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WWF
Campagna #Diamovoce |
WWF CAMPAGNA #DIAMOVOCE PER FERMARE IL MASSACRO DI ELEFANTI, TIGRI,
RINOCERONTI, ORANGHI E ALTRI ANIMALI
< LE
RELAZIONI PERICOLOSE TRA BRACCONAGGIO E CRIMINI > |
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> «LE RELAZIONI PERICOLOSE TRA
BRACCONAGGIO E CRIMINI CANCELLANO OGNI ANNO MIGLIAIA DI ANIMALI» < «WWF LANCIA LA CAMPAGNA #DIAMOVOCE PER
FERMARE IL MASSACRO DI ELEFANTI, TIGRI, RINOCERONTI E ORANGHI» = « In 40 anni crollate del
52% le popolazioni di numerose
specie di vertebrati » = = « Mappa del bracconaggio
mondiale: 14 aree calde di 4 continenti » = |
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Come sostenere il WWF > per aiutare a fermare il bracconaggio nel mondo e in Italia >>> |
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RIFERIMENTI
UTILI >>> |
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Comunicato > «WWF
LANCIA LA CAMPAGNA #DIAMOVOCE PER FERMARE IL MASSACRO DI ELEFANTI, TIGRI,
RINOCERONTI E ORANGHI» «WWF LANCIA LA CAMPAGNA
#DIAMOVOCE PER FERMARE IL MASSACRO DI ELEFANTI, TIGRI, RINOCERONTI E ORANGHI» La Campagna #Diamovoce : www.wwf.it/diamovoce «Il crimine ambientale è sempre più diffuso e
mette a rischio lfuso sostenibile delle risorse naturali della Terra, la
sicurezza dei governi, la trasparenza e la lotta alla corruzione. Tra i
crimini ambientali il bracconaggio è quello che colpisce maggiormente le
specie animali: ogni anno migliaia di rinoceronti, tigri, elefanti, gorilla e
altri animali vengono massacrati in tutto il mondo per rivendere le loro
pelli, le ossa, la carne e persino il sangue. Secondo lfultimo Indice del
Pianeta Vivente elaborato dal WWF con la prestigiosa Zoological Society di
Londra in 40 anni abbiamo perso il 52% delle popolazioni di numerose specie
di vertebrati. I numeri del bracconaggio vengono resi noti oggi nel lancio della
Campagna #diamovoce del WWF insieme a un Video denuncia http://bit.ly/WWFspotNatale2015 che testimonia uno
dei tanti massacri delle tigri ad opera dei criminali della natura. Si può
sostenere la Campagna #diamovoce con una donazione oppure anche rendendola
eviralef: sul sito della Campagna www.wwf.it/diamovoce il WWF ha messo a
disposizione materiali ad hoc (banner, immagini, etc) per arricchire i propri
profili social.» SI SALVI
CHI PUOf: I NUMERI DEL BRACCONAGGIO «Ogni
giorno perdiamo più di 70 elefanti e circa 200.000 squali. Ogni settimana
quasi 3 tigri e 20 rinoceronti. A questi possiamo aggiungere, a casa nostra,
più di 400 lupi che vengono massacrati dai bracconieri con armi da fuoco,
trappole e veleni. Dal 1970 ad oggi, in circa 50 anni, le tigri sono crollate
da 38.000 a 3.200 esemplari mentre la sottospecie indocinese è ormai prossima
allfestinzione (Panthera tigris corbetti): dai 1800 individui presenti negli
anni f90 oggi sono rimasti appena 350-200. Anche il simbolo per eccellenza
dellfAfrica, il leone, sopravvive con forse non più 20.000 esemplari su un
territorio ridotto allf8% di quello originale. 1.215 sono i rinoceronti
uccisi nel 2014 in Sudafrica dove sopravvive il 90% delle popolazioni
africane e per il 2015 il bilancio sembra essere ancora peggiore. In Tanzania
in 5 anni è stato sterminato il 60% della popolazione di elefanti: tra il
2011 e il 2013 i bracconieri hanno abbattuto 100.000 elefanti, complice una
forte alleanza tra criminali e funzionari corrotti. Vigogne e guanachi nei
paesi sudamericani sono uccisi per rivendere le loro lane pregiate e, nel
caso della Vigogna, il loro areale si è ridotto del 40%. Dai 67 ai 273
milioni di squali vengono poi uccisi nei mari del mondo e lfIndonesia è uno
dei paesi più ostinati nella pratica del finning, il taglio delle loro pinne.
