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YVES KLEIN A LUGANO
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YVES KLEIN A LUGANO Inaugurazione Venerdì 15 Maggio 2009 LUGANO - MUSEO D’ARTE - Circa cento opere provenienti dall’Archivio Yves Klein di Parigi e da Collezioni svizzere ed estere - - Il direttore del
Museo d’Arte e coordinatore del Polo Culturale della Città di Lugano Bruno
Corà presenta un’inedita proposta espositiva critica dell’opera del grande
pittore e provocatore francese - |
Comunicato stampa Cultura:
Yves Klein e Bruno Corà, finalmente Lugano
ha qualcosa da dire e non
solo mostre itineranti a noleggio… Con la
mostra dedicata a Yves Klein, capofila del Nouveau Réalisme (1928-1962), e a
sua moglie Rotraut (1938), che si inaugura venerdì 15 maggio 2009 a Lugano al
Museo d’Arte in Riva Caccia 5, il direttore del Museo d’Arte e coordinatore
del Polo Culturale della Città di Lugano Bruno Corà presenta un’inedita
proposta espositiva critica dell’opera del grande pittore e provocatore
francese, cui sono state affiancate in piazze e giardini lungolago 22
sculture metalliche di Rotraut. La
mostra retrospettiva di Klein nasce in Ticino come ideazione, ricerca
scientifica e realizzazione e non è una tappa di un circuito espositivo
pensato e fatto da musei stranieri che per ammortizzare i propri costi la
‘noleggiano’ magari solo a pezzi a ospiti paganti, come eravamo male abituati
in passato alla Malpensata. Questa è la prima grande antologica dedicata a
Klein, sì, quello che usava modelle nude come pennello, in Ticino e offre la
possibilità di una visione completa dell’opera di questo grande esponente
della rivoluzione estetica degli anni ’60 e antesignano del monocromatismo
del secondo dopoguerra. Corà lo aveva detto, Lugano non sarà un contenitore,
ma un punto d’irradiazione, e con questa promessa che sta mantenendo, Corà si
distingue nell’esigua schiera di critici d’arte che hanno privilegiato il
ruolo di curatore di mostre ed eventi. Da
sempre, da quando ha fondato e diretto gli Incontri Internazionali d’Arte di
Roma (1970) con Graziella Lonardi (e ospitava insieme - tra i colossi che ha
presentato - Andy Warhol e Alberto Moravia) agli altri incarichi a Napoli,
Pistoia, Prato, Dakar, La Spezia, Carrara e nell'organizzazione di iniziative
“storiche” come la mostra “Contemporanea” a Roma, spicca la sua attitudine
per fervore pionieristico e questo per la cultura di Lugano e del Ticino è
indispensabile. Bruno Corà vuole “produrre un metodo, costruire un Polo Culturale
pilota luganese di riferimento internazionale” per i prossimi anni. Le circa
cento opere provenienti dall’Archivio Yves Klein di Parigi e da collezioni
svizzere ed estere sono raggruppate dando risalto ai nuclei principali della
produzione artistica di Klein. A partire dalle Anthropométries, tele su cui
sono impressi i corpi delle modelle dipinte e dirette dall’artista durante
veri e propri happening, seguono le Peintures de feu, realizzate con il fuoco
a contatto diretto con la tela, i Reliefs planétaires, tele in rilievo che
simulano la superficie terrestre, i Monochromes realizzati con pigmenti puri
tra cui spiccano i celebri Bleu per i quali l’artista creò una particolare
tonalità di blu che ancora oggi porta il suo nome: IKB (International Klein Blue).
Sono inoltre presenti i Monogolds in foglia d’oro, le Cosmogonies create
esponendo i pigmenti puri all’effetto degli agenti atmosferici, le celebri
Sculptures éponges e i Portaits reliefs. Filmati
e fotografie documentano le azioni dell’artista mentre un ricco apparato
documentario permette di seguire le tappe del percorso artistico e personale
di Klein. La
mostra, cui ha collaborato Daniel Moquay, responsabile dell’Archivio Klein di
Parigi, è accompagnata da due cataloghi in lingua italiana e inglese, con
saggi critici di Bruno Corà, Anna Follo, Veit Loers, Hans Möller, Pierre
Restany, Jean-Michel Ribettes, Rotraut Uecker. Corà è
un pensatore che con gli artisti riesce ad intrecciare rapporti che si
potrebbero definire “segreti” e questa epifania culturale la sa tradurre per
il Ticino in un programma scientifico, efficace, spettacolare lungo due
concetti fondamentali guida. Uno di riflessione su figure di artisti o su
movimenti la cui importanza fosse ancorata al nostro tempo, seppure
indirettamente e di riflessione sulla
storia per mettere a fuoco le figure centrali che avevano determinato quelle
svolte linguistiche che non dovevano essere ignorate nel mondo dell’arte e
della cultura. L’altro concetto guida è di avvicinarsi a specifici diversi
come l’architettura, il design, la poesia visiva e concreta, la danza… che
contraddistinguono il ventaglio dell’espressione artistica contemporanea. Arte
Contemporanea, ma senza dimenticare che esiste un passato prossimo molto
importante i cui riflessi sull’azione contemporanea degli artisti sono
evidenti. E non si possono dimenticare questi fondamenti perché fanno parte
della nostra storia anche recente. Assistiamo, infatti, a fenomeni di
ripetizione e quando chiediamo agli artisti se conoscono le esperienze che li
precedono capiamo dalle loro risposte che non sono informati. E questo non
deve succedere. La
mostra retrospettiva di Klein è solo un primo segno delle intuizioni
originali e tempestive e delle proposte attendibili e serie che Bruno Corà sa
promuovere, e fa ben sperare per il nuovo centro culturale della città di
Lugano nell’area dell’ex albergo Palace, sulle rive del Ceresio è un progetto
kolossal da 169 milioni di franchi con altri cinque milioni che arriveranno
dal Cantone, l’area interessata, di circa 20.000 metri quadrati di grandezza,
ospiterà un museo d’arte moderna e contemporanea, un grande teatro di
novecento posti, una sala orchestrale, un autosilo, una piazza e un’ampia
zona pedonale, ma anche appartamenti, uffici e spazi commerciali, secondo il
disegno dello studio di architettura Ivano Gianola di Mendrisio. Per
altre informazioni: Mediaconsult
Switzerland PO BOX
555 6902
Lugano 0041
(0)79 620 2224 |
Rif.:
Mostra dedicata a YVES KLEIN - Inaugurazione Venerdì 15 Maggio 2009 -
Lugano, Museo d’Arte, Riva Caccia 5 |
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