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Satura Associazione Culturale Genova, Palazzo Stella - Giugno 2009 |
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▼ Vincenzo Mattaliano |
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Sabato 30
Maggio 2009 ore 17:00 sala colonna - inaugurazione VINCENZO MATTALIANO mostra personale a cura di Mario Pepe aperta
fino al 17 giugno 2009 dal martedì al sabato ore 16:00 – 19:00 chiuso lunedì e festivo
«Le
elaborazioni digitali di immagini fotografiche sono diventate un potente
mezzo di espressione mediante il quale artisti come Vincenzo Mattaliano sviluppano interessanti ricerche sulla comunicazione visiva.
L’artista costruisce uno spazio immaginario in cui modifica soggetti ed
oggetti che provengono dal mondo reale, accostandoli in maniera improbabile
così da prefigurare situazioni
inquietanti e paradossali. Le sue “città invisibili” ispirate dal libro di Italo Calvino sono una collezione di città inverosimili dove torri ripetutamente clonate fanno da sfondo ad un bimbo che avanza sulla sabbia o cattedrali sventrate e riempite di edifici fatiscenti incombono su un punk dalla cresta rossa. L’attenzione dell’artista si rivolge anche al filone mitologico che
presenta infinite possibilità di trasformazioni metaforiche. Così nell’“Attesa” un satiro dal busto umano con
testa e gambe originate da ardite fusioni digitali contempla un misterioso
orizzonte anch’esso frutto di un collage di paesaggi diversi. Nell’“Infanzia
di Lavey”, una grande capra con le ali assiste e riscalda un bambinello
sdraiato sulla paglia a mimare un presepe improbabile. Il filone “spirituale” che accomuna inferno e paradiso, diavoli ed
angeli, produce da una parte la “Crocefissione meccanica”, dove aerei che
gettano bombe fanno da sfondo ad un Cristo martirizzato da una gru metallica,
dall’altra cuori metafisici con le ali si librano a grandi altezze a
simboleggiare la generazione di aria, acqua, fuoco e terra. Un blu celestiale
invade tutta la montagna rocciosa e l’“Angelo” dal volto leggiadro che la sorveglia, mentre il “Bacio blue” è
dato da una fanciulla ad un volto di Molok pietrificato. Per la serie dell'intolleranza come “Muso giallo”, “Negro” e
Punkabbestia” dove i ritratti dei vari personaggi sono minacciati da una mano
che impugna una pistola in primo piano c’è l’evidente ispirazione ai
quotidiani fatti di cronaca relativi a violenze razziste. La tecnica preferita dall’artista è un misto di collage e rielaborazione
mediante computer con software del tipo Photoshop, fondendo con grande
perizia immagini della storia dell’Arte con creazioni fantastiche, come in
“Lilith” dove una madonna cinquecentesca tiene in braccio una capretta alata
su di uno sfondo rigorosamente scuro. Riguardo al controllo del colore, nel
“Ballo del diavolo” la maschera demoniaca satura di rosso che fronteggia uno sfondo giallo intenso ci svela un
gusto pittorico che trascende la tecnica usata.» |
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Genova.tel/fax: 010.246.82.84 - 010.66.29.17 Cell. 335. 622.38.36 E-mail: satura@alice.it www.saturarte.it |
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Rif.: SATURA Associazione
Culturale, Genova |
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