Drammatico il crollo anche di animali meno conosciuti come i pangolini cinesi
(Manis pentadactyla): in alcune regioni della Cina la popolazione è crollata
del 90% mentre in altre si sono praticamente estinti. In Amazzonia restano
appena 3.000 esemplari di pappagalli della bellissima specie Ara giacinto
(Anodorhynchus hyacinthinus), decimati a causa del collezionismo. Il bracconaggio è anche un business che
alimenta il traffico di droga, il terrorismo e le guerre che affliggono tanti
paesi. Lfultima indagine dellfINTERPOL pubblicata in questi giorni ha
denunciato, infatti, il convergere sempre maggiore negli ultimi anni dei
crimini ambientali con almeno altri 13 ambiti criminali diffusi e pericolosi:
dalle attività terroristiche al traffico di esseri umani, dal traffico di
armi allfimmigrazione illegale e poi frodi, corruzione, estorsione, traffico
di droghe. La geopolitica del bracconaggio tocca quasi tutti i continenti:
dalla Cambogia allfIndonesia, dallfAmazzonia alla Russia passando per Kenya,
Mozambico, Tanzania, bacino del Congo, sono almeno 14 le AREE CALDE
del pianeta ad alto tasso di bracconaggio indicate nella nuova mappa del WWF
che indica i paesi dove, giorno dopo giorno, spariscono intere popolazioni di
specie animali.» 2015,
UN ALTRO ANNO DI STRAGI eSILENZIOSEf DI NATURA «Quelle compiute dai bracconieri sono stragi silenziose che
spesso non penetrano nelle cronache quotidiane e anche nel 2015 si sono susseguite
colpendo migliaia di animali. A marzo nella Repubblica Democratica del Congo
in 15 giorni sono stati massacrati 30 elefanti nel Parco Nazionale del
Garamba, a maggio in Mozambico cfè stata unfimpennata di uccisioni di
rinoceronti, a luglio in Ghana migliaia di squali sono stati pescati e uccisi
per le loro pinne mentre a ottobre in Zimbabwe sono stati avvelenati col
cianuro 26 elefanti (nel 2014 oltre 100). A fianco delle cattive notizie
ce ne sono anche delle buone come quella avvenuta ad agosto nello
Zimbabwe del rogo di 2,5 tonnellate di avorio sequestrato ai bracconieri e
quello di 15 tonnellate di avorio in Kenya; lfultimo è accaduto proprio ieri
sempre in Kenya dove il governo ha bruciato altre 137 tonnellate di zanne di
elefante sequestrate. Sempre ad agosto è stato compiuto un sequestro presso
la dogana di Hanoi, 2 tonnellate di avorio proveniente dallfAfrica e nascosto
in una partita di legname proveniente dalla Nigeria. Grazie ad un lavoro di
intelligence e verifiche sul campo a ottobre è stata poi arrestata in
Tanzania la eregina dellfavoriof, una cittadina cinese indicata come un punto
di riferimento importante del commercio illegale internazionale. gLa mappa del WWF disegna la geografia del bracconaggio che non si
ferma mai. Il commercio illegale di natura selvatica si sovrappone a quello
di droghe, armi e persino esseri umani e i gruppi criminali organizzati
sfruttano la globalizzazione del commercio usando tecnologie sempre più
avanzate per scambiare informazioni facendo diventare sempre più complesso e
difficile il lavoro di contrasto portato avanti dallfintelligence e dai
ranger sul campo - dichiara Isabella Pratesi, direttore Conservazione del
WWF Italia - Gli elefanti, i rinoceronti, le tigri uccise ogni giorno
purtroppo non hanno voce e il loro massacro passa sotto silenzio. Con la
nostra campagna vogliamo edare vocef alle specie più a rischio e far emergere
questi massacri rendendo evidente anche i legami tra il bracconaggio e gli
altri crimini altrettanto gravi e deleteri per le nostre civiltà. È
importante avere il sostegno di tutti per combattere questi fenomeni:
lfintelligence sul campo, la formazione di guardie, le dotazioni sofisticate
sono strumenti indispensabili per fermare la perdita di natura e
