importante antologica all'Abbazia di Bellelay. Due anni dopo espone alla Galleria Matasci di Tenero. L'attività espositiva conosce il culmine con una grande mostra alla Pinacoteca Casa Rusca di Locarno. Nei suoi ultimi anni sviluppa in particolare il tema degli Alberi-ritratto, iniziato nei primi anni Ottanta, dedicandosi, come ha sempre amato, alla pittura e alla campagna.

 

 

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Rif.:  Galleria ANTARES - Via Piazza 2, sopra Incella, 6614 Brissago - 079/829.96.29 - 091/793.10.57

 

 

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