Da comunicato
Rosaria Iazzetta & Tubi
innocenti > Opera: "Abituarsi al bello, fa riconoscere i
Mostri" + Programma Culturale "Straniamenti":
«In una desertificazione
culturale, dovuta più alla credenza errata del crescere dall’insano che dal
sano, delle voci di speranza si uniscono e diventano un gruppo di lotta.
Sono quattro studentesse delle varie scuole dell’Accademia di Belle Arti di
Catanzaro, che con il nome tubi innocenti, tentano di costruire l’impalcatura per
il sostegno dell’anima, attraverso
il riconoscimento del bello come valore universale a cui abituare gli
occhi. Con l’opera “Abituarsi al bello,
fa riconoscere i Mostri”, le giovani si prestano
alla collaborazione con l’Artista Rosaria Iazzetta, ora docente alla
Cattedra di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, per
immortalare in uno scatto il senso dell’incompiuto tipico delle nostre
zone, dove l’abusivismo e lo spreco economico generano eco-mostri, in
contrasto alla bellezza umana che, denigrata dall’estetica malata, non
trova sviluppo e vigore.
L’opera
sarà installata dal giorno 2 Agosto 2010, sulla parete rocciosa del
Castello di Roccella Jonica, al fine di rendersi visibile anche a grandi
distanze sarà di dimensioni 16 metri di altezza e 24 metri circa di
larghezza.
L’operazione rientra nel programma
Culturale dal Titolo “Straniamenti” con il tema 106
metamorfosi:
Per descrivere il tema di questa quarta
edizione di Straniamenti Festival abbiamo scelto una parola e un numero. La
parola è abbastanza comune, rimanda a molteplici interpretazioni, tutte
egualmente interessanti per noi, per citarne la più semplice: La metamorfosi è una trasformazione
profonda, e in genere abbastanza rapida, che può essere di natura fisica
e/o morale. Il termine indica anche cambiamenti di idee, di sentimenti, di
atteggiamenti, o di azioni, specialmente in mitologia, in arte, in
filosofia, in religione e in politica. Il termine può essere usato anche in
senso figurato, indicando un cambiamento radicale nello stato o nel
carattere di una persona o anche nella forma o nell'aspetto di una cosa.
Questo è il nostro punto di partenza, ma
anche la nostra ragione d’essere, il cambiamento, la trasformazione ci
hanno sempre ispirato nella scelta dei nostri temi. Ci interessa un
concetto di cambiamento che discute con la coerenza ostinata e irriducibile
di certe posizioni, di certe cattive abitudini, di certe regole spacciate
per codici culturali.
Ma legare questa parola
a un numero è altrettanto significativo, trattandosi di un numero che ha
per noi una collocazione precisa, particolare: 106 si riferisce alla strada
statale che attraversa il territorio su cui Straniamenti da 4 anni opera,
la Locride, una Statale che è stata testimone di sviluppo, ma anche di
tragedie, che costeggia piazze, case, resti di teatri greco-romani e
scheletri di alberghi non finiti. Una testimone importante, quindi, da
interrogare per capire le abitudini di una popolazione controversa che si
ritrova spesso, malvolentieri, sui notiziari della tv.»
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