biodiversitàh.» AFFARI
DfORO SULLA PELLE DEGLI ANIMALI «Il giro di affari illegale che ruota
intorno al traffico di avorio, corni di rinoceronti, pelli di tigri e di
tutte le altre specie protette e illecitamente prese in natura è di oltre 23
miliardi di dollari lfanno. 3.000 dollari al chilo è il prezzo dellfavorio
sul mercato nero; più dellforo il valore del corno di rinoceronte, 120.000
dollari al chilo; 175 dollari per un chilo di scaglie di pangolino. Sempre
secondo i dati INTERPOL in Asia il commercio di tigri e parti del loro
corpo è facilitato dalla corruzione e in alcune zone è collegato a crimini
gravi come sequestri di persona, commercio illegale di armi, rapine,
estorsioni, omicidi, riciclaggio e crimini informatici che consentono di
vendere anche online i prodotti illegali. Il commercio dellfavorio
proveniente dalle zanne di elefante è spesso associato a frode, evasione
fiscale, riciclaggio, meccanismi che funzionano da veri e propri crimini
abilitanti il traffico del prezioso materiale. Persino gruppi militari si
finanziano con il traffico di natura: a questo proposito nella Repubblica
Democratica del Congo recenti denunce hanno coinvolto lfURDC (Unione per la
Riabilitazione della Democrazia del Congo) per lo scambio avorio/armi e
rifornimenti. Nel 2013 lfoperazione Wildcat dellfINTERPOL è riuscita ad
arrestare 600 persone appartenenti a diversi network di contrabbandieri di
avorio, legno e carbone vegetale che nascondevano i prodotti in container di
carbone o TIR utilizzati per il commercio del legname: vennero anche confiscati
240 kg di avorio, 637 armi e droga. DallfAsia allfAfrica sul fronte della lotta al
bracconaggio ci sono anche migliaia di ranger che ogni giorno sul campo
combattono i criminali di natura. Lo scarso equipaggiamento, la mancanza di
training adeguato, e di strumenti e mezzi a loro disposizione li rende
estremamente vulnerabili: il rischio per la loro vita è dimostrato dal numero
di ranger ogni anno uccisi in conflitti con i bracconieri, oltre 1000 in 10
anni.» «Per sostenere il WWF basta andare sul
sito wwf.it/natale e fare una donazione per aiutare lfassociazione a fermare il
bracconaggio nel mondo e in Italia. Oppure fare un regalo speciale,
scegliendo lfadozione di cuccioli di specie protette rimasti
orfani a causa del bracconaggio. Con i contributi ricevuti in donazione il WWF può mettere in campo diverse azioni concrete: possiamo
provvedere alle prime cure mediche dei cuccioli orfani, così come al loro iniziale
mantenimento, affiancando strutture e servizi per il recupero degli animali
feriti e bisognoso di assistenza: con 50 euro è possibile alimentare per 3
giorni un cucciolo rimasto orfano per colpa dei bracconieri. Possiamo
migliorare la preparazione dei ranger, rafforzando in questo modo il
controllo sul campo per fermare i bracconieri: con 80 euro è possibile
sostenere 1 giorno intero di attività del nostro ranger sul campo. Riusciamo
a fornire un migliore equipaggiamento ai ranger, con strumenti più
tecnologici come GPS, camera trap, droni da affiancare ai cani
antibracconaggio: con 120 euro è possibile acquistare una radio trasmittente
per un ranger. » Roma,
Novembre 2015 Ufficio
Stampa WWF Italia —————————————— Profilo Twitter : @WWFitalia —————————————— CARTELLA MULTIMEDIALE
: http://bit.ly/diamovoceancheanatale FOTO, VIDEO, SPOT
DELLA CAMPAGNA, SCHEDE INFORMATIVE, INFOGRAFICA CON MAPPA DELLE AREE CALDE
DEL BRACCONAGGIO, BANNER |
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RIFERIMENTI
UTILI > WWF Italia -- Sede Nazionale: Via Po,
25/c - 00198 Roma -- Tel: 06.844971 -- Fax: 06.84497352 -- e-mail: wwf@wwf.it
-- sito: www.wwf.it |
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